Gargoyle Books ha recentemente annunciato la pubblicazione, nel 2010, anno in cui la casa editrice festeggierà i suoi cinque anni, di Varney il Vampiro, il feuilleton che nell’Inghilterra di metà Ottocento consacrava la figura del nobile succhiasangue a icona della nascente stampa popolare.

Infatti, a partire dal 1847, le macabre avventure di Sir Francis Varney – scheletrico non morto a metà strada tra il byroniano Lord Rutven di John William Polidori e il Conte Dracula ideato da Bram Stoker – furono pubblicate dall'editore Lloyd a dispense settimanali, attirando per almeno due anni l'interesse di migliaia di persone e raggiungendo la ragguardevole meta di 220 capitoli per 870 pagine redatte in doppia colonna con un corpo di stampa piccolissimo.

Un’opera colossale, attribuita in un primo tempo a Thomas Preskett Prest – autore londinese cui si deve il romanzo Sweeney Todd, the Demon Barber of Fleet Street e condivisa più tardi con James Malcolm Rymer, ingegnere civile che arrotondava i suoi introiti scrivendo per Lloyd, probabilmente spartendosi a sua volta il lavoro con altri vari autori rimasti ignoti, al punto tale che non sono pochi coloro che sostengono che sia proprio Rymer il vero “inventore” di Varney: dimensioni tali che hanno fatto sì che un po' in tutto il mondo Varney the Vampire sia una delle opere più citate del genere, ma meno lette, in ambito vampirico, frenata in ciò da considerazioni di carattere prettamente economico.

Nel corso del 2010 Varney il Vampiro verrà presentato in edizione integrale,  in tre volumi per un totale di circa 1500 pagine.

A marzo il primo, con il sottotitolo Il banchetto di sangue (che è poi quello originale del romanzo: The feast of Blood), con l'introduzione di Carlo Pagetti, ordinario di Letteratura Inglese all'Università degli Studi di Milano storico ed esperto di letteratura fantastica; a luglio uscirà il secondo volume dal titolo L'inafferrabile, introdotto Fabio Giovannini, che traccerà un excursus sulla figura del vampiro; il terzo volume sarà in libreria a novembre con il contributo di Mauro Boselli, l'ideatore di Dampyr, che traccerà l'evoluzione del vampiro nella letteratura popolare, dal penny dreadful al fumetto.

La traduzione di questo kolossal vampirico è stata affidata a Chiara Vatteroni.