Durante i suoi sette mesi di lavorazione da maggio a novembre, il capitolo finale della trilogia di Christopher Nolan su Batman è stato oggetto di un susseguirsi continuo di immagini scattate sui set, di indiscrezioni e dibattiti tra fan e addetti ai lavori.

Eppure, a meno di quattro mesi dalla data di uscita negli USA (20 luglio) e di cinque da quella nel nostro paese (29 agosto) la cortina di silenzio, con la quale il regista e la Warner Bros hanno voluto ammantare la produzione del film, non ha ancora avuto fine.

E' forse voluto anche l'improvviso arresto della campagna virale, giunto subito dopo la proiezione, nello scorso dicembre e in alcune sale IMAX statunitensi, del prologo del lungometraggio.

Nelle ultime settimane, insomma, a parte le continue proposte commerciali legate al franchise del film, le novità di rilievo sono state poche, ma non certo da tralasciare.

Il regista (e sceneggiatore, insieme al fratello Jonathan Nolan) ha presieduto alla proiezione del primo montaggio del film riservata ai dirigenti della Warner Bros. Alcune indiscrezioni, che insistevano sul fatto che la durata complessiva di questa versione iniziale fosse di ben quattro ore, sono state successivamente smentite. 

E' stata poi confermata in via ufficiale una notizia già diffusa nella scorsa estate, quella della partecipazione di Liam Neeson. L'attore nordirlandese (foto a lato), è stato già interprete del malvagio Ra's al Ghul nel primo capitolo della trilogia, Batman Begins (2005). Non è chiaro in che modo, nel soggetto ideato da Nolan e da David S. Goyer, avvenga questo ritorno: il mentore, poi avversario, di Bruce Wayne/Batman (Christian Bale) moriva scontrandosi con quest'ultimo nel finale del film, ma chi conosce l'universo fumettistico del Cavaliere Oscuro sa che Ra's possiede una risorsa sovrannaturale a garantirgli l'immortalità, il Pozzo di Lazzaro. Resta quindi da capire se, per la prima volta da quando è al timone del più recente progetto cinematografico legato a Batman, Nolan abbia voluto inserire un elemento non realistico nella sua visione. O se, più semplicemente, quella di Liam Neeson sia un'apparizione legata a sequenze di flashback. In entrambi i casi sarebbe molto probabile la connessione della Setta delle Ombre, di cui Ra's al Ghul è il leader, con Bane (Tom Hardy), il principale avversario di Batman in questo imminente terzo capitolo (sotto, in un'immagine promozionale).

E a proposito di Bane, il suo co-creatore (insieme a Chuck Dixon e Doug Moench) Graham Nolan ha recentemente espresso in un'intervista un parere piuttosto positivo sulla versione del personaggio che vedremo in The Dark Knight Rises, e di comprendere la necessità degli sceneggiatori di operare dei cambiamenti. Il disegnatore e inchiostratore ha ammesso di non aver previsto la popolarità di cui avrebbe goduto il criminale dopo il successo di Knightfall, la saga a fumetti che lo lanciò nei primi anni Novanta, in funzione della quale fu pensato come una versione speculare, ma malvagia, del Cavaliere Oscuro.

Oltre al brutale Bane e alla letale Catwoman, interpretata da Anne Hathaway e, a quanto sembra, inizialmente un'avversaria di Batman, è probabile che nella trama ci sarà anche spazio per un altro criminale. A questa conclusione potrebbero portare le parole di Christopher Judge, noto interprete della serie televisiva di fantascienza Stargate SG-1 e dallo scorso autunno ufficialmente nel cast di The Dark Knight Rises. L'attore ha dichiarato di aver girato una sequenza di combattimento che ha coinvolto anche Joseph Gordon-Levitt (l'agente di polizia John Blake) pur non potendo rivelare nulla della sua parte. Si tratterà forse, come si vocifera già da tempo, del feroce mutante Killer Croc?

A meno che non ci siano ulteriori rivelazioni a riguardo nei prossimi giorni, la risposta arriverà a fine estate, quando Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno (questo il titolo italiano) sarà finalmente nelle sale.