Il mese di aprile è sempre più vicino, e HBO continua a mostrare bocconcini del piatto forte della stagione nel tentativo di stuzzicare sempre di più l’appetito dei suoi spettatori. In attesa di poter finalmente vedere Game of Thrones è stato diffuso un nuovo filmato, questa volta dedicato ad Arya Stark.

Come ha rilevato lo stesso George R.R. Martin, fino a questo momento i bambini erano stati quasi ignorati dai vari video trasmessi dall’emittente televisiva, malgrado la loro bravura. Secondo lui i fan ameranno Isaac Hempstead-Wright e Sophie Turner, che ricoprono i ruoli di Bran e Sansa Stark, così come la giovane Maisie Williams, che in circa un minuto e mezzo parla del suo addestramento. E sullo sfondo delle sue parole la si vede mentre riceve il regalo di Jon, quando cerca di imparare ad adoperarlo e poi, in tutt’altro contesto, in quella scena. Per chi non ha letto il romanzo è una scena come tante, ma per chi lo ha fatto l’insinuarsi della lupacchiotta fra i piedi della statua di Baelor il Benedetto non può lasciare indifferenti.

Così come non può lasciare indifferenti un fermo immagine nascosto nella parte conclusiva dello speciale Inside Game of Thrones. Molti lettori, vedendolo, avevano ipotizzato che si trattasse di un incubo di Eddard Stark, e come ben sappiamo il Lord di Grande Inverno ha ottimi motivi per soffrire di incubi. Ma, come ha fatto notare Martin, l’uomo con la corda al collo non è Sean Bean.

Prende consistenza allora l’ipotesi che possa trattarsi di Brandon Stark, il fratello maggiore di Ned morto durante il periodi di drammatici avvenimenti che diciassette anni prima (quindici nei libri) hanno dato il via alla rivolta che ha sterminato Casa Targaryen e consegnato il trono a Robert Baratheon. La scena dunque dovrebbe essere un flashback, anche perché lo scrittore ha confermato che è stato scritturato un attore per ricoprire il ruolo di Aerys Targaryen, il Re Folle.

Il fatto che ci siano alcune differenze fra quello che ha scritto e quello che si vedrà in televisione un po’ lo preoccupa, così come un genitore si preoccupa sempre per i propri figli anche quando sa di averli lasciati in buone mani. È però cosciente che ogni mezzo espressivo ha le sue forze e le sue debolezze, e che una scena che funziona in un romanzo può non funzionare allo stesso modo in uno schermo.

Quello che conta è che David Benioff e Dan Weiss amano davvero la sua storia, e hanno cercato di renderla nel migliore dei modi.