- Nel regno dei morti? - chiese Mara sempre più stupita. - Io sapevo che ce ne fossero due, il paradiso e l'inferno, in quale andiamo noi?

Caroline sbuffò mentre Gaby, accarezzando i capelli neri di Mara, le spiegava:- Io e Caroline abbiamo una teoria. Non vogliamo andare né in paradiso né all'inferno. Una volta la nonna ci ha letto l'Odissea e Ulisse, che era molto furbo, andò in un regno dei morti che si chiama Ade. Di Ade ce n'è uno solo, perciò è lì che vogliamo andare.

- Ah – fece Mara. – E com'è questo Ade?

- Beh – spiegò Gaby – è molto buio e ci sono delle ombre, le ombre dei morti. Ma non si deve avere paura perché non ti possono fare niente. Si possono incontrare degli indovini e anche i genitori morti. 

- E per uscire? - chiese Mara lievemente allarmata.

- È per questo che facciamo il passaggio, no? Altrimenti per arrivarci basterebbe morire, invece col passaggio possiamo andare e venire come ci pare, capisci?

Mara annuì, la cosa aveva senso.

- Senti Gaby – chiese Caroline – io sono morta ieri, però non sono stata nell'Ade.

Gaby venne colta alla sprovvista, non ci aveva pensato. Dov'era stata Caroline quando era morta? Forse le bambole avevano un regno dei morti diverso?

Decise di scoprirlo:- E allora dove sei stata?

- Non lo so, era tutto buio, in effetti, ma non c'erano delle ombre. C'era solo una sarta che cuciva i vestiti strappati di tantissime bambole. Io mi sono messa in fila, ma sono tornata viva prima che toccasse a me.

Gaby annuì compiaciuta, aveva capito tutto:- Tu sei stata nel regno dei morti delle bambole, allora, Caroline. Questa è una buona notizia! Vuol dire che non hai niente da temere nel regno dei morti degli esseri umani!

Caroline fece un sospiro di sollievo, seguita da Mara.

- Meno male! - disse. – Perché confesso che avevo un po' paura! He he...

Gaby la guardò con aria di finto rimprovero, era lo sguardo che apprezzava di più in nonna Rose, e le disse:- Non hai niente di cui preoccuparti e neanche tu Mara, perché penserò io a voi e non lascerò che vi capiti niente di male!

Quella notte Gaby, Caroline e Mara sgusciarono fuori dalla casa di nonna Rose e si rannicchiarono in giardino, sotto il cespuglio di lavanda. Il passaggio segreto era ancora lì.

Si trattava di un grosso buco, o meglio di un piccolo buco che si allargava fino a diventare un antro oscuro, molto profondo e buio, ogni volta che Gaby vi si avvicinava. Era il suo passaggio segreto, che si snodava nel terreno tanto a lungo da poter inghiottire una bambina per sempre, ma Gaby sapeva che era l’unico modo per arrivare nel mondo dei morti e ci si avvicinava facendosi coraggio. Se voleva raggiungere i suoi genitori doveva allargarlo ancora un po’.

Scavò con la paletta di nonna Rose e allargò il buco per una mezzora, finché Mara non diede segno di stanchezza.

- Va bene, adesso torniamo dentro - sussurrò Gaby alla bambola.

Prese Mara e Caroline e rientrò in casa, sgattaiolò silenziosamente nella sua cameretta, si tolse le scarpe da ginnastica e la tuta, indossò il pigiama e si coricò stringendo a sé entrambe le bambole.

L'indomani avrebbe dovuto dire a nonna Rose che aveva ritrovato Caroline, pensò mentre scivolava nel mondo dei sogni.

La mattina si svegliò presto e durante la colazione disse alla nonna che sarebbe andata a riprendersi Caroline quel giorno stesso. In realtà avrebbe passato il pomeriggio fuori casa a pianificare un modo per entrare nell'Ade, ma questo nonna Rose non doveva saperlo. 

Sapeva che Ulisse era entrato nel mondo dei morti grazie alla maga Circe, quindi anche lei e le sue bambole avrebbero dovuto trovare una strega che le aiutasse. Ma chi?

Poteva andare in chiesa e chiedere a una suora, però nella sua mente il cristianesimo e i culti pagani erano già distinti, perciò scartò l'ipotesi. La cosa migliore forse era andare a trascorrere la giornata a casa di Debora, la sorella di nonna Rose. 

Era sempre stata una donna un po' pazza e la sua casa traboccava di oggetti misteriosi, profumi pungenti e libri antichi. Sì, se al mondo c'era una strega quella era la zia Debora. 

Gaby pensò tutte queste cose e molte altre nell'arco del pomeriggio, gironzolando senza meta nel parco vicino a casa. Quella sera a cena chiese a nonna Rose di andare a trovare la zia. 

- Perché no, potremmo andare domani dopo pranzo, che ne dici?

- Sarebbe fantastico, nonna! Le porto da vedere anche Mara, la nuova bambola, e Caroline, l'ho ritrovata, sai?

Gaby notò che l'anziana signora Rose stava osservando le macchie di terra sul vestitino della bambola, ma con suo sollievo la nonna non parlò. Come in altre circostanze l'aveva lasciata libera di giocare.

- Ma certo! Però dovresti sceglierne una.

- Cioè?

- Tesoro, non sta bene andare in giro con due bambole, dovresti sceglierne una!

- Ma nonna, come posso sceglierne una? Sarebbe molto ingiusto!

- Oh, come vuoi. Ma prima o poi smetterò di viziarti - rispose nonna Rose un po’ spazientita.