In occasione del lancio di Wolverine L’immortale in versione home video la Fox ha ospitato una proiezione del film alla quale ha partecipato tra gli altri anche il regista della pellicola, James Mangold, che ha poi rilasciato diverse interviste interessanti.

Il regista statunitense parlando tra gli altri con gli inviati di SuperHeroHype e di Collider.com ha affermato che nel dirigere il film ha provato a renderlo più intenso possibile, senza calcare troppo sulla figura di Wolverine che stringe il sigaro tra i denti e fa battute sarcastiche e puntando invece su un Logan più cupo e serio. Le scelte di Mangold e del resto del team di produzione sono state messe in discussione da diversi esponenti della critica, anche perché L’immortale è liberamente ispirato a una delle miniserie Marvel più amate dai fan, Wolverine, scritta da Chris Claremont e illustrata da Frank Miller, e il confronto con tale opera è sicuramente impegnativo. Nel complesso comunque il film sembra essere piaciuto al grande pubblico, la pellicola ha infatti fatto registrare un incasso al botteghino di circa 410 milioni di dollari, assestandosi così al secondo posto nella classifica dei lungometraggi riguardanti gli X-Men con le maggiori entrate.

Una delle domande più spinose cui il regista ha dovuto rispondere riguarda il finale alternativo del film, inserito nella versione estesa, in cui fa una fulminea apparizione il costume classico di Wolverine, quello giallo smanicato tanto caro ai fan della versione cartacea dell’eroe. Il regista ha spiegato che tale finale non è stato scelto soprattutto perché non si sapeva se si sarebbe stati in grado di dare seguito alla visione del costume con un nuovo capitolo su Logan e non si voleva dunque lasciare sulle spalle di Bryan Singer, direttore di X-Men: Days of Future Past, il peso di doverlo inserire nella sua nuova pellicola. Inoltre il regista ha dichiarato che stando ai dati raccolti durante diverse proiezioni di prova circa il 60% del pubblico non ha colto il riferimento alla maschera tipicamente indossata dalla versione a fumetti di Wolverine.

Buone notizie comunque per coloro i quali hanno apprezzato il lavoro del regista, perché alla fine di una delle interviste Mangold, approdato alla direzione del film solo a progetto in corso dopo l’abbandono da parte di Darren Arronofsky, ha dichiarato di aver iniziato a scrivere qualcosa riguardo ad un possibile nuovo capitolo della saga di Wolverine e di averne già cominciato a parlarne con chi di dovere.