Susan Storm Richards

Susan Storm. Disegno di Jack Kirby.
Susan Storm. Disegno di Jack Kirby.

Inizialmente viene ambiguamente presentata come un'amica molto affezionata di Richards, chiaramente aspirante fidanzata dello scienziato.

La sua storia d'amore con Reed verrà messa molte volte in crisi dall'atteggiamento distratto dell'uomo e dalla corte spietata di Namor, il monarca di Atlandide. Ma alla fine prevarrà il sentimento per Reed e i due convoleranno a nozze, avendo poi due figli, Franklin e Valeria.

Il suo potere di rendersi invisibile sembra all'inizio il meno utile e importante, in realtà si scoprirà più avanti che non solo è in grado di respingere la luce, ma concentrandosi può rendere invisibili anche altri oggetti o persone, generare un potente campo di forza in grado di proteggere lei e i suoi compagni di avventura e di farla anche "volare" e sollevare oggetti. È a tutti gli effetti uno dei membri più potenti del gruppo.

Sarà forse uno stereotipo, ma Susan Storm è a tutti gli effetti "la grande donna che si cela dietro ogni grande uomo". Il suo senso pratico, la capacità organizzativa e diplomatica, completano le difficoltà relazionali di un uomo che pur geniale, difetta nella comprensione dello spirito umano.

D'altra parte anche l'evoluzione del suo potere testimonia quella del personaggio. Se all'inizio l'invisibiltà sembra calzare con il ruolo di fidanzatina sottomessa, la scoperta delle sue enormi potenzialità in battaglia, non sarà scollegata alla scoperta di una testa più che pensante, che non è solo una spalla, ma un membro di riferimento del gruppo, sia in famiglia che in battaglia.

Sue si dimostrerà più volte pronta a difendere il gruppo con tutte le armi trasformandosi in una moglie e madre "leonessa". A testimoniare che il personaggio è quello che più si è evoluto dagli esordi c'è anche il cambio di nome di battaglia, negli anni '80 durante la gestione di John Byrne, da Ragazza Invisible, a Donna Invisibile. Le pressioni subite in anni di battaglie sfociarono anche in uno sdoppiamento della personalità, per fortuna temporaneo, che fece emergere il suo alter ego Malice, privo di qualsiasi freno inibitore, a conferma che nell'animo di Susan si cela uno spirito indomito.