Incontriamo Michael Moorcock nella sua stanza di albergo, a Lucca, al di fuori di stand e padiglioni confusionari.

L'ambiente ci consente un po' di tranquillità. Anche se sappiamo che nel poco tempo che abbiamo a disposizione difficilmente riusciremo a chiedere tutto quello che vorremmo. Ma ci proviamo in ogni caso. Accostandoci con deferenza a un Maestro.

Benvenuto su Fantasy Magazine Sig. Moorcock.

Grazie a voi di essere qui.

Il suo ruolo non è stato solo quello di scrittore di narrativa, ma anche di figura di "riferimento" nel mondo del Fantasy e della Fantascienza, come editor di New Worlds per esempio. Propositivo di nuove tematiche anche. Secondo lei esistono oggi figure che ricoprono un simile ruolo?

Non so nell'editoria stampata. Forse nel web, ma non conosco quel mondo. Non escludo che su internet ci sia parecchio fermento. È tutto molto diverso dai miei tempi.

Parlando di tempi che cambiano, romanzi fortemente iconoclasti come INRI, troverebbero un mercato o un editore disposto a pubblicarli?

Sì, penso di si. INRI (Behold The Man),  nella sua prima pubblicazione cartonata non fu etichettato come un romanzo di fantascienza, idem per Programma finale e gli altri libri su Jerry Cornelius, o Elric. In pubblicazioni successive, in economica, vennero pubblicati con questa etichetta. Con questa classificazione vengono ancora pubblicati. Riproposti adesso sarebbero comunque etichettati come "di genere".

Quindi Elric, eroe più problematico di quelli attuali, sarebbe pubblicato e apprezzato anche oggi?

Sì, anche se i tempi sono cambiati. Ora Elric è classificato come Fantasy.

Quando nacque, non esisteva il genere "fantasy", non c'era questa etichetta. O in ogni caso si stentava a classificarli. Alcune edizioni lo riportavano come romanzo "fantasy", altri come di fantascienza.

Una cosa che però non è cambiata è l'uso della magia nei mondi fantasy. Secondo lei la magia nel fantasy, ha la stesso scopo narrativo della scienza nella fantascienza?

No. La magia è un modo per fornire una logica interna alle storie, mentre la scienza è un modo di ampliare gli orizzonti narrativi, per raccontare del futuro per esempio. Sono usi molto differenti.

Che ricordo ha del film The Final Programme?

(Ndr. in italia è conosciuto come Alpha-omega: il principio della fine, ed è l'adattamento cinematografico del romanzo Jerry Cornelius, Il Programma Finale)

Un brutto ricordo. Una delle tematiche principali del romanzo, lo scambio dei ruoli sessuali, venne riportata sul film in modo assolutamente convenzionale. È chiaro che un film non può essere fedele a un romanzo. Ma quell'adattamento non fu per niente soddisfacente. Il risultato fu talmente deludente che per un anno smisi di scrivere.

Quindi lei pensa che l'adattamento cinematografico sia sempre una delusione per uno scrittore?
La Terra Dimenticata dal Tempo
La Terra Dimenticata dal Tempo

I produttori finiscono sempre per mentire agli scrittori. Ho collaborato a un film tratto da La terra dimenticata dal tempo di Edgar Rice Burroughs. Avevo chiesto esplicitamente che non finisse tutto con il solito banale vulcano che esplode e distrugge tutto. Un giorno arrivai sul set e trovai dei barilotti che sembravano fiocchi d'avena. Mi spiegarono che si trattava della coltre di lava fusa che avrebbe ricoperto tutto alla fine del film…

Altro punto dolente per uno scrittore è la traduzione. È soddisfatto delle traduzioni dei suoi romanzi nel mondo?

Per quanto ne so quella tedesca e francese sono molto buone. Una volta mi dissero di quella della versione russa dei miei libri, che era basata su vecchie traduzioni "pirata", pubblicata come "samizdat" (edito in proprio Ndr.) clandestino, realizzata con entusiasmo ma in maniera dilettantesca.

Ieri durante l'incontro pubblico le sono state ricordate alcune dichiarazioni, da noi riportate in una intervista all'editor che ha portato Elric in Italia, ossia Gianfranco Viviani, che sostanzialmente ha definito Elric come un pazzo. Cosa pensa di questa tesi?

Sicuramente non è pazzo. Ma secondo gli standard umani potrebbe apparire tale. In realtà cerca di essere umano, ma è considerato troppo umano dai melniboneani, e troppo melniboneano dagli umani. È una tesi comunque discussa da anni. Persino sul mio sito ci sono parecchie discussioni in materia.

Sembrerebbe che Stormbringer non aiuti Elric a risolvere i suoi problemi, ma che in un certo senso glieli aggravi. Concorda con questa interpretazione?

È proprio così.

Come mai non esistono donne tra i campioni eterni?

Come no? Ce ne sono.

Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo. Stiamo per chiedergli qualcosa. Ma una voce dietro di noi domanda spontanea: Who?

È la signora Moorcock, Linda, che la pone, di getto.

Segue un rapido scambio di battute tra i coniugi con il Sig. Moorcock che elenca alcune figure femminili e la moglie che nega che esse si possano considerare "Campioni Eterni".

Moorcock a questo punto ci dice che forse se si allargano i confini della definizione nella sua opera ci sono personaggi femminili che si avvicinano alla figura del Campione Eterno, per esempio Una Persson, la protagonista femminile in Jerry Cornelius.