A un anno esatto dalla scomparsa di Ray Bradbury, Mondadori propone un'antologia tradotta da Giuseppe Lippi che presenta il meglio della sua narrativa breve: Cento racconti. Autoantologia 1943-1980.

La sinossi

I cento racconti inclusi in questa antologia - scelti dallo stesso autore per il volume pubblicato nel 1980 da Knopf con il titolo The stories of Ray Bradbury - costituiscono una scelta assai rappresentativa della straordinaria produzione narrativa di Bradbury, che nella sua lunghissima e prolifica carriera ha esplorato i generi più disparati. Accanto ai racconti propriamente fantascientifici - tra guerre di mondi, scenari postatomici, marziani che vivono in dimore incandescenti piene di libri che parlano appena vengono sfiorati, ma anche terrestri che lasciano la Terra per colonizzare altri pianeti e fondare nuove civiltà - non mancano infatti racconti polizieschi, noir, fantasy e horror. Ben rappresentato nel volume è poi il Bradbury cantore della provincia americana, con una serie di celeberrimi racconti in cui le atmosfere della small-town sono ritratte con sguardo insieme feroce e struggente, e una forte componente autobiografica. Altro tema potente delle sue short stories è infatti la rievocazione dell'infanzia e dell'adolescenza, viste come un tempo incantato, dominato da grandi passioni letterarie (Poe, Dickens, Twain e Steinbeck su tutti), e dall'amore per il cinema, specialmente per i primi effetti speciali che raccontavano la conquista dello spazio con un misto di ingenuità ed entusiasmo.

La presentazione del volume firmata da Giuseppe Lippi

Ray Bradbury, l’uomo che amava il futuro

Ray Bradbury, l’uomo che amava il futuro

Articolo di Giuseppe Lippi Mercoledì, 5 giugno 2013

Un approfondimento su uno dei più grandi Maestri della Letteratura Fantastica a un anno dalla sua scomparsa.

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L'intervista a Giuseppe Lippi sulla traduzione del volume

I Cento Racconti di Ray Bradbury: un'intervista a Giuseppe Lippi

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Articolo di Cristina Donati Mercoledì, 5 giugno 2013

Il direttore di Urania parla con noi dell'antologia "Cento racconti. Autoantologia 1943-1980" e del grande autore americano di Farenheit 451 e Cronache Marziane.

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La quarta di copertina

La fantascienza è qualunque idea ti venga in mente che non esiste ancora, ma presto esisterà e cambierà ogni cosa per tutti e niente sarà più come prima. Appena ti viene un’idea che cambia una qualche piccola parte del mondo, stai scrivendo fantascienza. È sempre l’arte del possibile, mai dell’impossibile.

Quello che voglio è divertirmi con le idee, gettarle in aria come coriandoli e poi correrci sotto e farmele piovere sulla testa.

L'autore

Ray Bradbury
Ray Bradbury
Ray Bradbury (Waukegan, Illinois, 1920 – Los Angeles 2012), raffinato autore di short stories e sceneggiatore cinematografico, ha profondamente rinnovato il genere fantascientifico introducendovi elementi lirici e di critica sociale e politica. Il suo enorme successo presso un pubblico non solo di appassionati alla letteratura di genere risale alla pubblicazione di Cronache marziane (1950), raccolta di racconti che lo ha consacrato il più popolare autore fantastico del dopoguerra. Dal suo romanzo Fahrenheit 451 (1953), drammatica ed appassionata riflessione sul valore della cultura e sul la civiltà massmediatica, definito da Aldous

Huxley come «il romanzo più visionario che abbia mai letto», François truffaut ha tratto nel 1967 un film diventato di culto. Le sue opere (tra le sue raccolte più famose si possono ricordare Il grande mondo laggiù, Paese d’ottobre, Molto dopo mezzanotte, Io canto il corpo elettrico!)

sono state tempestivamente tradotte in Italia da Mondadori e sono in grandissima parte disponibili nel catalogo Oscar.

Ray Bradbury, Cento racconti. Autoantologia 1943-1980

Mondadori - Collana La rosa - Pag. 1342 - 29 €

ISBN: 9788804628392