Il 31 gennaio 2013 è sbarcato sugli scaffali delle librerie un romanzo rivolto a giovani lettori che ha avuto un grande successo negli Usa. Si tratta di Peter Nimble e i suoi fantastici occhi (Peter Nimble and his Fantastic Eyes, 2011).

Con questo romanzo ha fatto il suo esordio nella narrativa fantasy lo scrittore canadese Jonathan Axxier.

Protagonista di questo racconto, che come atmosfera ricorda un poco i romanzi di Charles Dickens e I miserabili di Victor Hugo, è un bambino di dieci anni, cieco perché, abbandonato in fasce, gli occhi gli furono cavati da un corvo. Anche se cieco il bambino riesce a crescere da solo, tra fame e stenti, affinando tutti gli altri sensi e diventando un ladruncolo per sopravvivere. Verrà chiamato Peter Nimble il cieco.

Purtroppo un miserabile uomo di nome Mr. Seamus, trafficante di mendicanti, nota l’abilità e la destrezza del ragazzo nel rubare una mela, così lo prende con se, gli insegna l’arte del borseggio e anche ad andare a rubare dentro le case, sfruttandolo e maltrattandolo continuamente.

Un giorno, mentre è al mercato a fare la “spesa” per Mr. Seamus, Peter si ferma a portare via i portamonete di un gruppo di persone ferme ad ascoltare un venditore di cappelli. Quest’ultimo ha un carretto tirato da una zebra, fa partecipare alla sua vendita il ragazzino cieco che gli fornisce un nome falso, poi finite le vendite il cappellaio apre i numerosi lucchetti che serrano il carretto e all’interno Peter sente un profumo molto particolare arrivare da una scatola.

Il venditore di cappelli dopo aver serrato i numerosi lucchetti del carretto gli chiede di fermarsi a sorvegliarlo mentre lui va a prendersi un paio di birre nell’osteria vicina e lo saluto con il suo “vero nome”.

Peter in poco tempo riesce a entrare nel carretto e prendere la scatola per accorgersi in seguito che la scatole contiene solo sei uova. La delusione per il ragazzo è grande, ma per caso riesce a capire che sono degli occhi, un paio d’oro, uno di onice e uno di smeraldo. A caso ne inserisce due nelle sue orbite vuote e immediatamente Peter scompare dalla città per ritrovarsi in acqua e poi in una isola.

Qui incontra una persona bizzarra, è il professore Cake che costruisce quegli occhi. Il professore gli chiede se vuole tornare al suo mondo da Mr. Seamus oppure andare nel Mondo Scomparso ad aiutare le persone che ne hanno bisogno.

Per Peter non vi sono dubbi, si recherà in quel fantastico mondo e tra mille avventure incontrerà personaggi bizzarri, principesse, streghe e re.

Un brano

Tutto cambiò il giorno in cui incontrò un intraprendente personaggio chiamato Mr Seamus.

Mr Seamus era un tizio alto e magro, con una testa enorme e grosse mani. Proprio a causa di quelle mani, così goffe e maldestre, non era riuscito a realizzare il sogno della sua vita: diventare un topo d'appartamento. Era diventato invece trafficante di mendicanti. Come avrete capito, un trafficante di mendicanti è uno che si fa ricco coi mendicanti. In pratica, Mr Seamus aveva messo in piedi un piccolo impero adottando orfanelli, storpiandoli senza tanti complimenti e mandandoli a chiedere l'elemosina per le strade. Guai al bambino che tornava a casa a mani vuote: veniva punito e mandato ai lavori forzati. Tra una storia e l'altra, in tutta la sua carriera Mr Seamus aveva avuto tra le mani una trentina di orfanelli.

Peter aveva cinque anni quando Mr Seamus lo vide al mercato, accanto al banco di un fruttivendolo. « Ciao, carino » gli disse avvicinandosi. « Come ti chiami? »

«Mi chiamano tutti Peter il cieco» rispose lui, ancora troppo giovane per sapere che non si parla con gli sconosciuti.

Mr Seamus si chinò a guardarlo meglio. Sapeva che i bambini ciechi possono diventare ottimi mendicanti. «E i tuoi genitori dove sono? » chiese.

« Non ho genitori » rispose Peter. E poiché moriva di fame, senza farsi notare allungò una mano dietro la schiena e prese una mela dal carretto.

Mr Seamus vide il gesto con la coda dell'occhio e restò a bocca aperta. Il bambino non aveva preso la mela dalla cima del mucchio, ma da qualche parte nel mezzo, lasciando l'esterno perfettamente intatto! Per chiunque altro sarebbe stata un'impresa impossibile, ma per quel bimbetto cencioso pareva la cosa più naturale del mondo. Mr Seamus capì che si trovava di fronte a un ladro sopraffino.

La quarta di copertina

Così comincia la storia di Peter Nimble: «Qualcuno di voi avrà sentito dire che al mondo non ci sono ladri migliori dei bambini ciechi. Come potete immaginare, infatti, un bambino che non vede possiede un olfatto straordinario e sarà in grado di dirvi che cosa c’è dietro una porta chiusa da cinquanta passi di distanza: sia stoffa di broccato, sia oro, o croccante di arachidi. Le sue dita, poi, sono tanto sottili da infilarsi in una toppa, le sue orecchie tanto sensibili da captare anche lo scatto più leggero di ogni minimo ingranaggio delle serrature più complicate. L’epoca dei grandi ladri è finita da tempo, questo è vero; oggi, ciechi o non ciechi, i ladri bambini sono pochi. Ma un tempo il mondo ne era pieno. Questa è la storia del più grande ladro che sia mai esistito. Si chiamava Peter Nimble».

Jonathan Auxier
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Jonathan Auxier

L’autore

Jonathan Auxier è cresciuto in Canada e si è diplomato in scrittura teatrale.

Vive a Pittsburgh con la moglie e la figlia

Jonathan Auxier, Peter Nimble e i suoi fantastici occhi (Peter Nimble and his Fantastic Eyes, 2011)

Traduzione Paola Mazzarelli

Salani, - Pag. 340 - 15,00 €

ISBN 978-88-6256-495-3