Alcuni anni fa il Time lo aveva definito “il Tolkien americano”. Ora, per la prestigiosa rivista, George R.R. Martin è addirittura una delle 100 persone più influenti al mondo.

Come è indicato all’inizio della lista le persone in essa comprese sono artisti e attivisti, riformatori e ricercatori, capi di Stato e capitani d’industria, e le loro idee provocano dialoghi e dissensi, a volte anche rivoluzioni. Fra gli altri troviamo la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente americano Barack Obama, la leader democratica birmana Aung San Suu Kyi, il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg insieme a economisti, riformatori scolastici, attori, avvocati, esperti informatici, scrittori, sportivi, politici, sacerdoti, registi, scienziati, dottori, giornalisti, showmen, terroristi (!), industriali, militari, attivisti, cantanti, produttori e persino cuochi.

 

Martin compare in questa lista grazie alle Cronache del ghiaccio e del fuoco, capaci di vendere nel mondo oltre 15 milioni di copie.

Intorno ai quattro romanzi già pubblicati, e a quello di prossima pubblicazione, c’è tutto un mondo, ed è in questi elementi di contorno che si misura la forza della saga e del suo creatore. Due volumi illustrati ispirati ai romanzi, giochi di ruolo e di carte, videogame, miniature dei personaggi, calendari, adattamenti a fumetti, modelli delle spade, costumi, sono moltissimi i rami toccati in qualche modo dalle storie di George, storie che oltre al divertimento per gli appassionati hanno anche creato lavoro per parecchie persone in rami a volte molto diversi fra loro.

Fra l’altro per A Dance with Dragons, la cui pubblicazione avverrà nel prossimo mese di luglio, quasi sei anni dopo quella del volume precedente, la casa editrice americana e quella inglese hanno fatto realizzare ai loro illustratori numerose copertine. Lo scrittore ha scherzato sull’episodio dicendo che probabilmente merita un posto nel Guinness dei primati come autore del romanzo non ancora pubblicato con il maggior numero di copertine.

E a proposito del romanzo George ha appena fornito un’anticipazione: Ser Barristan Selmy sarà uno dei nuovi punti di vista della storia. Visto dove si trovava l’ultima volta che lo avevamo incontrato, forse la creazione del suo punto di vista è stato uno degli espedienti che gli ha consentito di sciogliere il famoso Nodo di Meereen.

 

Sono certamente molte le persone che, in un modo o nell’altro, hanno lavorato grazie alle Cronache del ghiaccio e del fuoco, ma nulla di quanto già elencato è paragonabile per capacità di far girare il denaro, e quindi di influenzare il mondo, a quanto successo con la realizzazione della serie televisiva ispirata ai suoi romanzi.

La serie è costata parecchio. Come per ogni film, per la sua realizzazione hanno lavorato moltissime persone, dagli attori agli scenografi, dai costumisti ai vari tecnici e addetti di scena. Il tutto quasi moltiplicato per dieci rispetto a un normale film, visto che dieci sono gli episodi girati e che dalle indiscrezioni sentite le dimensioni della produzione erano di tipo cinematografico e non televisivo.

Gran parte delle scene sono state girate in Irlanda del Nord grazie anche a un importante contributo del governo che prevedeva, proprio grazie alla serie, un notevole ritorno economico in una zona in precedenza colpita da una forte crisi.

E naturalmente la serie, per la quale a breve inizieranno i lavori per realizzare la seconda stagione, è un prodotto su cui HBO sta puntando molto, e con lei tutti coloro che hanno investito in pubblicità.

Se ancora non bastasse, aggiungiamo la considerazione che le parole scritte possono influenzare chi le legge e arrivare a cambiare il mondo, e che A Dance with Dragons è senza dubbio uno dei romanzi più attesi degli ultimi anni.

Messi insieme tutti i fattori ecco che Martin rientra a pieno diritto fra le persone più influenti del pianeta.