Gioconomicon Talks, il crowd-funding rivoluzionerà l'industria ludica?: Il crowd-funding, cioé il finanziamento collettivo di progetti creativi attraverso specifici siti internet è divenuto uno strumento di finanziamento sempre più interessante per vari settori, creativi o meno.

Inizialmente le piattaforme di finanziamento collettivo (prima fra tutte Kickstarter) sembravano destinate a offrire nuove speranze a quei creativi indipendenti alla ricerca di risorse per la propria rivoluzionaria idea. E questo metodo di ricerca di finanziamenti ha funzionato, al punto da diventare un vero e proprio fenomeno anche nel settore ludico e raccogliere consensi persino "milionari". Ma ora anche i grandi attori del settore guardano a questa forma di finanziamento con interesse. Potrà questo nuovo paradigma imprenditoriale convivere con la catena di produzione e distribuzione tradizionale? Quanti e quali sono i giochi che hanno realmente bisogno del crowdfunding?

Questi i temi di cui hanno discusso ieri 1 novembre 2012, alle 17:30 a Lucca Games, Sala Ingellis, lo staff del Gioconomikon e due operatori del settore, cioè Lorenzo Giusti, della Greebo miniatures e Andrzej Nowak, della Escape games.

Il quadro della situazione che è uscito nel panel e dalle numerose domande fatte da un pubblico molto interessato si è rivelato essere complesso e con ombre e luci, sia per gli operatori che vogliono proporre i propri progetti, che per i possibili comuni piccoli finanziatori.

Quali le piattaforme internet migliori per ottenere finanziamenti di progetto?

A questa domanda la risposta inizia citando due nomi solamente: Kickstarter.com e Indiegogo.com, e ciò perché più grande è un sito di crowd-funding, meglio è.

Questo perché un aspetto di questo metodo di finanziamento è che porta a far conoscere un prodotto ancora in fase di sviluppo, è un tipo di promozione che permette di presentare i prodotti a quelli che poi non sono altro che utenti di pre acquisto, prima ancora di importanti fiere come quella ludica di Essen.

Fra Kickstarter e Indiegogo, a parte l'attuale e forse momentanea inaccessibilità del primo, si tratta di studiare bene le opzioni di utilizzo che offrono, non è infatti detto che sia migliore una soluzione rispetto l'altra.

I rischi sono connessi al possibile effetto boomerang dal punto di vista della pubblicità, nel caso l'autore del progetto non riesca (per un qualsiasi motivo) a soddisfare le tappe di realizzazione promesse. Solitamente questi sistemi richiedono un'alta velocità di realizzazione.

Per gli utenti finanziatori il pericolo è ovviamente di dare soldi e di non vedersi dare in cambio un prodotto in tempo, oppure della qualità desiderata. Per questo gli utilizzatori più accorti di questi siti valutano attentamente i feedback precedenti dell'autore di un progetto, oppure - nel caso di nuovi attori - aspettano che venga realizzato un primo progetto, valutarne il risultato con i feedback, ed eventualmente supportare successive iniziative.

Quindi, bisogna valutare bene l'opportunità di usare questi sistemi, sia da finanziatori che da progettisti, ma bisogna considerare anche il fatto che questo tipo di finanziamento non è sottoposto a norma, nel nostro paese, e probabilmente è questo il momento migliore per approfittarne,