Il giovane Lovecraft è un omaggio umoristico a uno dei più grandi scrittori del terrore nella storia della letteratura.

Non è questa la sede per presentarvi H.P. Lovecraft, il Maestro di Providence, uno dei tre autori della triade di Weird Tales, composta anche da Robert E. Howard e da Clark Ashton Smith.

L'idea degli autori spagnoli José Oliver e Bartolo Torres, è quella di creare una striscia umoristica che ha per protagonista una versione romanzata dello scrittore statunitense. Una sorta di Charlie Brown in versione dark, alle prese con i problemi che può avere un bambino introverso a scuola o con le zie con cui vive (nella realtà lo scrittore non era orfano ma visse con la madre) e non solo. Il piccolo Howard deve fronteggiare le conseguenze dei suoi pasticci incoscienti con creature e forze sovrannaturali.

Come nelle strisce di Charles M. Schulz, gli adulti sono assenti o comunque non inquadrati, mentre ricco è il parco di personaggi comprimari, quasi tutti attinti alla mitologia lovecraftiana: l'occhio di Rammenoth, seguito dal resto del suo corpo, il Golem (anzi il Lovie-Golem), un pericolo autostoppista presunto killer seriale, un Ghoul come versione weird di Lucy, la coetanea e spirito gemello Siouxie e il Myotragus tra gli altri.

Non mancano riferimenti ad Halloween, incontri con scrittori famosi, come il nume tutelare di Lovecraft, ossia Edgar Allan Poe, Arthur Rimbaud o Charles Baudelaire.

La struttura scelta per le storie è quella delle strisce che da sole sono autoconsistenti, di tre o quattro vignette al massimo, ma che lette l'una di seguito all'altra narrano una trama.

Alle varie storie s'intervallano gustose e geniali rivisitazioni in chiave lovecraftiana di classici della letteratura, come L'Isola del Tesoro, Moby Dick o la poesia Il Corvo. In questo caso la struttura è quella di una mini tavola domenicale.

La lettura è divertente e scorrevole e le gag fanno ridere di gusto, in modo amaro a volte, come è tipico della striscia. 

La chiave di lettura è proprio quella della narrazione del mondo interiore del personaggio, la cui vivacità creativa si scontra con l'arida mancanza di immaginazione degli adulti. Come un apprendista stregone però il piccolo Howard dovrà imparare a gestire i problemi che gli deriveranno da questa consapevolezza che esiste altro al di là del percepito, compreso il mistero più grande per un adolescente: l'altro sesso.

Come per tutte le migliori parodie traspare in modo evidente dalla lettura l'amore e il rispetto per l'oggetto di parodia, che non è mai scherno, ma un atto d'amore divertito e divertente.

Attenzione, per situazioni presentate e le allusioni sessuali non è un fumetto per bambini, anche se le parti horror hanno la sensibilità tutta infantile per l'orrido.

I disegni sono sintetici ma di grande capacità narrativa. Le orbite vuote dei personaggi, i tratti stilizzati non fanno mancare di espressività i personaggi.

Un volume divertente non solo per gli estimatori di Howard Phillips Lovecraft ma per tutti gli amanti dello humor nero e del buon fumetto in generale.

Il giovane Lovecraft

Il giovane Lovecraft

Articolo di José Oliver e Bartolo Torres Mercoledì, 3 aprile 2013

Per i fanatici dell’universo di H. P. Lovecraft, e per chi vuol ridere dell’oscuro potere di Cthulhu...

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