Ogni personaggio protagonista è il centro del proprio universo narrativo, ossia del mondo nel quale il suo autore lo ha calato. Questo è vero nei romanzi come nei fumetti. Ma per i supereroi, sia Marvel che DC Comics questo è vero solo in parte. In realtà nelle altre città e nazioni di tali mondi vivono e operano gli altri personaggi, con le loro avventure e i personaggi di contorno. Nel fumetto europeo e italiano questo concetto è praticamente inesistente. Tex non vive nello stesso mondo di Zagor o di Martin Mystére, anche se proprio il personaggio ideato da Alfredo Castelli vive nello stesso universo di Dylan Dog e Nathan Never. Ma sono episodi sporadici, eccezioni che confermano la regola.

Oltre ad avere un universo condiviso i personaggi Marvel e DC hanno una cronologia di eventi condivisa, ossia gli albi pubblicati nello stesso mese raccontano eventi più o meno contemporanei. Non sempre questa “continuity” è rispettata con rigore, ma in taluni momenti, quando vengono realizzati i “cross-over”, ossia storie che si dipanano in diverse testate, il controllo è più rigido, onde evitare discrepanze nella narrazione.

Negli adattamenti cinematografici questo concetto non è stato mai applicato fino al 2008.

Le ragioni, più che narrative sono sempre state economiche. Realizzare un film sui supereroi è sempre stato costoso, sia per l'acquisto dei diritti dei personaggi dall'editore che per gli effetti speciali necessari. La Marvel prima di diventare, grazie anche alla fusione con la Disney, un colosso multimediale, è sempre stata prima di tutto una casa editrice di fumetti, e nella sua lunga storia ha vissuto anche momenti difficili dal punto di vista economico. Questo spiega perché molte volte, per far cassa, ha ceduto i diritti dei suoi personaggi a case di produzione che poi hanno realizzato dei prodotti molto scadenti. La DC da par suo ha sempre avuto in Superman e Batman i suoi assi cinematografici, ma tutti gli altri personaggi hanno visto solo la via della TV, con alterne fortune.

Avengers: Age of Ultron
Avengers: Age of Ultron

Fino agli anni 2000 una cosa era invidiata dai fan Marvel a quelli DC: non era stato ancora realizzato un film su un eroe Marvel che fosse all'altezza del Superman di Donner o del Batman di Burton, tanto per citare due esempi riuscitissimi.

Quando X-Men di Bryan Singer e Spider-Man di Sam Raimi, rispettivamente del 2000 e del 2002, ottennero un vastissimo successo commerciale, se da un lato i fan Marvel ebbero le loro Milestone, dall'altro, avendo la casa madre ceduto i diritti a diversi licenziatari, il solo rammarico che ebbero fu che i due film trattavano i personaggi come facenti parte di un universo separato nel quale non esistevano altri super eroi. Fu così anche con i film successivi degli X-Men e Spider-Man e con I Fantastici Quattro, Daredevil e Hulk. C'è da dire che non tutti questi film, pur se realizzati con un discreto livello qualitativo almeno sul fronte tecnico, ebbero la stessa fortuna al botteghino, ma sicuramente indicarono che il filone poteva essere fonte di lauti guadagni.

Se in virtù di contratti precedenti la Marvel aveva sparso i diritti di molti dei personaggi più famosi, ma anche di alcuni meno famosi come Blade o Punisher, altri ancora invece non erano stati ceduti, perché essenzialmente non richiesti da nessuno, come Iron Man. A metà degli anni 2000 la Marvel cominciò quindi a non cedere più i diritti sui propri personaggi, acquisendo nel contempo le risorse finanziarie per lanciarsi come major con ambizioni di crescita. Da quel momento la Marvel avrebbe prodotto in proprio i film sui suoi personaggi, mediante i Marvel Studios. Il finanziamento iniziale dell'impresa, da parte della banca Merryl Lynch, fu di circa 525 milioni di dollari. Fu anche siglato un accordo di distribuzione con la Paramount.

Il costume di Spider-Man in The Amazing Spider-Man
Il costume di Spider-Man in The Amazing Spider-Man

Dei personaggi in possesso ad altre major la Marvel può solo aspettare che i licenziatari rinuncino alla loro opzione, che rimane valida solo se producono almeno un film entro un numero di anni stabilito dai vari contratti. Al momento in cui scriviamo la Fox possiede i diritti degli X-Men e dei Fantastici Quattro, la Sony Columbia di Spider-Man.

Come sappiamo la Sony ha stretto un accordo con la Marvel per un nuovo reboot della avventure del tessiragnatele, il cui prossimo film, inserito nel Marvel Cinematic Universe è previsto per il 2017. Sia i film sugli X-Men che su Spider-man continuano a godere dei favori del pubblico, mentre per i Fantastici Quattro, dopo due tentativi non molto riusciti, è prevista l'uscita di un nuovo film Fantastic 4 – I Fantastici Quattro per l'estate 2015 che, sull'esempio della Marvel, condividerà lo stesso universo narrativo dei film sugli X-Men.

Di queste produzioni non ci occuperemo qui. Limitandoci, e non è poco, alle produzioni "made in Marvel".

Oltre all'innegabile vantaggio economico di incassare tutta la fetta di torta, pur accollandosi gli ingenti costi di produzione dei film, la concentrazione nelle mani dei Marvel Studios ha consentito alla Marvel di creare un universo narrativo unico per i film dei suoi personaggi.