Il Piccolo Principe, personaggio indimenticabile scaturito dalla penna di Antoine De Saint-Exupery, diventerà il protagonista di un cartone tv in serie in uscita a Natale e, successivamente, di un film d'animazione.

Il cartone, prodotto dall'emittente pubblica transalpina France 3 e diretto da Alexandre de la Patelliere e Matthieu Delaporte, si snoderà lungo 52 episodi, ciascuno della durata di 26 minuti. E' il frutto del lavoro di un team di 450 persone, tre anni di lavoro e 25 milioni di euro spesi nella realizzazione.

Quanto al film le notizie sono più incerte e contraddittorie.

Secondo quanto riportato da alcune testate italiane, non si tratterebbe della trasposizione delle vicende narrate nel best seller che ha venduto nel mondo bel 134 milioni di copie ed è stato tradotto in 220 fra lingue e dialetti. La sceneggiatura riguarderebbe infatti una nuova avventura, in cui il giovane eroe dovrà intraprendere un viaggio per salvare i pianeti della nostra galassia, che un serpente intende spegnere uno a uno. Un po' novello Thor contro il serpente di Midgard, durante le sue peripezie il Piccolo Principe compirà un percorso le cui tappe ricalcano i temi già profusi nel libro: l'amicizia, l'amore, l'ingenuità dell'infanzia, le contraddizioni del mondo degli adulti.

Abbiamo cercato conferma di questo particolare nei media francesi, britannici e americani, ma non l'abbiamo trovata e dunque vi passiamo l'informazione con beneficio di inventario, ripromettendoci di aggiornarvi appena saranno disponibili ulteriori dettagli.

Secondo la stampa statutintense, sembra anche che la famosa volpe, protagonista del poeticissimo capitolo 21 del libro, non si limiti a comparire occasionalmente, ma diventerà una vera e propria compagna di viaggio del piccolo eroe.

Variety, invece, la settimana scorsa annunciava che Mark Osborne (Kung Fu Panda), dirigerà in 3D un "adattamento del libro del 1943 di Antoine de Saint-Exupery", la cui uscita nelle sale è prevista per il 2014. Il budget si aggira sui 45 milioni di euro e ci si attende che dilaghi una vera e propria Petit Prince mania.

I produttori, Aton Soumache e Dimitri Rassam, sperano con il coinvolgimento di Osborne di dare un taglio internazionale al film e di realizzare un prodotto in grado di competere con le grandi case di animazione."Avere Mark con noi," ha infatti spiegato Rassam, "assicura al progetto una qualità internazionale. Lui porta nel film il suo straordinario talento di narratore e un'esperienza di grande livello."

"Per realizzare Kung Fu Panda," ha aggiunto il regista, "ho lavorato con molti illustratori francesi. Non vedo l'ora di ripetere l'esperienza e di collaborare ancora con i talenti francesi."

Legato ai diritti per la realizzazione cinematografica c'è il piccolo giallo sui reali detentori dei diritti dello scrittore. La recente biografia pubblicata in Italia da Cavallo di Ferro, I misteri di Saint Exupery a firma di Jean-Claude Perrier, racconta infatti i dettagli della rocambolesca vicenda: la Paramount aveva scritto alla Successione Saint-Exupery, sostenendo di essere la proprietaria dei diritti per l'adattamento cinematografico, a seguito dell'acquisto degli stessi, nel 1946, dalla vedova dello scrittore. Ma la famiglia sostenne che questa aveva falsificato i documenti per essere riconosciuta come unica erede e la vertenza finì dinanzi al giudice.  

Il libro narra che Antoine non aveva lasciato nessun testamento la vedova, per intascare l'eredità, falsificò alcune lettere, facendosi figurare come erede universale per non dover dividere la 'torta' con la madre e le sorelle dello scrittore. Per evitare scandali, la famiglia accettò poi di dividere in parti uguali l'eredità.

E' infine notizia di questi giorni l'uscita di un fumetto in lingua Inglese dedicato al Principino, realizzato dall'acclamato cartoonist Joann Sfar, mentre in Francia l'adattamento a fumetti era già uscito nel 2007.

Il libro

Protagonisti di questo libro classificato per ragazzi, che con leggerezza e molta poesia affronta temi complessi quali il senso della vita e l'importanza dell'amore e dell'amicizia, sono un pilota di aereo e un bambino.

Dopo un atterraggio di fortuna nel deserto del Sahara (episodio realmente accaduto all'autore), l'uomo si risveglia al suono della voce di un bambino che gli chiede con insistenza di disegnargli una pecora.

Lo stupore dell'uomo di trovarsi al cospetto di una "straordinaria personcina" a centinaia e centinaia di chilometri da centri abitati fu nulla a quella che provò nell'ascoltare la storia del piccolo principe che sosteneva di provenire dall'asteroide B 612, un piccolo corpo celeste con tre vulcani abitato solo da lui e da una rosa vanitosa e arrogante. Una rosa talmente importante e speciale da essere protetta da una campana di vetro.

La terra è solo l'ultima tappa di un lungo viaggio che il bambino ha intrapeso nello spazio, un viaggio iniziato per vedere l'universo e per trovare degli amici che l'ha portato al cospetto di un re, triste perché non ha sudditi a servirlo; un uomo vanitoso che non ha nessuno con cui vantarsi; un ubriacone che beve per dimenticare la "vergogna di bere"; un uomo d'affari convinto di possedere tutte le stelle dell'universo; un lampionaio sul cui asteroide si trovava un solo lampione che lui accendeva e spegneva continuamente; e un geografo che non ha mai abbandonato la sua scrivania e che aspetta esploratori che gli descrivano i posti che hanno visitato.

Arrivato sulla terra, il principe conosce uomini e animali e addomestica una volpe che gli insegna cosa significa creare dei legami, trovare una persona speciale e per cui si è speciali.

La storia si conclude con il ritorno a casa: quella del principe che dopo un anno d'assenza dal suo piccolo asteroide vuole tornare dalla rosa e quella del pilota, a corto ormai di acqua, che terminato di ripare il suo aereo può lasciare il deserto.