La casa editrice Mondadori ha deciso di correggere gli errori a lei noti nella traduzione delle Cronache del ghiaccio e del fuoco. La notizia è stata data ufficialmente da alcuni rappresentanti della casa editrice – fra i quali si trovava Sergio Altieri – ai membri di alcuni importanti blog dedicati a George R.R. Martin e alla redazione di FantasyMagazine nella persona della scrivente. Dell'incontro, svoltosi una settimana fa, vi abbiamo informato tempestivamente spiegando in sintesi i punti più importanti emersi in una piacevole conversazione durata un paio d'ore.

Mondadori punta su George R.R. Martin: mai più unicorni

Mondadori punta su George R.R. Martin: mai più unicorni

Articolo di Martina Frammartino Martedì, 5 marzo 2013

I fuochi di Valyria, le riedizioni di A Storm of Swords e A Clash of Kings, la serie delle Wild Cards e Tuf Voyaging: sono molti i progetti che ruotano intorno all'autore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco. E un paio di richieste dei fan vengono finalmente accontentate, tra le quali la revisione della controversa traduzione.

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Una delle cose di cui si è parlato, ovviamente, è stata la traduzione, negli ultimi anni molto contestata da appassionati e addetti ai lavori. Altieri ha spiegato l'origine di almeno un paio dei punti dolenti, primo fra tutti quello relativo all'unicorno.

La traduzione che gli era stata commissionata nel 1998 riguardava un romanzo fantasy non particolarmente noto. Proiettare sul passato le nostre conoscenze o percezioni attuali è un errore nel quale è molto facile incorrere, perciò Altieri ci ha spinti a riflettere sulla realtà di quindici anni fa. Martin era un autore poco noto in Italia, e chi lo conosceva sapeva che era un autore di fantascienza attivo soprattutto sulla lunghezza del racconto. A Game of Thrones, uscito negli Stati Uniti due anni prima, era passato quasi inosservato. Si trattava perciò della traduzione di un romanzo come tanti, il cui successivo successo mondiale era impossibile da prevedere. A Game of Thrones era anche l'unico volume della saga esistente nel momento in cui lui svolgeva la prima parte del suo lavoro visto che A Clash of Kings è del 1999.

Dopo un prologo in cui si vedono Estranei e Non morti nel primo capitolo del Trono di spade compare un animale inventato, un direwolf, che Altieri decideva di chiamare meta-lupo. In mezzo a questo contesto fantastico la presenza di un cervo come “assassino” gli era sembrata banale, e così aveva optato per un animale più fantasy come un unicorno. Il presagio negativo fra Stark e Baratheon, da lui non notato, finiva così con l'essere cancellato, e la cosa gli viene rinfacciata ancora oggi.

Senza dubbio si tratta di un errore grave ai fini della comprensione del testo, ma comprensibile nel momento in cui veniva compiuto. Nessuno ancora era in grado di immaginare la ricchezza e la complessità della saga, né l'accanimento con cui i fan avrebbero sviscerato ogni singola parola. L'esplosione di forum e comunità on-line non c'era ancora stata, e prima di questo sviluppo eventuali errori anche più gravi presenti in un qualsiasi testo non avevano la cassa di risonanza che hanno ora. In più quando un traduttore traduce non può limitarsi a una traduzione letterale ma deve interpretare il testo, e a volte può sfuggire l'importanza di una singola parola. In questo caso si è sottovalutata l'importanza della parola sbagliata, con il risultato che tutti conosciamo.

Un altro tipo di errori è quello relativo ai nomi, e anche qui c'è un motivo alla base delle scelte compiute dal traduttore.

Spesso i lettori leggono i volumi a parecchia distanza di tempo l'uno dall'altro, senza considerare che nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco i personaggi e gli eventi da ricordare sono tantissimi. Troppi per molti lettori, soprattutto ora che una parte di loro arriva dopo aver visto la serie televisiva e magari non ha voglia di leggere volumi la cui trama conosce già a grandi linee. Perciò Altieri ha deciso di facilitare a tutti il lavoro mnemonico scrivendo spesso nome e cognome dei personaggi secondari presenti nella scena o nominati di sfuggita. Abitudine in genere innocua ma che in almeno un caso, nella Danza dei draghi, ha portato a un errore notevole, le cui conseguenze si potranno verificare solo nei prossimi romanzi.

Questi errori, come altri, verranno corretti in futuro. Mondadori non ha parlato di revisione della traduzione ma di correzione degli errori, il che significa che il testo non verrà ripreso in mano dal principio. Piuttosto saranno effettuati aggiustamenti vari e piccole correzioni man mano che verranno notati punti dolenti da parte della casa editrice.

Se tutti commettiamo errori, non tutti sono disposti a riconoscerlo. A Sergio Altieri va riconosciuta la capacità di spiegare il suo operato anche ammettendo gli errori compiuti, e dopo tanto tempo Mondadori ha finalmente risposto in modo positivo alle richieste dei fan. Non resta che sperare che le buone intenzioni si traducano in una più precisa traduzione anche dei prossimi volumi, a partire da quel The Winds of Winter sul quale Martin sta ancora lavorando.

Qualche tempo prima che Mondadori organizzasse quest'incontro e palesasse i suoi progetti futuri noi avevamo preparato un approfondimento dedicato proprio alla traduzione delle Cronache. Ve lo proponiamo ora per sottolineare come questa revisione sia davvero necessaria e per indicare all'editore alcuni punti su cui lavorare:

Le cronache del ghiaccio e del fuoco: una traduzione contestata

Le cronache del ghiaccio e del fuoco: una traduzione contestata

Articolo di Martina Frammartino Lunedì, 11 marzo 2013

La traduzione delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin è da anni al centro di una forte polemica. Vediamo alcuni punti del lavoro svolto da Sergio Altieri.

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