Dopo un letargo durato tutto l'inverno, l'orso Yoghi e il suo fido compare Bubu possono tornare alla loro attività preferita: escogitare piani sempre più strampalati per mettere le mani (anzi, le zampe) sui cestini da pic nic dei visitatori del parco di Jellystone, immaginaria area naturale ispirata al parco statunitense di Yellowstone. Quest'anno però parecchie novità aspettano i due simpatici orsi: la naturalista Rachel (interpretata dall'ex Scary Movie Anna Faris) chiede al ranger Smith (Tom Cavanagh) il permesso di girare un documentario sul famoso orso bruno parlante del parco; il sindaco Brown (Andrew Daly), spalleggiato dal suo assistente (Nathan Croddry), decide di far tagliare gli alberi di Jellystone per riportare in attivo il bilancio cittadino; suo (in)volontario alleato sarà il ranger Jones (T.J. Miller), che non ha alcuna intenzione di fare gavetta e preferirebbe diventare il capo-ranger di Jellystone subito. Aggiungete una festa di centenario a base di musica e fuochi d'artificio e una simpaticissima "tartaranaruga" in via d'estinzione e avrete L'orso Yoghi, film d'animazione in 3D diretto da Eric Brevig.

La pellicola, ispirata al popolare personaggio ideato dal duo Hanna & Barbera (Tom & Jerry, Flinstones, Scooby Doo, i Puffi), restituisce una fedele immagine dell'orso bruno parlante e super-intelligente che non si separa (quasi) mai da cappello e cravatta. In versione originale a prestare la voce a Yoghi è nientemeno che il popolare attore comico Dan Akroyd, mentre il ruolo della sua timida spalla Bubu è stato affidato alla popstar e attore Justin Timberlake. E' assente invece il personaggio di Cindy, orsetta eternamente innamorata di Yoghi, che non sogna altro che il momento in cui Yoghi si deciderà a dichiararsi.

Complice la traccia ben definita dagli episodi del cartone animato, la caratterizzazione dei personaggi risulta azzeccata, non solo per quel che riguarda il duo di protagonisti, ma anche per i ruoli di contorno ideati appositamente per la pellicola, primi tra tutti i divertentissimi antagonisti del caso: il sindaco interessato solo al potere e tanto vanesio da sperperare in abiti il bilancio cittadino ma incapace di aprire e chiudere i finestrini della sua auto, e l'assistente galoppino e leccapiedi che non resiste al fascino dello zucchero filato. Ottima spalla comica anche il ranger Jones, ex capo Scout che sogna di fare un giro sull'auto del capo-ranger di Jellystone, finendo immancabilmente per mettersi nei guai. Buona anche l'interpretazione di Cavanagh e della Faris, personaggi forse meno divertenti ma necessari alla pellicola, che altrimenti avrebbe sofferto di una lacunosa carenza di personaggi "alti".

Complessivamente buona la trama: la brevità della pellicola (durata 80 minuti) non lascia un'impressione di approsimazione o di eccessiva fretta nello sviluppo degli snodi narrativi centrali e aiuta gli spettatori adulti a perdonare una certa canocità delle situazioni proposte, che riesce comunue a non cadere nello streotipo. Personaggi come il ranger timido, la naturalista carina, il vice un po' lento di comprendonio, il sindaco venale e il suo assistente leccapiedi non rappresentano certo ruoli "innovativi" o particolarmente originali, ma al termine della visione il fatto che la pellicola si sviluppi - più o meno - esattamente come ci si aspettava non disturba, e si riesce ad apprezzare la tematica ambientalista che negli ultimi anni sta diventando il topos dell'industria culturale dedicata alle nuove generazioni del terzo millennio.

 L'orso Yoghi rivela appieno, senza neppure tentare di nasconderla, la sua natura di film per i più piccoli, pensato e diretto per un pubblico giovanissimo e, perché no, per far tornare bambino chi ha adorato gli orsetti di Jellystone durante l'infanzia. Gli sketch riescono, in più di una occasione, a strappare un sorriso a tutti, a prescindere dall'età.

Dal punto di vista tecnico, l'interazione sullo schermo tra personaggi animati (Yoghi, Bubu e la tartaranaruga) e attori in carne e ossa (tutti gli altri) è ben amalgamata, così come la ricostruzione del parco naturale di Jellystone, che lo spettatore può ammirare in tutta la sua tridimensionalità grazie al 3d, garbato e non ingombrante. Jellystone finisce per diventare a sua volta un personaggio della pellicola, un bosco antico e imponente, pieno di quiete eppure straordinariamente vitale, dimora ideale di un orso bruno intelligentissimo e ladro di cestini da pic nic.

Seppur non un capolavoro, L'orso Yoghi è un buon film per ragazzi, di cui consigliamo la visione soprattutto agli spettatori più giovani - dentro e fuori.