L’attesa prima di Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani si è trasformata in una ghiotta occasione per spulciare tra i retroscena di questo film d’animazione, la cui uscita nelle sale italiane è fissata per oggi, 29 ottobre.

Fantasy ambientato in un epico mondo parallelo popolato da gufi battaglieri, il film sfrutta appieno le potenzialità del 3D per farci viaggiare sulle ali e tra le avventure dei fratelli Soren e Kludd.

Protagonista della storia d'avventura e d'amicizia è il piccolo gufo Soren, affascinato dalle storie che il padre gli racconta dei grandi Guardiani di Ga'Hoole, mitici guerrieri alati difensori dei gufi.

Soren sogna di riuscire a entrare nel corpo dei Guardiani, quando, un giorno, a causa di Kludd, il fratello maggiore accecato dalla gelosia, cade dal nido.

Soren e Kludd finiscono entrambi in una specie di orfanotrofio dove i giovani vengono addestrati per diventare soldati di un'armata pronta a lanciare la sua offensiva sul mondo dei gufi.

L'unica speranza di Soren, e dei suoi compagni di sventura, è scappare prima che l'addestramento venga completato e raggiungere l'isolo su cui sorge il Grande Albero, base dei Guardiani di Ga'Hoole.

Nonostante sia tratto da una saga per ragazzi e quindi adatto a tutta la famiglia, I Guardiani di Ga’Hoole, nato dalla penna di Kathryn Lasky e illustrato da Richard Cowrdry, non ha paura di indugiare su tematiche più adulte rispetto agli standard di un normale film per ragazzi, né di sfruttare le visionarie impronte sceniche a cui Zack Snyder (300, Watchmen, L’alba dei morti viventi) ci ha abituati.

Lo stesso regista, intervistato insieme alla moglie e produttrice del film Deborah Snyder e agli attori Jim Sturgess (Crossing Over, Across the Universe, 21) e Ryan Kwanten (Flicka – Uno spirito libero, True Blood) che prestano la voce ai due gufi protagonisti, ha definito questo suo debutto nel cinema d'animazione un film atipico. Snyder, infatti, ha spiegato come il processo di adattamento della storia, a partire dal materiale letterario, li abbia spontaneamente condotti a un film il cui contenuto travalica i ranghi dei film d’animazione canonici.

Snyder alla premiere il 27 settembre
Snyder alla premiere il 27 settembre
Per cominciare, un ruolo privilegiato nella produzione lo ha rivestito la parola, la scelta e l’uso dei termini più pertinenti e pregnanti che, spiega Snyder, è stata "ossessiva, in quanto essa è importante nella composizione della scena di un film d’animazione, tanto quanto la minuziosa costruzione delle figure animate". Ciò ha richiesto ai doppiatori un’accuratezza particolare per rendere al meglio i personaggi della storia.

Per catturare lo spirito e il sense of wonder di Soren, Jim Sturgess si è sottoposto a un processo di alterazione dell’espressione che ha coinvolto aspetti variegati come l’intonazione, l’accento australiano, l’amplificazione della voce.

"All’inizio strafacevo" ha dichiarato l’attore nel corso dell’intervista. "Poi ho capito che non dovevo solo prestare la voce, come se parlassi via radio, ma recitare interamente, adeguando le parole alle espressioni della faccia di un gufo ricreate dagli animatori, per renderle anche attraverso la voce."

Oltre al doppiaggio, a incentivare il taglio fortemente empatico del storia è la scelta del 3D, "non adottata perché credevamo fosse l’unica strada per un film del genere", chiarisce il regista, "ma scelta solo a posteriori perché in grado di arricchire il linguaggio del film. Il nostro non è un 3D pieno di fronzoli, bensì è volto ad approfondire e a intersecarsi col mondo, a renderlo più ‘immersivo’ e l’aspetto fantasy del film è aiutato in questo senso, perché non devi lavorare per renderlo realistico se il 3D funziona correttamente". Senza contare che il 3D è perfetto in un film di gufi - come precisa la produttrice Deborah Snyder - perché permette di sfruttare appieno la profondità, utile a rappresentare al meglio il volo degli uccelli, che in 2D perderebbe in dettaglio e verosimiglianza.

il cast di Il Regno di Ga'Hoole
il cast di Il Regno di Ga'Hoole
I paesaggi ricreati mutuano i variegati panorami australiani e mantengono un’atmosfera fantastica solo blanda essendo, l’intento di Snyder, quello di fare un film d’avventura, più simile a Il Signore degli anelli, a Star Wars o alle Cronache di Narnia, che uno più spiccatamente per bambini.

Il regista americano ha voluto, dunque, conferire alla storia maggiore maturità, rendendo anche per adulti ciò che Kathryn Lasky ha scritto per i ragazzi. Il risultato è un fantasy reale al 100%: "Il fatto che volare con un elmo pesante sia faticoso, non ha niente di spassoso; voglio che si percepisca che sia duro tanto quanto lo sarebbe nella realtà, che tutto ha delle conseguenze, così che le battaglie risultino più intense e ci sia maggiore immedesimazione nella storia".

Si tratta, così, di un film d’animazione elaborato, graficamente accattivante, eroico, ma alleggerito da spunti comici e che fa il verso alle precedenti produzione snyderiane tanto che in coda al film, è celata una gratifica per i fan delle opere del regista: in una scena fin troppo simile alle inquadrature belliche di 300, tra i gufi bardati di elmo, è possibile scorgere il profilo di Gufo Notturno, uno dei personaggi di Watchmen.

Con Il Regno di Ga’Hoole, Zack Snyder si è concesso una "leggera e divertente" parentesi prima di tornare alle grandi produzioni cui ci ha abituati (dirigerà inoltre il nuovo film di Superman, prodotto da Christopher Nolan), dando vita a una fiaba moderna, per tutta la famiglia, da non perdere se siete amanti del fantasy epico, delle belle storie… e dei gufi.

Di seguito vi proponiamo la recensione di Pia Ferrara e il trailer italiano del film.

Il Regno di Ga'Hoole - La Leggenda dei Guardiani

Il Regno di Ga'Hoole - La Leggenda dei Guardiani

Articolo di Pia Ferrara Martedì, 26 ottobre 2010

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