I Premi Nebula, assegnati dalla SFFWA, l'associazione degli scrittori di fantasy e fantascienza d'America, sono stati assegnati al termine del weekend. Connie Willis è la vincitrice per il miglior libro di fantascienza, mentre fra gli altri premiati si segnala Terry Pratchett con I Shall wear Midnight, che si aggiudica il Premio Andre Norton.

Questa onorificenza esiste dal 2006 (anno successivo alla morte della scrittrice cui è dedicata), e premia l'autore del migliore libro di fantascienza o fantasy dedicato al pubblico dei 'giovani adulti' e pubblicato l'anno precedente.

Il romanzo vincitore fa parte della serie del Mondo Disco ed è il quarto di una sottoserie dedicata alla giovanissima strega Tiffany Aching, che in questo episodio si è messa in proprio e lavora in una zona piuttosto depressa, "The Chalk," occupandosi di compiti poco interessanti come una banale strega di campagna. Tuttavia, nonostante la situazione poco stimolante, riuscirà a trovare un nemico molto crudele, pericoloso e ostinato, che si presenta come un uomo privo di occhi. Inoltre dovrà fronteggiare il sospetto della gente nei suoi confronti.

Una trama che non vanta clamorosi colpi di scena, ma che è pervasa dal classico humour dell'autore britannico.

Il libro, ancora non tradotto in italiano, ha prevalso su una rosa di finalisti che comprendeva il postapocalittico Ship Breaker di Paolo Bacigalupi, il mitologico Mockingjay di Suzanne Collins, il macabro White Cat di Holly Black, lo steampunk Behemoth di Scott Westerfeld, una storia di avventure (che ci pare adatta ai più giovani) intitolata Hereville: How Mirka Got Her Sword per la penna di Barry Deutsch, le avventure del giovanissimo Po in The Boy from Ilysies di Pearl North e infine A Conspiracy of Kings di Megan Whalen Turner, dove vengono seguite le peripezie di un uomo di studi che finisce in schiavitù a causa di un tradimento, in un'ambientazione simil-greca o mediterranea.

Una bella soddisfazione per Terry Pratchett, scrittore al culmine di una sensazionale carriera ma purtroppo anche molto malato.