Finalmente sbarca in libreria il romanzo Zeferina (Asengard Editore, maggio 2009), a firma di Riccardo Coltri. Un romanzo dalla lunga gestazione, che rinasce dalle proprie ceneri dopo una prima pubblicazione un paio di anni fa, rivisto e ampliato dall'autore. Con questa nuova versione di Zeferina, un romanzo italiano al 100%, con l'introduzione di Gianfranco Nerozzi e la copertina di Alberto dal Lago, Riccardo Coltri ci immerge in uno dei periodi più misteriosi e bui della storia d'Italia.

La quarta del Libro:

Stregoni con sài scuri e con maschere di teschi scendono dai monti. Bambini cresciuti nelle tombe preparano le loro trappole. Uomini dalla pelle bianca e capelli color del fuoco si aggirano per le foreste. La caccia ha inizio, fra sanguinose liturgie, corvi e tronchi cavi che sembrano madri nere, alla ricerca del profeta nascosto in un giovane Regno, l'occhio maledetto, colui che condurrà uomini e dèi nell'ultima battaglia. Ma stavolta è un neonato la leggenda, il figlio di una strega il cui nome, Zeferina, si sussurra fra gli alberi.

Dal mito europeo e alpino della Caccia Selvaggia al Grande Pan, dalle anguane dei bestiari montani alle sibille, dalle leggende dei monacielli del Sud Italia agli orchi e le fate dei Tredici Comuni cimbri, dai nani delle favole tirolesi alla reinterpretazione dei miti mediterranei di fauni, ciclopi e minotauri. In un Regno d'Italia oscuro e nevoso, in una terra di confine, fra briganti, sealagan laute, Libri del Comando e janare, una rivisitazione in chiave dark, mythic-fiction delle superstizioni, delle leggende e delle creature fantastiche di tutta la penisola.

Fra Storia e Mito, un nuovo approccio alla narrativa fantasy italiana, arricchito da un Bestiario degli esseri mitici e dalle Leggende citate nel romanzo. Il Belpaese diventa lo scenario di una guerra magica, segreta, fatta di incantesimi e di armi da fuoco, il crocevia fra mitologie del Mare Nostrum e versioni alpine di leggende celtiche e norrene.

 

Un estratto dal Prologo di Zeferina:

File di denti erano tatuate e intagliate sulla pelle di entrambe le guance

con minuziose scarificazioni, diventando semplici disegni quando si congiungevano sulle labbra colorate di bianco; nere le palpebre, il dorso del naso e le narici per far credere, nel buio, si trattasse di cavità.

Di loro si diceva che parlassero ai gufi, gli uccelli diventati notturni dopo la Crocifissione, e quando tornavano, battendo fra loro sassi per creare echi, moniti a non guardare, erano ombre davanti alle finestre, maschere di teschi che si avvicinavano ai vetri. Per omaggiarli si inchiodava carne  sulle porte delle stalle, si lasciavano vino e pezzi di pane, biscotti.

Chi davvero riusciva ad avvicinarli sapeva che erano capaci di grandi doni se prima riveriti.

Non aveva mai pensato, dopo numerosi tentativi, di poter accedere ai loro misteri. Dapprima era venuta a conoscenza di certi luoghi, più di una volta li aveva sentiti nominare nelle bettole, sotto i ponti, per la strada quando era scesa la notte. Aveva cercato testimonianze più comprensibili, ma ottenendo indizi troppo vaghi: mappe che non portavano da nessuna parte e dicerie su eremiti sciamani.

Quando tutto sembrava perso, erano state loro, le favole dei boschi, a trovarla. Le avevano inviato segnali, mostrandole tracce e vie da seguire fra le piante, sassi posti in cerchio, cortecce ferite. Davano cibo, vestiti, monete.

Puntuali, chiedevano cose in cambio. Come lasciare entrare pipistrelli in casa, pungersi il dito e far gocciare il sangue davanti alla porta, mettere una tagliola in un campo, in modo che il giorno dopo vi fosse attaccata la carogna ghiacciata di una volpe, di un lupo, di un cane. Quindi era sorto un problema.

Lei aveva detto non voglio più e quando la caccia cominciò, tutti, fra

gli alberi, sussurrarono il suo nome.

L'autore:

Riccardo Coltri (1973) vive e lavora in provincia di Verona. In passato è stato redattore della rivista Inchiostro e ha contribuito alla creazione del portale FantasyMagazine. Ha pubblicato l'horror Non c'è mondo e la raccolta di racconti Cerchio Settimo. Zeferina è il suo secondo romanzo.

La presentazione:

L'autore presenterà in anteprima, durante i giorni della Fiera internazionale del Libro di Torino, il romanzo Zeferina, presso lo stand Asengard: padiglione 1, stand D10.