L'ultimo anno mezzo non è stato un buon periodo per Daredevil. E 'stato posseduto da un demone e manipolato dalla Mano durante Shadowland, perdendo tutti i suoi amici nel frattempo.

Lasciata Hell's Kitchen nelle mani di Pantera Nera, ha intrapreso una nuova ricerca di se stesso ancora una volta - come uomo e come un eroe - come raccontato nella recente miniserie Daredevil Reborn. Già nel mese di marzo è stato annunciato che alla miniserie avrebbe fatto seguito un nuovo corso per la serie regolare Daredevil con l'azzeramento della numerazione dal numero uno, con un sorta di "ritorno alle origini" del personaggio. 

Scrittore del nuovo ciclo sarà Mark Waid, autore di cicli acclamati di Flash, Capitan America, Fantastici Quattro, Superman e della miniserie capolavoro Kingdom Come.

Alle matite il brillante Paolo Rivera, disegnatore dei sei albi "one-shot" interamente dipinti della miniserie Mythos,  che è stato intervistato dal sito Newsarama proprio sul nuovo corso della testata Daredevil, per la quale ha già prestato la sua opera realizzando nel recente passato alcune copertine.

A incoraggiare Rivera al passaggio alle pagine interne è stato l'editor della testata Steve Wacker, che ha collaborato con il disegnatore ai tempi di Mythos e Amazing Spider-Man.

Rivera realizzerà da solo le copertine dipinte dei primi tre numeri della testata, mentre della parte interna curerà solo le matite insieme a Marcos Martin (visto recentemente  The Amazing Spider-Man), che saranno inchiostrate dal padre, con colori di Javier Rodriguez.

Rivera ha definito Martin come uno dei suoi artisti preferiti, sin dai tempi di Doctor Strange: The Oath. Successivamente ne ha osservato l'evoluzione del tratto nel suo lavoro su Spider-Man. Si è definito quindi "in competizione amichevole" con il co-disegnatore.

Quanto al rapporto con Daredevil, Rivera è stato sincero nel dire che non era un fan sfegatato di Daredevil. E' altresì un grande fan di Joe Quesada pertanto conosce la storia Diavolo custode che Quesada ha scritto insieme Kevin Smith, che quindi è stato il primo fumetto che abbia mai letto con protagonista Daredevil. Ha poi recuperato leggendo alcuni capisaldi come Man Without Fear e Born Again, che considera la migliore storia di Daredevil.

La copertina del numero 1 di Daredevil.
La copertina del numero 1 di Daredevil.
Daredevil, il supereroe cieco, è una delle più longeve creazioni della Marvel.  Conosciuto in italia con il nome Devil, fu ideato da Stan Lee e graficamente concepito da Bill Everett. Debuttò sulle pagine di Daredevil n.1, dell'aprile 1964.

In Italia arrivò nel 1970, pubblicato su una testata a lui dedicata dall'editoriale Corno, chiamata appunto Devil.

Il giovane Matt Murdock salva la vita a un passante, evitando che venga investito da un camion, ma delle sostanze radioattive fuoriscite dal mezzo lo accecano.

Tutti gli altri sensi del giovane però si acuiscono, per cui egli svilupperà udito, olfatto, tatto e gusto superiori alla norma. Inoltre svilupperà un nuovo senso, il senso radar, che lo doterà della capacità di percepire il mondo circostante come se vedesse. Murdock diventerà poi avvocato e deciderà di combattere il male con un costume da diavolo rosso, copia dei costumi dei lottatori. Il padre infatti era un pugile costretto ridicolmente a fare il lottatore di wrestilng pur di mangiare.

Tra le curiosità della versione italiana c'è che colorarono sin da subito il costume di rosso, invece dell'originario giallo/rosso. Questo cambiamento nella testata originale era avvenuto solo qualche numero dopo, ma Luciano Secchi decise di adottarlo sin da subito per non spiazzare i lettori dell'albo italiano.

Pur essendo un personaggio storico della Marvel, non è mai stato uno dei più grossi best seller. Le prime storie oscillavano tra il noir e il "campy", proponendo scontri con supercriminali che non riuscivano a incutere timore, nonostante alcuni fossero potenzialmente interessanti. Forse era l'ispirazione al Batman anni '60, ispirato ai quasi parodisitici telefilm, a non giovare alle potenzialità del personaggio. Questo  fino ai primi anni '80, quando il cartoonist Frank Miller scriverà e disegnerà un ciclo di storie che verranno ricordate come capolavori assoluti dei comics. Il tragico intreccio di vicende che vedrà coinvolti i personaggi di Devil, Elektra, Kingpin e Bullseye, dal numero 168 fino al numero 181 della collana originale, è ancora oggi uno dei migliori esempi di fumetto super eroistico, con contaminazioni hard boiled, mai scritti. Superiore gli sarà solo il ciclo successivo di Miller, ossia Born Again, che vedrà Daredevil combattere contro un complotto del suo nemico Kingpin per sottrargli la sua vita. Una saga della quale è protagonista più Matt che il suo alter ego super eroistico.

Capitan America contro Daredevil in un disegno di Paolo Rivera.
Capitan America contro Daredevil in un disegno di Paolo Rivera.
Tra le intenzioni di Mark Waid ci sarebbe quella di portare "Matt fuori dall'oscurità" e riportarlo alle atmosfere un po' fuori moda delle sue vecchie avventure. Un vero e proprio "ritorno alle origini".

Rivera, insieme a Martin è pronto ad adeguare il suo stile, a renderlo più "cartoonistico" per questa nuova direzione. Ma c'è una transizione da gestire. Devil combatte sia criminalità comune che super criminali. Nel numero 2 della nuova testata ci sarà pure uno scontro con un supereroe.

Matt tornerà a New York ad affrontare le conseguenze di Shadowland e rimettere nuovamente insieme i pezzi della sua vita. Tuttavia, non tutti i suoi amici e colleghi di New York sono pronti a lasciarglielo fare. Non tutti sono pronti a perdonarlo.