Se Steven Spielberg è produttore della serie, deve trattarsi di qualcosa di grosso. E infatti i Transformers a cui la serie di film si ispira hanno una storia lunga e, commercialmente parlando, davvero gloriosa.

Questi giocattoli con parti mobili, caratterizzati dalla possibilità di far compiere loro delle metamorfosi da robot a veicolo oppure animale, aeroplano ecc... sono stati distribuiti dalla ditta giapponese Takara per la prima volta nel 1984. Presto la compagnia statunitense Hasbro si assicurò i diritti per la distribuzione negli Stati Uniti e in seguito si assicurò l'intera linea di giocattoli, lasciando alla Takara il mercato giapponese. Divisi in due linee di "buoni" e "cattivi", gli Autobots e i Decepticon, hanno goduto di tutta una serie di produzioni collaterali secondo il classico intuito imprenditoriale americano: dal fumetto Marvel a loro dedicato alla serie animata, al film (a cartoni animati) Transformers, the Movie. E non sono mancati i videogames, e i cereali per fare una colazione a base di Transformers.

Negli anni si sono succedute diverse linee di giocattoli con diverse premesse e filosofie, e vari livelli di successo; la tecnologia oggi ha reso possibili degli effetti speciali che possono portare questi robot sullo schermo con incredibile realismo. Così nel 2007 è iniziata la serie di film, prodotta da Steven Spielberg (che dice di essere un grandissimo fan dei Transformers: sarà vero?) e con la direzione del primo episodio (Transformers, appunto) affidata a Michael Bay. Per i fans dev'esser stato straordinario vedere questi robot con migliaia di parti mobili e innumerevoli trasformazioni possibili: non si badò a spese per realizzare una computer grafica mozzafiato, e il successo commerciale non si fece attendere:oltre 700 milioni di dollari al botteghino.

La storia verteva intorno alla ricerca di un artefatto magico o sacro, chiamato AllSpark, capace di dare una reale vita a questi robot, e desiderato dalle due fazioni in lotta per divergenti mire di potere.

Il protagonista era Sam Witwicky (interpretato da Shia LaBeouf) un ragazzo invischiato in questa battaglia perché, credendo di comprare un'auto, aveva acquistato Bumblebee, uno dei robot "buoni." Nel ruolo di Mikaela Banes, la ragazza di cui Sam è innamorato, avevamo Megan Fox, che ha acquisito dal padre meccanico l'abilità di riparare ogni marchingegno.

Oggi i Transformers tornano con Transformers: la Vendetta del Caduto e il cast è praticamente lo stesso (regista compreso): ma la storia ci offre la possibilità di sapere qualcosa di più su queste macchine in lotta, infatti Sam imparerà qualche dettaglio sulla loro origine dall'artefatto Allspark, e la relazione dei robot con il passato della Terra verrà esplorata.

Il budget sale a 200 milioni di dollari (contro i 150 del primo film). La produzione ci promette toni più seri e un po' più duri rispetto al primo Transformers, dove non mancavano le atmosfere comiche e scherzose.

I Decepticon torneranno duramente all'attacco e avremo molti scontri (tra portaerei e mezzi militari di ogni tipo), compresa una battaglia spettacolare presso le Piramidi di Giza. E se vi chiedete "ma perché proprio le Piramidi?" la risposta è semplice: i Transformers, intesi come giocattoli, stanno per essere lanciati anche in Egitto.

Sulle notizie relative alla pellicola bisogna comunque essere cauti perché la produzione, in un'ennesima trovata di marketing, avverte di aver messo anche delle dicerie fasulle in circolazione. Per sapere come andranno le cose, bisognerà vedersi il film a partire dal 24 giugno (senza dimenticare i pop corn...). Prossima puntata della serie: prevista probabilmente per il 2012. Sarà vero?