Riassumendo, per arrivare qui ci sono voluti: sei anni tra pre-produzione e produzione effettiva; un cambio di regista (Guillermo del Toro), e talmente tanti ritardi e posticipi nella lavorazione da sconfinare nel ridicolo (dalle varie cause legali in cui sono state coinvolte di volta in volta la MGM, la New Line Cinema e la Tolkien Estate ai problemi di salute di Peter Jackson, dalla necessità di posticipare le riprese per accomodare gli impegni precedenti del protagonista Martin Freeman al terremoto che ha colpito la Nuova Zelanda).

Insomma, mancavano solo le locuste.

Eppure il giorno è arrivato: il primo film della trilogia tratta da Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien, Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, è stato presentato in anteprima mondiale a Wellington, in Nuova Zelanda, patria del produttore e regista Peter Jackson. Del film per ora si conoscono relativamente pochi dettagli, ma la rete e i social network (twitter in particolare) sono stati bombardati di messaggi entusiastici, rassicurando chi temeva che la scelta di girare con l'innovativo formato di 48 fotogrammi al secondo (invece dei canonici 24) potesse davvero rivelarsi negativa come alcune fonti avevano anticipato.

Il cast de Lo Hobbit: un viaggio inaspettato a Wellington, poco prima dell'anteprima mondiale
Il cast de Lo Hobbit: un viaggio inaspettato a Wellington, poco prima dell'anteprima mondiale

L'evento è stato un enorme successo per lo stato della Nuova Zelanda, che vede nei film di Jackson l'occasione di avere una vetrina sul mondo più che la "semplice" presentazione di un film, per quanto importante. Non a caso, oltre alle star del film, sul red carpet hanno sfilato anche il Primo Ministro della Nuova Zelanda, John Key, e il sindaco di Wellington Celia Wade-Brown. Insieme a loro il CEO della Warner Bros. Entertainment, Barry Meyer. Lo sforzo produttivo è stato notevole: l'aeroporto internazionale di Auckland è stato decorato con enormi statue dei nani dello Hobbit, quello di Wellington con una statua gigantesca di Gollum, e il cinema Embassy, in cui si è svolta la prima, era sormontato da una statua di Gandalf alta oltre 10 metri.

"Non mi sembra ancora vero, spero di riprendere contatto con la realtà dopo la premiere di stasera." Ha scherzato Jackson stesso durante la conferenza stampa precedente alla prima: "Comunque finché abbiamo abbastanza benzina in macchina per portare il film al cinema Embassy in tempo utile, andrà tutto bene".

E così è stato. Il pubblico ha potuto vedere da vicino una buona parte del cast principale, arrivato per l'occasione su un aereo della Air New Zealand con una livrea a tema Hobbit. Sul tappeto rosso hanno sfilato, tra gli altri, Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens (co-sceneggiatrici del film), Elijah Wood (Frodo), Martin Freeman (Bilbo Baggins), Richard Armitage (Thorin Oakenshield), Cate Blanchett (Galadriel), Hugo Weaving (Elrond) e Andy Serkis (Gollum). Assente per impegni inderogabili Ian McKellen, che ha mandato un messaggio molto affettuoso che si chiudeva con "come sempre, il mio cuore è a Wellington con voi tutti." Il fenomeno è iniziato, ma non si ferma qui; ci saranno altre occasioni e altre anteprime, tra qui e il prossimo 13 dicembre.