Il manifesto promozionale del tour dei Rhapsody
Il manifesto promozionale del tour dei Rhapsody

Sempre io, sempre io. Con i Rhapsody of Fire, Alex non concepiva di scrivere una sola parola (ride, n.d.a.)! Io invece amavo creare storie sin dai tempi del Liceo scientifico. Adoravo tutto questo: il fantasy, la letteratura italiana… Ecco perché mi sono deciso ad aggiungere molte parti ideate e cantate in italiano negli ultimi brani.

Hai ragione: ho notato moltissime parti cantate in italiano in Ascending to Infinity, persino più numerose che nei precedenti dischi. I fan impazziranno per questa decisione, complimenti! Da cosa è dipesa?

Guarda, ricordo ancora la prima volta che proposi ad Alex Staropoli il primo cantato in italiano. Era per Lamento Eroico. Alex mi guardò con fare diffidente e mi disse: “Ma va! Lasciamo perdere: così perdiamo il senso dell'internazionalità”. Ma io gli risposi ridendo: “Ma figurati! Adriano Celentano, Albano… sono quasi più conosciuti all'estero che qui in Italia!”. Così sono riuscito a convincerlo. A buon rendere, a quanto pare, perché è stato un successo incredibile. Basti pensare a Live in Canada del 2005 (poi divenuto un disco, n.d.a.), dove il pubblico ripeteva a squarciagola il coro di Lamento Eroico senza conoscerne il significato.

Mi viene ancora in mente un aneddoto molto divertente in proposito: c'era un commento sul nostro forum in cui un fan straniero chiedeva di tradurre le parole di Lamento Eroico, perché era appena uscito il disco e, come molti di voi sapranno, il testo è scritto in un linguaggio un po' antico, più ricercato, e quindi non traducibile con immediatezza. Un fan italiano gli rispose: “Ah, no, non preoccuparti! Non significa niente! Neanche in italiano! Sono parole messe là a caso!”. Che risate! Sono cose che ti ricordi per tutta la vita!

Ve ne racconto un altro stupendo, che veramente pochi conoscono. Ha a che fare con il nostro primo batterista, Daniele Carbonera. Ormai è diventato famoso, suona negli Stati Uniti e sono certo che mi perdonerà! Stavamo promuovendo i primi album, Legendary Tales e Symphony of Enchanted Lands, molto incentrati sulla musica classica, non solo per le colonne sonore ma anche per gli interludi barocchi. Al tempo doveva fare anche lui qualche intervista, e un giornalista gli disse: “Ah, sappiamo che la vostra musica trae grande influenza da quella classica”. E lui: “Sì, sì, assolutamente, figuriamoci! Capolavori come le famosissime Ventiquattro Stagioni di Vivaldi!”. Daniele ha messo insieme i Ventiquattro Capricci di Paganini con le Quattro Stagioni di Vivaldi perché si ricordava che io li nominavo sempre come mio riferimento per la chitarra. Ma la cosa davvero bella è che poi il giornalista ha trascritto la risposta così com'era! Se ne sarà accorto (ride, n.d.a.)?

Ti sei ispirato a qualche scrittore fantasy?

No, in realtà ho sempre tratto ispirazione dai film, già a partire dal 1993, quando fondammo quelli che allora erano ancora i Thundercross, poi diventati Rhapsody. Il cinema ha sempre rappresentato il mio slancio per scrivere, con tutte le meravigliose epoche trattate di volta in volta e le atmosfere leggendarie. I primi film ai quali mi sono ispirato, per farvi un esempio, sono stati Conan il Barbaro, Braveheart e Il Signore degli Anelli. Epici. Ma non solo film fantasy: qualche canzone del nuovo album trae ispirazione da Matrix. E poi c'è il messaggio di pace che, sia attraverso il fantasy che le altre tematiche, non cambia mai. Cerco di trasmettere sempre gli stessi ideali: l'evoluzione spirituale, il senso della vita, da dove veniamo e verso dove andiamo, il tentare di esplorare qualcosa e capire di più quello che ci sta attorno, per comprendere un piccolo frammento di verità.

E per quanto riguarda le serie tv?

Purtroppo non riesco a trovare il tempo di seguirle. L'unica che ho guardato per intero è stata Desperate Housewives (ride, n.d.a.)! La mia ragazza, Nadja, non si perdeva una sola puntata, quindi le ho fatto compagnia. Però ho visto anche le due stagioni di The Walking Dead, e mi sono piaciute molto.

Del trailer di Ascending to Infinity ho apprezzato all'istante la voce di Alessandro Conti, già conosciuto e apprezzato come cantante dei Trick or Treat. Come lo avete scelto?