Dallo scrittore anglo-canadese Matthew Skelton arriva il secondo romanzo indirizzato verso i giovani lettori, dal titolo Piume di fuoco (The Story of Cirrus Flux, 2009).

Nel 2006 la Mondadori aveva pubblicato Il libro del drago che aveva avuto un ottimo riscontro presso i lettori e di cui la  Warner Bros  ha acquistato i diritti cinematografici.

Nel primo romanzo l’autore raccontava la storia di un ragazzino dodicenne che mentre attendeva la madre nella biblioteca del St Jerome's College,  fa scorrere le nocche sulle costole dei libri, e a un tratto uno si stacca dagli altri graffiandogli le dita. Quel libro vuol essere sfogliato, ma quando Blake lo prende in mano, si accorge che le sue pagine sono... bianche! Eppure vibrano, come se fossero vive. Bibliofili, società accademiche segrete, pergamene perdute e inchiostro di sangue innocente si intrecciano tra la bottega di Gutenberg e l'Inghilterra dei nostri giorni. Hanno solo un misterioso nome in comune: Endymion Spring. Sarà una rutilante, indimenticabile avventura per il ragazzino.

Anche in Piume di fuoco l’avventura attende un ragazzino, ma nel prologo leggiamo quanto accadde a suo padre Janes, quando lui stesso ragazzino imbarcato su di un veliero entro in contatto con qualcosa di indescrivibile e nella terrella che aveva al collo entrò qualcosa. Forse il Respiro di Dio.

Questo piccolo globo ora è al collo di suo figlio Cirrus che vive in un orfanotrofio. Ma qualcuno sa del potere racchiuso nel globo e vuole impossessarsene, è Madame Orrery. Cirrus deve lasciare le non più sicure mura dell’orfanotrofio e affrontare un pericolo viaggio nelle buie e spoche strade di una Londra del 1780. Strade che sono strettamente controllate da Madame Orrey.

L’autore:

Matthew Skelton è nato nel 1971 a Southampton, ma a quattro anni si è trasferito a Edmonton, in Canada. Si è laureato in lingua inglese all’Università di Alberta.

Ha iniziato a scrivere il suo primo romanzo nel 2000, mentre era assistente all’Università di Mainz in Germania. Nel 2002 era uno dei vincitori del Richard and Judy short story competition con la novella The Man Who Did Not Dream. Questo lo ha fortemente invogliato a riprendere in mano il suo romanzo (Il libro del drago) e ci ha lavorato a tempo pieno, con ottimi risultati.

Un brano: 

<<.....si fruga nelle tasche, ne estrae un piccolo cannocchiale di ottone e accosta all'occhio la lente gelida. Ha le mani intirizzite, e il mondo trema. Ma riesce comunque a percorrere con la lente le distese desolate. E poi gli sfugge di bocca un grido, che si dissolve in una nuvola argentea: appena visibile, all'orizzonte, si profila qualcosa, una parete scoscesa, più enorme di qualsiasi cosa abbia mai visto. Una lastra di ghiaccio luminosa, forse un intero continente, che sembra fatta di luce scintillante. Si staglia sulle acque, dominando l'orizzonte, come fosse il varco verso un altro mondo.Il cuore gli urla in petto.  Deve allertare il capitano.

Ha già il piede sulla grisella, pronto a scendere, ma qualcosa lo trattiene. Un sospetto, un dubbio. Luminose fiammate azzurre sono apparse sopra l'albero, e l'aria freme di una quieta intensità. Alza lo sguardo e vede una scia di particelle scintillanti ondeggiare in alto, avanti e indietro nel cielo.

Rimane immobile, chiedendosi se sia solo frutto della sua immaginazione; poi abbassa lo sguardo sulla sferetta che porta appesa al collo con una cordicella: è la sua terrella, il globo in miniatura sul quale ha tracciato la rotta durante le traversate. Alcune particelle sono piovute giù, l'hanno circondata e sono scomparse nel metallo con piccoli lampi di luce.

Sbigottito, il ragazzo lascia cadere il cannocchiale, che rotola sulla coffa e precipita nel vuoto, sbattendo sul ponte sottostante con un forte tonfo. Subito la luce attorno a lui si dissolve e il rumore viene raccolto dal ghiaccio circostante, che lo diffonde in mille echi, amplificandolo. Schianti deflagrano nel silenzio come palle di cannone, e iceberg si spaccano nel mare, rovesciando enormi ondate contro le murate della nave. Il ragazzo per poco non viene sbalzato giù dall'albero.

Ed ecco un gran frastuono giungere dal basso. Urla terrorizzate, passi concitati sulle scale... -->>

la “quarta”: 

Cirrus adora l'avventu­ra e sogna viaggi lon­tani, come quelli che faceva suo padre. Lui non l'ha mai conosciuto e non immagina neppure che fosse il coraggioso marinaio James Flux, colui che navigò fino ai confini del mon­do e riuscì a catturare il Respiro di Dio, una potentissima energia ora racchiusa in una sfera, tali­smano ambito da molti. Chi la cerca non sa che si trova nelle mani di Cirrus (era il suo Pegno, il dono che gli avevano lasciato i genitori prima di affidarlo all'or­fanotrofio). L'informazione, pe­rò, giunge misteriosamente alla temibile Madame Orrery, della Gilda della Scienza Empirica, capace di cancellare la memoria e leggere nel pensiero. Per pro­teggere il talismano Cirrus dovrà affrontare un pericoloso viag­gio attraverso Londra, nascon­dendosi dal diabolico sistema di conto dell'orrida arpia, mentre una curiosa mongolfiera e uno fuoco scendono dal cielo.

Matthew Skelton, Piume di fuoco (The Story of Cirrus Flux, 2009)

Traduzione Giuseppe Iacobaci, Mondadori, collana I Grandi, pagg. 247, euro 17,00

ISBN 978-88-04-59613-4