La saga di Twilight. La guida ufficiale illustrata è esattamente ciò che il suo titolo dichiara: una guida. Niente nuove avventure per i personaggi creati da Stephenie Meyer, e ben poche informazioni che i fan più accaniti non abbiano avuto modo di scoprire già dal sito della scrittrice. Nonostante questo il prodotto è ben costruito e può essere utile agli amanti della saga di Twilight per fare il punto su cose poco chiare o dettagli dimenticati.

Il volume si apre con una lunga intervista alla scrittrice condotta da un’altra scrittrice sua amica, Shannon Hale. I punti toccati sono tanti, dalla nascita della prima idea al procedere della scrittura, dalle caratteristiche dei personaggi alle idee che si celano dietro le cose più evidenti fino al significato stesso dello scrivere e all’impatto sulla sua vita. Idee e concetti già espressi in passato, ma ripresi qui con chiarezza e capaci di gettare una luce “dietro le quinte”, per far capire cosa sia necessario e cosa comporti scrivere una saga di successo.

La parte successiva è dedicata ai protagonisti dei romanzi, suddivisi in grossi gruppi: i vampiri, i licantropi e infine gli umani. Tutti sono raggruppati per clan (o per branco, o famiglia) e descritti individualmente. Anche qui non ci sono informazioni sorprendenti, ma un riepilogo di chi siano tutti i personaggi, di quale sia la loro storia passata e di quali siano le loro caratteristiche può essere utile in caso di dubbi, e può aiutare i lettori più fanatici a fare rapidi confronti fra personaggi diversi. Certo in una lettura consecutiva di tutte le schede può essere noioso veder ricordati continuamente alcuni dettagli come il fatto che i Cullen, in quanto vampiri “vegetariani”, abbiano gli occhi neri o dorati e i Volturi li abbiano neri o rossi. Interessanti invece gli alberi genealogici delle varie famiglie di licantropi, che aiutano ad avere un’idea più chiara dei rapporti di parentela fra tutti i membri della varie famiglie.

Un po’ deludente la parte dedicata alle origini e alle fonti d’ispirazione.

La sezione inizia con una cronologia dei principali avvenimenti che hanno visto come protagonisti i vampiri e i licantropi nei secoli passati, e un riepilogo capitolo per capitolo dei fatti descritti nei quattro romanzi. Alcuni elementi finiscono per ripetersi all’interno della guida stessa, e qui non c’è realmente alcuna informazione nuova, solo una guida utile a chi volesse cercare rapidamente una particolare scena nei romanzi e non riuscisse a ricordare il relativo capitolo da solo.

Seguono alcune pagine dedicate alle auto e una playlist delle canzoni. Ogni canzone è accompagnata dalla citazione di un brano, e aiuta contemporaneamente a capire meglio i sentimenti provati dalla scrittrice e a calarsi in modo più compiuto nella realtà dei romanzi. Anche se la presenza della playlist della Breve seconda vita di Bree Tanner fa venire qualche dubbio: perché di questo romanzo sono state indicate le canzoni di riferimento, ma non ne è stata fornita la cronologia?

E poi, se la Meyer ha sentito la necessità di indicare le canzoni legate alle sue storie, come mai non ha fatto altrettanto con i romanzi? Sappiamo benissimo, ad esempio, quanto Romeo e Giulietta sia importante per Bella, perciò perché non approfondire un po’ l’argomento? Inoltre limitare il discorso a macchine e canzoni fa diventare errato il titolo “origini e fonti di ispirazione”. Sotto questa dicitura sarebbe stato più ragionevole trovare qualcosa sulla nascita del mondo di Twlight e sulle caratteristiche dei personaggi che lo abitano, informazioni invece parzialmente fornite nell’intervista iniziale. Una sezione decisamente povera rispetto a quanto promette.

Alcune pagine sono dedicate alle illustrazioni dei fan e alle copertine delle edizioni internazionali, dando un’idea di cosa sia il “fenomeno Twlight”, che conta milioni di appassionati sparsi in tutti il Globo.

La parte probabilmente più interessante per i fan sono le quattro scene tagliate, anche se qualche commento in più da parte della Meyer sul perché queste scene non siano state incluse nei romanzi non avrebbe guastato.

Chiude il volume la sezione delle FAQ, che risponde al alcune curiosità dei lettori.

La guida contiene anche numerose illustrazioni, realizzate da diversi autori. In questo caso stili e livello variano molto, si va dai ritratti dei protagonisti, in bianco e nero e privi di facili attrattive per una visione più intensa dei personaggi, alle scene paesaggistiche, a colori ma definite con campiture grandi e rapide decisamente poco affascinanti.

In definitiva un libro che contiene ben poco di nuovo e che non ispira certo a una lettura continuativa o ripetuta nel tempo, ma che vuole essere un valido supporto per chiunque abbia amato i romanzi e voglia poterli indagare con calma in tutti (o quasi) i loro aspetti.