Probabilmente il film non ha la "dignità" (e il budget) di Spiderman o degli X-Men, ma pare comunque un onesto film d'azione.

Oggi Hollywood strizza l'occhio al mondo del fumetto e attinge al genere che una volta era un po' ghettizzato.

The Punisher, in Italia noto come Il Punitore, torna sugli schermi dopo l'apparizione dell'89 con protagonista Dolph Lundgren.

Eroe depresso e senza poteri speciali, il Frank Castle portato sullo schermo dal regista Jonathan Hensleigh (già autore delle sceneggiature di The Rock, Armageddon e Con Air), è un Punisher cupo ed eternamente accigliato.

Frank Castle (Thomas Jane, L'acchiappasogni) ha passato troppo tempo nelle squadre d'assalto e nell'Fbi. Ora ha deciso di vivere una vita tranquilla accanto alla moglie Maria e al piccolo Will, loro figlio. Ha solo un'ultima missione da compiere e poi sarà un uomo libero. Qualcosa, però, durante l'incarico va storto, causando l'uccisione del figlio di Howard Saint (John Travolta), potente uomo d'affari dal passato violento e legato alla malavita. Saint e sua moglie giurano vendetta nei confronti degli assassini del figlio, e il principale bersaglio della loro ira è proprio Frank, la cui famiglia viene massacrata. Frank ha passato tutta la vita nel più totale rispetto della legge, però non crede nell'equità del sistema giudiziario. Per questo mette in atto tutto quello che ha imparato in tanti anni da agente speciale, e con l'aiuto di Joan, Dave e Bumpo, decide di punire lui stesso coloro che hanno distrutto la sua vita indossando i panni del Punitore.