Arriva oggi nelle sale cinematografiche John Carter, diretto da Andrew Stanton, regista premio Oscar per Alla ricerca di Nemo e WALL-E.

La sceneggiatura, scritta insieme allo stesso Stanton da Mark Andrew (Brave) e Michael Chabon (il romanzo Il sindacato dei poliziotti yiddish) è liberamente ispirata al ciclo di John Carter di Marte di Edgar Rice Burroughs, autore anche, tra le tantissime opere, di Tarzan delle scimmie e La terra dimenticata dal tempo.

Il film è interpretato da Taylor Kitsch nel ruolo del titolo e da Lynn Collins nel ruolo della principessa Dejah Thoris.

E' curioso osservare che i due erano entrambi nel cast di X-men Le origini: Wolverine, rispettivamente nel ruolo di Remy LeBeau, ossia Gambit, e Kayla Silverfox, ossia Volpe d'Argento la donna amata da Logan.

Con il loro volto poi nel cast troviamo Mark Strong (Sherlock Holmes), in un nuovo ruolo di cattivo, ossia Mathai Shang; Ciarán Hinds (era Aberforth Silente in Harry Potter e doni della Morte parte I) nel ruolo di  Tardos Mors, il padre di Dejah Thoris, il Jeddak di Helium, la città in eterna lotta con Zodanga, il cui Jeddak, Sab Than è interpretato da Dominic West (Johnny English Reborn).

Gli uomini verdi, ossia i Thark, sono guidati da Tars Tarkas, che è interpretato da un Willem Dafoe (Spider-Man) interamente ricoperto di computer grafica, così come Samantha Morton (Maria Stuarda in Elizabeth:The Golden Age), che è la figlia Sola.

A completare il cast James Purefoy (Solomon Kane), che è il generale di Helium Kantos Kan, e Thomas Hayden Church (Sandman in Spider-Man 3) che recita in motion capture nel ruolo di una altro guerriero Thark, Tal Hajus.

Daryl Sabara (Grimm in TV) interpreta inoltre Edgar Rice Burroughs, che nel film come nel libro, ha ritrovato il manoscritto dello zio John Carter nel quale sono narrate le sua favolose avventure.

Lynn Collins e Taylor Kitsch in John Carter
Lynn Collins e Taylor Kitsch in John Carter
Il film attinge a piene mani alla saga di Burroughs, dal primo romanzo Sotto le lune di Marte, e dai successivi Gli dei di Marte e Il signore della guerra di Marte, realizzando un prodotto che è un omaggio a un padre ispiratore del fantastico come ora lo conosciamo. Se nel film ritroverete elementi già visti da Star Wars in poi, passando per Stargate, senza dimenticare i supereroi e le versioni cinematografiche di Conan e Avatar, sappiate che è un vero e proprio ritorno alle origini, e che il ciclo dell'autore statunitense, li conteneva già tutti nel 1912, quando venne pubblicato a puntate il primo romanzo del ciclo, riproposto poi in volume con il titolo La principessa di Marte

Il ciclo, definito poi come planetary romance, mescola azione, avventura, fantascienza ed heroic fantasy, in un miscuglio unico, che poi i lettori ritroveranno in altri dieci libri, di cui l'ultimo in realtà è stato scritto in parte dal figlio Jack.

John Carter nei fiumi di Marte
John Carter nei fiumi di Marte
Lo spirito dei romanzi era forse ingenuo. Ora che ne sappiamo molto di più di Marte, chiamato dai nativi Barsoom, potremmo storcere il naso. Ma bisogna ricordare che alla luce delle conoscenze dell'epoca il pianeta rosso non appariva meno esotico dell'Oceano Pacifico. Il mondo non era stato ancora visto dallo spazio, e per viaggiare da un oceano all'altro servivano parecchi giorni. C'era anche molto più ottimismo sulla possibilità di che un essere umano potesse raggiungerlo un giorno, magari entro la fine del ventesimo secolo.

Il personaggio non è stato mai trasposto al cinema, ma è stato protagonista di fumetti, media nel quale è apparso in un paio di occasioni nella La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore. Un dimenticabile film per il mercato home video è stato realizzato nel 2008, con protagonisti Antonio Sabato Jr. e Traci Lords.

Vedere ora John Carter è un po' come tornare a un sense of wonder un po' retrò,  assistendo a uno spettacolo sontuoso e molto avvincente, ironico e autoironico. Un film consigliato a chiunque voglia passare un paio d'ore in disimpegno e divertimento, guardando mondi che solo la magia del cinema è in grado di creare.

Il film nel suo primo weekend negli Stati Uniti ha incassato circa venticinque milioni di dollari,  cinque milioni in meno degli aspettati trenta. Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times alcuni analisti finanziari del settore media avrebbero stimato che il film, che di sola produzione è costato duecentocinquanta milioni, sempre in dollari, debba incassarne almeno settecento per raggiungere il punto di pareggio e cominciare realmente a guadagnare. 

Sia il sottoscritto che Pia Ferrara, abbiamo visto il film in due distinte anteprime. Per l'analisi più in dettaglio del film, da un punto di vista slegato dai romanzi, vi lascio quindi alla sua recensione, pubblicata già da qualche giorno.

John Carter

John Carter

Articolo di Pia Ferrara Lunedì, 5 marzo 2012

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La sinossi ufficiale

Una storia emozionante e avventurosa ambientata nelle misteriose pianure del pianeta Barsoom (Marte), tratta dal classico fantascientifico di Edgar Rice Burroughs, le cui immaginarie avventure hanno ispirato molti registi di ieri e di oggi. Il film racconta la storia di John Carter (Taylor Kitsch), capitano dell’esercito stanco della guerra, che viene inspiegabilmente trasportato su Marte, dove si ritrova coinvolto in un conflitto di proporzioni epiche tra gli abitanti del pianeta tra i quali Tars Tarkas (Willem Dafoe) e l’affascinante principessa Dejah Thoris (Lynn Collins). In un mondo sull’orlo del collasso, Carter scopre che la sopravvivenza di Barsoom e della sua gente è nelle sue mani. 

Il trailer

www.youtube.com/watch?v=SoatAvuTz5g