Peter Jackson ha postato sulla propria pagina Facebook (link in fondo all'articolo, tra le risorse in rete) la foto che vedete qui accanto, e che mostra Jackson accanto ai monitor su cui scorrono le prime immagini del girato dello Hobbit. Le scene mostrano l'interno della caverna di Gollum, e se guardate bene noterete che nelle immagini è presente anche Bilbo Baggins (Martin Freeman).

La produzione è iniziata in Nuova Zelanda poche settimane fa, dopo una lunghissima serie di ritardi e contrattempi organizzativi. Tutti i protagonisti sono ormai al lavoro, e alcuni ospiti d'eccezione si aggiungeranno nelle prossime settimane per dei cameo. Elijah Wood ha dichiarato in una recente intervista di non vedere l'ora di tornare in Nuova Zelanda e di rivedere tanti degli addetti ai lavori che ormai dieci anni fa realizzarono Il Signore degli Anelli. Infatti non solo parte del cast è lo stesso, ma soprattutto buona parte degli esperti del crew tecnico (effetti speciali, fotografia, costumi ecc.) dietro le quinte sono gli stessi che lavorarono alla trilogia.

I fan di Gimli saranno contenti però di sapere che tra le novità fuori programma c'è il possibile ritorno di John Rhys Davies, che ufficialmente non compare in nessun ruolo, ma che nei giorni scorsi ha rivelato di essere in contatto con Jackson, e di aver chiesto di poter contribuire in qualunque modo, anche solo come voce fuori campo. Jackson ha risposto invitandolo in Nuova Zelanda, quindi è probabile che la rimpatriata veda l'attore inglese prendere parte al film. 

Il ciak ufficiale di The Hobbit
Il ciak ufficiale di The Hobbit
Tra le altre novità c'è la qualità del girato; Jackson ha confermato le voci che giravano da qualche giorno: entrambi i film saranno filmati a 48 frame al secondo, invece che ai consueti 24. Cosa significa? che l'immagine viene rinnovata 48 volte ogni secondo invece che i consueti 24, com'è stato quasi dall'inizio del cinema. La velocità non cambia, ma l'occhio dell'osservatore percepisce una qualità visiva doppia di quella a cui siamo abituati, ovvero una nitidezza e limpidezza di immagini completamente nuovi. Come ha spiegato lo stesso Jackson, "Guardando una scena composta di 24 frame al secondo tutto sembra in ordine - abbiamo visto tutti centinaia di film girati così negli ultimi 90 anni - ma nelle scene d'azione o in cui la camera si muove velocemente l'immagine perde in definizione, con un effetto confuso e sfumato".