George R.R. Martin ha ottenuto una fama straordinaria grazie alle Cronache del ghiaccio e del fuoco. Certo, anche in precedenza era un autore importante, ma il successo di A Game of Thrones – da noi tradotto come Il trono di spade e Il grande inverno – ha oscurato agli occhi di molti appassionati tutto il resto della sua opera.

Non ai suoi però e così, a costo di subire le critiche di lettori impazienti di leggere un nuovo volume ambientato nei Sette Regni, Martin continua imperterrito a occuparsi di racconti e antologie anche in veste di curatore. Sono due quelle cross-genere di prossima pubblicazione negli Stati Uniti, senza dimenticare che una è uscita qualche tempo fa e un’altra sta muovendo i suoi primi passi. E poi ci sono i volumi delle Wild Cards, e anche in Italia è previsto l’arrivo di una vecchia trilogia.

Già la scorsa estate in collaborazione con Gardner R. Dozois Martin aveva pubblicato l’antologia in onore di Jack Vance Songs of the Dying Earth. Al suo interno si trovano, fra gli altri, racconti di Neil Gaiman, Dan Simmons, Tad Williams, Lucius Shepard, Tanith Lee, Robert Silverberg e Kage Baker, oltre al suo personale contributo.

Ricordando la Baker, tristemente balzata agli onori delle cronache lo scorso 31 gennaio a causa del suo decesso provocato da un cancro, Martin ha affermato che era una scrittrice straordinaria, e che gli spiace non poter più acquistare storie sue. Non la conosceva bene, anche se dal loro unico incontro la ricorda come una persona intelligente e piena di vita, e invita a leggere le sue opere perché questo è il modo migliore per ricordare uno scrittore.

Il suo racconto The Green Bird, dedicato a Cugel the Clever, cattura perfettamente l’atmosfera di Vance, e merita ben più di un’attenta lettura.

Il 16 marzo è la data ufficiale per la pubblicazione di Warriors, l’antologia dedicata alla guerra in tutte le sue sfaccettature. Come già ricordato al suo interno ci sarà The Mystery Knight, la terza storia dedicata a Dunk ed Egg e ambientata un centinaio di anni prima rispetto agli eventi principali delle Cronache del giaccio e del fuoco. Al suo fianco nel curare l’antologia c’è pure qui Gardner Dozois, autore anche di uno dei racconti.

Guerrieri di ogni forma, taglia e colore, guerrieri provenienti da ogni epoca della nostra storia passata e presente, guerrieri del mondo di domani e di mondi che non esisteranno mai per storie che, a detta dello stesso Martin, di volta in volta renderanno tristi o faranno ridere ma certo non lasceranno indifferenti.

Fra gli autori presenti vi sono Cecilia Holland, Robin Hobb, Lawrence Block, Tad Williams, Joe Lansdale, Naomi Novik, Diana Gabaldon, James Rollins e Robert Silverberg.

Songs of Love and Death, un’antologia che unisce fantasy, fantascienza e storie d’amore, è appena stata completata, anche in questo caso con la collaborazione di Dozois. E per chi lo conosce solo grazie alle Cronache Martin ricorda che negli anni ’70 lui era considerato il più romantico fra gli scrittori di fantascienza.

La pubblicazione negli Stati Uniti è prevista per novembre, e anche in questo caso l’elenco degli autori è notevole: Cecilia Holland, Robin Hobb, Neil Gaiman, Jacqueline Carey, Lisa Tuttle, Tanith Lee e Diana Gabaldon sono presenti insieme a un’altra decina di scrittori.

Con anche questo progetto terminato un’altra scimmia è scesa dalle spalle di Martin. Certo, King Kong è ancora lì, ma George ha affermato di volergli insegnare cosa sia la paura.

Fra un aggiornamento e l’altro, uno dei pochi dati certi sul gigantesco gorilla, meglio noto come A Dance with Dragons, è che il manoscritto ha ormai superato le 1261 pagine e continua a crescere. Al momento la sua lunghezza è inferiore solo a quella di A Storm of Words, suddiviso nell’edizione italiana in ben tre volumi: Tempesta di spade, I fiumi della guerra e Il portale delle tenebre. Per questo motivo, e per questioni legate all’equilibrio interno dei vari romanzi, è possibile che alcuni dei capitoli già scritti possano essere spostati nel volume successivo, Winds of Winter.

In attesa di scoprire quando riuscirà a dipanare il nodo di Meeren – per il quale si è chiesto con una certa dose di esasperazione se possa tirarci sopra una bomba a idrogeno e occuparsi di altro prima di mormorare timidamente che forse sta iniziando a sciogliersi – l’autore continua a districarsi fra i suoi numerosissimi impegni.

Fra questi vi sono l’adattamento a fumetti di alcune sue storie, la serie televisiva tratta da A Game of Thrones, per la cui realizzazione una risposta importante è attesa nel mese di marzo, e una nuova antologia ancora in corso di realizzazione.

Si tratta di Down these Strange Streets, dedicata alle detective-story ambientate in scenari fantasy o fantascientifici.

L’ultimo progetto che lo vede impegnato è quello delle Wild Cards, e in questo caso ci sono novità anche per l’Italia.

La serie, giunta al ventiduesimo volume lo scorso dicembre con la pubblicazione di Suicide Kings, è nata nel 1987 ed è ormai diventata la più longeva sequenza di antologie condivise da più autori nella storia del fantastico.

Sopravvissuta a diversi cambi di editore e alle oscillazioni dei gusti del pubblico, Wild Cards è ambientata in un mondo affamato di pace ma devastato da una bomba aliena. Il risultato di quest’esplosione è un virus dagli effetti imprevedibili, capace di benedire alcune persone con poteri da supereroe e di sfigurarne altre con cicatrici fisiche e mentali.

La serie ha visto comparire di volta in volta moltissimi autori quali Roger Zelazny, già autore delle Cronache di Ambra, o Daniel Abraham, autore di La città dei poeti e co-autore insieme a Martin e Dozois, di Fuga impossibile.

Suicide Kings è il volume conclusivo di una trilogia dedicata a una nuova generazione di personaggi iniziata due anni fa con Inside Straight e proseguita con Busted Flush.

Un nuovo volume, autonomo rispetto agli altri, è attualmente in fase di scrittura. Si intitolerà Fort Freak e potrebbe essere pubblicato verso la fine del 2010 o l’inizio del 211.

A oltre vent’anni di distanza dalla sua nascita finalmente Wild Cards approda anche in Italia, probabilmente sull’onda della nuova popolarità raggiunta dallo scrittore grazie alle Cronache.

La casa editrice Rizzoli ha acquistato i diritti per la traduzione della prima trilogia, composta da Wild Cards, Aces High e Jockers Wild, riservandosi il diritto di acquistare i volumi successivi in caso di positiva risposta da parte del pubblico.

L’antologia inaugurale, intitolata Wild Cards. L’origine, dovrebbe arrivare nelle nostre librerie nel prossimo mese di giugno. Dodici racconti, di cui due dello stesso Martin, per oltre 400 pagine ad alta tesione.