Steampunk! è un'antologia realizzata da Kelly Link e Gavin J. Grant, fondatori della Small Beer Press, casa editrice specializzata in romanzi per bambini e young adults (YA) con numerose pubblicazioni nel campo della fantascienza e del fantasy.

"La continua reinterpretazione dell'idea di steampunk ci ha portati a chiedere agli autori storie che esplorino ed espandano la loro idea di quello che lo steampunk dovrebbe essere", scrivono i curatori nell'introduzione. È per questo motivo, ovvero per questa volontà di ampliare l'orizzonte del genere, che troviamo nell'antologia storie che sfiorano appena lo steampunk classico. Tra queste storie segnaliamo The Summer People della stessa Kelly Link, un urban fantasy dove i doni del Piccolo Popolo sono dei miracolosi giocattoli meccanici, o Steam Girl di Dylan Horrocks, dove una adolescente in fuga dal suo disagio personale e familiare trova rifugio – e forza – nella narrazione delle avventure di un suo alter ego steampunk. Nowhere Fast di Christopher Rowe è invece ambientato in un futuro prossimo nel quale la crisi energetica ha causato un radicale ripensamento dell'uso della tecnologia e delle risorse, tanto che nel racconto un viaggiatore viene arrestato e processato perché ha costruito un'automobile. Lontano dall'estetica e dalle tematiche steampunk, questo racconto se ne avvicina invece alla filosofia. Si parla infatti di un rapporto personale con la tecnologia, dove è l'iniziativa del singolo inventore a portare equilibrio tra la libertà che la tecnologia offre e la responsabilità del suo uso.

Non mancano racconti che per la loro ambientazione (pseudo)vittoriana e per gli elementi presentati possono essere più facilmente riconducibili allo steampunk puro. Abbiamo il dickensiano Clockwork Fagin di Cory Doctorow, dove gli ospiti di un orfanotrofio uccidono il loro crudele padrone e lo sostituiscono con un automa meccanico. È un racconto che riporta una certa dose di ribellione in questo genere che forse sta iniziando a dimenticare il lato punk. Segnaliamo anche The Ghost of Cwmlech Manor di Delia Sherman, dove scopriamo cosa succede quando un corpo meccanico viene posseduto da un fantasma, e The Last Ride of the Glory Girls di Libba Bray, che tratta di una banda di giovani rapinatrici in possesso di un dispositivo capace di piegare le leggi del tempo. Non è il solo racconto dove i personaggi governano il tempo: in Some Fortunate Future Day di Cassandra Clare la protagonista, in virtù di un orologio costruito da suo padre, torna periodicamente indietro nel tempo cercando in tutti i modi di (ri)conquistare il cuore di un soldato ferito.

Citiamo infine il sandalpunk di The Oracle Engine di M.T. Anderson, storia di vendetta ambientata in un'Antica Roma alternativa dove esistono triremi volanti e calcolatori di legno. Gli elementi retrofuturisti sono ben inseriti all'interno del contesto storico delle guerre di Marco Crasso contro i Parti. L'autore ottiene un ottimo risultato mettendosi a giocare con la storia antica della nostra penisola, che in quanto a spunti si dimostra capace di rivaleggiare senza problemi (anche sul versante tecnologico) con la Londra Vittoriana.

Sono incluse in Steampunk! anche due storie a fumetti. Il breve Seven Days Beset by Demons di Shawn Cheng mostra il percorso emotivo compiuto in una settimana da un giovane costruttore di complicati caroselli meccanici: amore, invidia, ira... fino al crollo finale che non lascia spazio ad alcuna redenzione.

Finishing School – A Colonial Adventure di Kathleen Jennings è invece una storia steampunk più convenzionale, ambientata in un'Australia colonizzata dai dirigibili dell'Impero Britannico. Una ragazza si mette in testa di costruire un aereo, oggetto proibito dal governo in quanto capace di minare la potenza delle sue aeronavi. È una storia interessante per come tratta la colonizzazione britannica dell'Australia, tra minacciosi dirigibili e collegi che diffondono l'omogeneità culturale dei dominatori.

Nel complesso si tratta di una buona antologia. Parte dallo steampunk più prevedibile, tutto ingranaggi e vapore, e arriva fino ai confini del genere, andando ben oltre il contesto Vittoriano. Per questo motivo alcuni dei racconti proposti risultano un po' fuori luogo per un'antologia steampunk, pur restando comunque ottimi di per sé.