"Sono sicuro che un giorno, probabilmente tra molti anni, qualcuno vorrà girarli [N.d.R. i film di Harry Potter] di nuovo. Se mi chiameranno non tornerò nei panni di Harry. Se sarà nel giro dei prossimi trent'anni sarò Sirius. Se sarà nel giro dei prossimi cinquant'anni toccherà a Silente. Ma penso che Sirius sia il ruolo che ogni attore sogna di rivestire".

Queste le parole di Daniel Radcliffe, giovane attore inglese che, dopo aver interpretato il maghetto con gli occhiali in ben otto - di cui due ancora a venire - film ispirati alla serie di J.K. Rowling - Harry Potter e la Pietra Filosofale, Harry Potter e la Camera dei Segreti, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Harry Potter e il Calice di Fuoco, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, Harry Potter e i Doni della Morte (parte I e II) - pensa evidentemente al futuro. 

Tuttavia, il giovane Harry potrebbe aver fatto male i suoi calcoli: se prendiamo come esempio la serie cinematografica ispirata a Spider-Man, ci accorgiamo che a volte i tempi per un remake (o un reboot?) possono essere ben più brevi di trenta o cinquanta anni. Dopo i film usciti nel 2002, nel 2004 e nel 2007, interpretati da Tobey Maguire, Kristen Dunst e James Franco per la regia di Sam Raimi, è già in corso il casting per il reboot atteso per il 2012. La regia sarà affidata a Marc Webb, direttore di videoclip, mentre a soffiare il ruolo a Maguire sarà il giovane Andrew Garfield, fattosi notare in Parnassus - L'Uomo che Voleva Ingannare il Diavolo

Se effettivamente venisse girato un remake di Harry Potter e i tempi fossero altrettanto brevi, Radcliffe si troverebbe sicuramente escluso dal cast. Per il momento l'attore può consolarsi con il teatro: Daniel è infatti in partenza per New York, dove reciterà a Broadway nel musical How To Succeed in Business Without Really Trying.