Fabbricanti di Universi è un sito ambizioso, che ricopre tematiche potenzialmente sterminate e non si limita quindi al fantasy ma spazia in tutte le forme dell’immaginario. Come si legge nel manifesto del sito, l’interesse è rivolto alla fantasia dell’uomo, che ha esplorato tutto il mondo che abita e, dopo averlo conosciuto da cima a fondo e scoperto praticamente ogni mistero, si è trovato quasi costretto a inventarne degli altri.

Ci sono sette “mondi alternativi” che sono sembrati fondamentali ai curatori di Fabbricanti di Universi, e sono quelli di Asimov (sia i Robot che la Fondazione), Lucas con le sue Guerre Stellari, Tolkien con la Terra di Mezzo, il mondo di Dune di Frank Herbert, J.K. Rowling con Harry Potter, Eugene Roddenberry e il suo Star Trek, e infine Terry Brrooks e la saga di Shannara. Scelte che possono essere condivise o meno, ma dove certamente il fantasy occupa un posto importante.

In pratica, per ciascun autore il sito presenta degli articoli introduttivi che ne spiegano l’opera e l’importanza a grandi linee, degli approfondimenti più complessi, e dei link a risorse presenti in rete.

Il processo della creazione di mondi riceve anch’esso, ovviamente, un’attenzione particolare. Varie conoscenze scientifiche sono necessarie per immaginare un mondo coerente e ci sono articoli che esplorano questo tipo di difficoltà, altri che esaminano i significati dietro le storie dei mondi immaginari, le lotte tra il bene e il male, o le organizzazioni politiche ideate dai vari autori, la magia (dove esiste) e via dicendo. Certi confronti possono essere molto interessanti, perché abbiamo paralleli fra creazioni molto diverse, separate dal tempo, dal tipo di pubblico e di genere, eppure fra tante differenze ci sono a volte elementi in comune o richiami.

Tra le iniziative del sito abbiamo anche la segnalazione degli eventi e appuntamenti d’interesse. Sul notiziario non c’è purtroppo un aggiornamento frequente e puntuale, invece. Il sito è corredato da una discreta lista di link, generalmente precisa e aggiornata, manca una vera e propria interattività con il pubblico.

Si tratta, in effetti, di tematiche a volte complesse e approfondite, di sicuro interesse per l’appassionato che vuol sapere di più, meno attraente per il frequentatore occasionale. Consigliamo pertanto Fabbricanti di Universi al lettore desideroso di conoscere, che non si spaventi di fronte a un po’ di complessità, e che abbia un po’ di tempo a disposizione, perché il materiale è veramente abbondante.