Fino al 29 agosto, data della sua distribuzione nelle sale del nostro paese, continueremo a chiamarlo con il suo titolo originale. E non per esterofilia o per snobismo nei confronti dei non anglofoni. A nostro giudizio, Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno (questo il titolo italiano, per diverse ragioni forse una traduzione obbligata) non racchiude, dispiace dirlo, l'evocatività dell'originale. Un fatto, però, è certo: la data di uscita italiana, fissata più di un mese dopo quella nei paesi di lingua inglese (20 luglio) farà soffrire gli spettatori italiani, soprattutto i fan dell'Uomo Pipistrello, costretti a evitare spoiler e commenti che hanno già abbondantemente accompagnato il film durante la sua lavorazione.

Poco più di tre mesi per capire come Bane (interpretato da Tom Hardy) riuscirà a mettere in ginocchio Gotham City e il suo protettore nella trama del film, ambientata otto anni dalla fine del precedente capitolo, Il Cavaliere Oscuro (The Dark Knight, 2008). Bane sarà un nemico diverso dal Joker, che fu interpretato dall'indimenticabile Heath Ledger, molto più una minaccia fisica per Batman ma anche assai più realistico dalla propria versione originale a fumetti. Ne è ulteriore riprova lo speciale dedicato a Bane dal prestigioso magazine Rolling Stone in cui è analizzato l'equipaggiamento del criminale, con parole dello stesso regista e sceneggiatore Christopher Nolan (immagine in basso a destra).

Bane indossa una maschera non per potenziare il suo corpo e aumentare la sua ferocia attraverso lo steroide Venom (come i suoi creatori Chuck Dixon, Doug Moench e Graham Nolan stabilirono nei primi anni '90) ma per essere sottoposto a continue somministrazioni di antidolorifici: un grave incidente ha pesantemente condizionato il suo organismo e la sua psiche, e il dolore lo ucciderebbe. Questo non significa che la nemesi di Batman, sua perfetta antitesi, sia limitata nell'agire. Lo dimostrano, ancora una volta, le parole di Nolan circa lo scopo del suo equipaggiamento paramilitare: 'è sempre pronto a combattere'. Bane è un assassino e un rivoluzionario. Schiaccerà la metropoli del Cavaliere Oscuro, probabilmente tornata a un (almeno apparente) periodo di prosperità dopo la cattura del Joker e la morte di Due Facce (Aaron Eckhart) in modo strategicamente perfetto e brutale. Come il suo stile di combattimento.

Se, insomma, la paura è il tema portante di Batman Begins (2005) e il caos lo è de Il Cavaliere Oscuro, sarà il dolore il leitmotiv di The Dark Knight Rises.

Ma sarà soltanto Bane a rappresentare motivo di paura e di dolore per Gotham? Finora, nei precedenti capitoli, Christopher e Jonathan Nolan hanno realizzato sceneggiature in cui la minaccia ha avuto più volti. E' stato ufficializzato che nella conclusione della trilogia torneranno Ra's al Ghul (Liam Neeson) anche se non è assolutamente chiaro se il suo ruolo nella trama sarà limitato a sequenze di flashback, e lo Spaventapasseri (Cillian Murphy) che sarà dunque l'unico avversario di Batman ad apparire in tutta la trilogia (in alto a sinistra, e rispettivamente da sinistra a destra, i due personaggi). Non ci sono indiscrezioni plausibili, almeno finora, sulla presenza di altri nemici, tratti dai più di settant'anni di storie a fumetti del Cavaliere Oscuro. Ma è anche vero che Selina Kyle/Catwoman (interpretata da Anne Hathaway, e di cui potete vedere in basso a destra un poster promozionale) ha da sempre giocato un ruolo di antagonista/alleata di Batman. Con tutta probabilità, sarà così anche in The Dark Knight Rises.

Quello che invece Marion Cotillard ha smentito in una recente intervista sono le speculazioni circa la reale identità del personaggio da lei interpretato: Miranda Tate, ha infatti affermato l'attrice, è una donna d'affari ecologista affascinata dalle Industrie Wayne, che cercherà di spingere verso la produzione di energia pulita. E' probabile che, contestualmente, la donna entrerà nella vita sentimentale di un sempre più solitario Bruce (Christian Bale) dopo la tragica scomparsa dell'amata Rachel Dawes (interpretata da Katie Holmes nel primo, e da Maggie Gyllenhaal nel secondo capitolo). A giudicare dalle parole dell'attrice, in definitiva, Miranda non nasconde, come si è parecchio insistito, la reale identità di Talia al Ghul, figlia di Ra's giunta a Gotham sotto mentite spoglie per colpire nel cuore colui che ha vanificato i piani di conquista del padre.

Sarà davvero così o la Cotillard ha voluto mettere a tacere fondate indiscrezioni? Ancora cento giorni per scoprirlo, per sapere se il finale della trilogia sarà davvero così sensazionale come promette Nolan e se, parafrasando le sue parole, esso arriverà a chiudere perfettamente il cerchio narrativo aperto con Batman Begins. Per ora, vi proponiamo nell'attesa una galleria di nuove immagini ufficiali del lungometraggio, tratte dalla rivista Total Film.