Quello che è un saggio romanzato sulla vita di Mary Shelley, nata Godwin, si apre con la vita di un'altra Mary, Mary Wollstonecraft, femminista ante litteram morta di parto nel dare alla luce l'omonima figlia. L'elemento introduttivo della madre defunta ci fa immergere nell'atmosfera tardo settecentesca e nei primi decenni di vita della giovane Mary, dagli insegnamenti del padre anarchico, ai contrasti con la matrigna, fino ai primi viaggi e all'incontro con Percy Shelley, che segnerà indelebilmente la sua vita e le scelte future.

La vita dell'autrice inglese è narrata con garbo e raffinatezza, ponendo in evidenza la sua voglia di vivere e le sue idee progressiste, in contrasto con l'epoca che ritiene la sua condotta scandalosa. Tra i suoi viaggi vi è anche quello famoso sul lago di Ginevra con Shelley, Lord Byron e John William Polidori, luogo in cui prende vita Frankenstein, destinato a non essere riconosciuto come suo per diverso tempo. Alle soddisfazioni nella scrittura vanno però purtroppo aggiunti i numerosi lutti che la donna ha dovuto affrontare, prima con gli aborti e la morte prematura di alcuni figli, poi la tragica scomparsa in mare di Percy Shelley durante una traversata in piena tempesta. La scrittura a tempo pieno sarà l'elemento che la aiuterà a superare i lunghi anni di solitudine, fino alla sua morte avvenuta in mezza età, probabilmente a causa di un tumore al cervello.

Adriano Angelini Sut affronta il tema della vita, a tratti rocambolesca, dell'autrice inglese attraverso l'utilizzo di fonti documentate e lettere private tra Mary Shelley e chi ha avuto il piacere di conoscerla, apprezzarne in vita la creatività e le idee moderne. Quelle stesse idee l'hanno purtroppo portata a un certo isolamento e a un quasi totale oscuramento, fino a una sorta di riabilitazione nei decenni successivi alla sua morte. La narrazione fonde fatti reali con un gusto per il romanzesco che s'inseriscono perfettamente nel contesto del racconto, senza forzature e abbellimenti eccessivi, che avrebbero reso irreale la storia. Invece sembra quasi di essere all'interno di un romanzo di ambientazione gotica, tanta è l'atmosfera che riesce a ricreare, affiancata da un'agevolezza nella lettura che permette una scioltezza piacevole e accattivante.

Consiglierei caldamente la lettura di Mary Shelley e la maledizione del lago a chiunque fosse interessato ad approfondire un'autrice la cui vita è passata un po' in secondo piano, per far scoprire una donna molto più moderna di quello che si potrebbe pensare, in alcuni casi forse anche troppo anticonformista per gli standard attuali.