Sinceramente si è perso il conto: in questi anni si sono susseguiti annunci su annunci su possibili nuove versioni del Mago di Oz, progetti che (fortunatamente potremmo dire) si sono poi persi per strada.

Adesso sembra che anche la Disney abbia intenzione di mettere le mani sulle disavventure della dolce Dorothy e del suo fidato cagnolino Toto.

L'intenzione della casa di Topolino & Co. è quella di ripetere quanto fatto da Tim Burton con Alice in Wonderland: modernizzare il classico di L. Frank Baum di sicura presa sul pubblico.

La casa di produzione, secondo quanto pubblicato dal Los Angeles Times, starebbe infatti vagliando due progetti già esistenti: OzWizard of Oz, entrambi della Warner.

Il primo, prodotto dalla New Line label e da Temple Hill (Twilight) è stato scritto da Darren Lemke (Shrek e vissero felici e contenti), mentre il secondo, a tinte più scure, porta la firma di Josh Olson (A History of Violence) e ha come protagonista la pronipote di Dorothy che torna a Oz per sconfiggere il male.

Probabilmente, le due case cinematografiche difficilmente troveranno un accordo: il nuovo film potrebbe diventare una franchise dalle uova d'oro dato che The Wonderful Wizard of Oz è il primo di una serie di 14 volumi.

Una franchise che potrebbe diventare per la Warner il nuovo Harry Potter e che per la Disney potrebbe significare un riscatto dopo la deludente esperienza delle Cronache di Narnia.

Una franchise, cosa da non sottovalutare, che ha come protagonista una ragazza, un personaggio in cui le adolescenti di oggi potrebbero identificarsi, così come hanno fatto con Bella di Twilight e come potrebbero fare con la già citata Alice di Burton.

Da quando The Wizard of Oz venne dato alle stampe nel 1900 numerosi sono stati gli adattamenti, i rifacimenti, le parodie e ogni genere di citazioni dell'opera di Baum.

Il primo fu sicuramente il musical che debuttò a Chicago nel 1902 e che l'anno successivo andò in scena a Broadway, dove riscosse, e riscuote ancora oggi, grande successo.

Lo stesso autore produsse le prime pellicole ispirate al romanzo 1910 e 1914. Tra le versioni di celluloide che seguirono meritano una menzione quella del 1925 in cui Oliver Hardy è l'Uomo di latta, naturalmente quella del 1939 in cui Judy Garland indossa l'abito a quadrettini di Dorothy, e The Wiz. I'm Magic del 1978 versione rilettura in chiave blaxploitation che vede la partecipazione di due stelle come Diana Ross e Michael Jackson.

Molti i rifacimenti e le citazioni anche nel piccolo schermo, dall'ultimo Tin Man di Sci Fi Channel al The Muppets' Wizard of Oz fino alle puntate speciali di serie storiche come Saranno famosi, in cui è la vulcanica Doris a volare a Oz, cult come Scrubs o di cartoni animati come Futurama in cui è la monocola Leela a interpretare Dorothy.

Non potevano mancare le versioni anime, una prodotta nel 1986 da TV Tokyo e Pan Media (Nel regno di Oz - Oz no Mahotsukai) e una serie in 26 puntate del 1992 dal titolo Alla ricerca del cristallo arcobaleno (Supeesu Ozu no boken).