Genere: Action/GdR Online

Sviluppo: ArenaNet

Pubblicazione: Ncsoft Corporation

Piattaforme: Windows, Mac OS X

Versione provata: Windows

Voto: 4/5

Ecco nuovo di zecca il secondo atteso capitolo del gioco online (senza canone! Ormai non è un dettaglio da trascurare…) che ha entusiasmato migliaia di giocatori nel mondo. Una nuova avventura che riporta nel magico mondo di Tyria, da sempre teatro di grandi battaglie.

Sono passati 250 anni dalle vicende del primo episodio e una nuova minaccia incombe: quattro antichi dragoni si sono risvegliati dalle viscere della terra e vogliono distruggere tutto. Il pericolo imminente spinge tutte le razze a superare le vecchie avversità per combattere insieme.

In poche parole, funzionalmente alla trama di base, la scelta della razza non è più limitata agli umani, ma ci sono ben quattro alternative possibili oltre a essi: gli uomini-tigre Chaar, i guerrieri selvaggi Norn e due razze introdotte de novo, gli uomini-pianta Sylvari e i piccoli ingegneri Asura, che vengono dal sottosuolo e ricordano gli gnomi dei mondi fantasy.

Gli Asura si dimostrano una scelta molto interessante perché, essendo la razza tecnologica di Tyria, in pratica consentono di combinare elementi di fantascienza al classico mondo magico-fantasy. Per esempio, possono costruire robot da usare come alleati in battaglia o incontrare se stessi di realtà parallele. Una missione consiste, infatti, nell’utilizzo di acceleratori di particelle, simili a quelli del CERN, per aprire squarci in altre dimensioni in cui affrontare il proprio 'doppio'.

Al momento della creazione del personaggio è possibile costruire il background, che poi influenzerà la parte iniziale del percorso di gioco fino a confluire nell’uccisione dei draghi. La biografia iniziale influirà fino al livello 30, circa. Facendo un esempio reale, il mio Esploratore Norn, nel suo background, ha perso una sfida e cerca rivalsa: adesso, tra le sue missioni, è contemplato affrontarlo in un torneo. Ovviamente la scelta di background è limitata, con tre alternative per le tre domande base poste dal computer, ed è finalizzata alla caratterizzazione del personaggio.

Le classi principali comprendono il Guerriero, il Negromante, l’Elementalista, l’Esploratore e l’Illusionista. Come novità rispetto al precedente capitolo appaiono il Guardiano, il Ladro e l’Ingegnere. Ognuna di queste ha una selezione di armi utilizzabili e diverse abilità. A differenza dei classici GdR, non esiste una classe di 'guaritore puro', né se ne sente la necessità, dato che ogni classe è in grado di curarsi da sola. Questo rende più facile muoversi per il mondo in solitario, anche se la maggior parte delle sfide è stata studiata per essere affrontata in gruppo.

Le zone dell’ambientazione sono liberamente esplorabili da ogni giocatore del server, anche in contemporanea, e questa è un’importante differenza rispetto al primo episodio in cui ogni giocatore si trovava in una sorta di 'bolla inerziale' che lo separava dagli altri. Le aree comuni erano soltanto le città principali (Ascalon, Porta del Leone…) e tutto il resto fuori dalle mura era in 'istanza'. Adesso le istanze sono solo nelle quest personali ed è possibile formare un gruppo in qualsiasi parte della mappa. Ogni oggetto con cui il giocatore può interagire si mantiene in una sorta di micro-istanza, permettendo così a tutti i giocatori presenti di usufruirne. Non è più 'chi prima arriva, meglio alloggia', come avviene su World of Warcraft.

Dettaglio importante in un GdR, Guild Wars 2 è ottimo nel crafting, cioè nella creazione di oggetti, perché in qualunque altro gioco gli ingredienti devono essere trasportati nell’inventario personale, mentre qui è possibile tenerli tutti in un magazzino a parte, utilizzabile in ogni momento. Vedono così la luce armi, armature e accessori, cioè tutti gli oggetti di gioco, che possono essere venduti ad altri giocatori tramite l’apposita pagina delle aste.

Esiste una zona PvP (Player versus Player), di 'guerra tra server', in cui i giocatori di tre server diversi si affrontano al massimo livello, pur mantenendo il proprio equipaggiamento. Partecipare a questi scontri permette di confrontarsi non con le tattiche ripetitive del computer, bensì con persone in carne e ossa, al di fuori dei classici schemi. Nel capitolo precedente era possibile solo una sfida sei contro sei, anche tra membri dello stesso server. Adesso, invece, si aggiungono possibilità di gioco più ampie che esulano dal semplice scontro, comprendendo assalti alle carovane e veri e propri assedi, e che combinano elementi di tattica di gruppo.

La grafica è ben curata, anche tridimensionalmente, sia per quanto riguarda i personaggi che per l’ambiente circostante. Questo spazia da foreste a paesaggi montani,  da ghiacciai a deserti sabbiosi e sassosi e ad ambienti subacquei in cui nuotare e combattere. Ogni città è diversa dalle altre, in base alla razza che la abita. Per esempio nelle città Norn, vicino alla casa di ogni clan, vi è un’enorme statua di ghiaccio che rappresenta l'animale guida di ciascuno di essi.

La colonna sonora è costituita da un buon motivo di sottofondo, che però durante i combattimenti lascia la scena a semplici effetti sonori come sibili di frecce e gemiti di dolore quando il personaggio viene colpito. A lungo andare ciò diventa un po’ opprimente e ripetitivo. Il tempo di gioco è notevole e tiene impegnato il giocatore per molte ore, dato che, anche quando la storia è portata a termine, ci sono molte aree da esplorare e altri nemici da eliminare.

Per ora Guild Wars 2 è solo in inglese e in altre lingue straniere ma sembra che, al momento, i giocatori del nostro Paese stiano aiutando ArenaNet nella realizzazione di una patch in lingua italiana. Comunque sia, giocare in inglese è piacevole, oltre che costituire un buon esercizio per migliorare le proprie conoscenze linguistiche in un mondo sempre più globalizzato. Potrebbe essere interessante utilizzare server stranieri, anche se occorre tener presente che, facendolo, è necessario cambiare anche personaggio, a meno di pagare il passaggio con soldi reali o di gioco.

Potrei spendere molte pagine analizzando ogni aspetto di questo complesso titolo, ma non voglio impedirvi di scoprirne da soli il fascino. Guild Wars 2 è senza subbio un videogioco da consigliare, in primo luogo perché ha una sua storia, elemento che manca nella maggior parte dei giochi online. In secondo luogo, è veloce e intuitivo e il giocatore riesce subito a calarsi nella dinamica senza problemi, immergendosi in un mondo in cui magia e avventura si intrecciano. Una piacevole evasione dalla realtà, che consente di interagire con amici e persone anche lontane.