Il tuo approccio alla scrittura (in genere) e a quella horror di The Tube.

Michela Pierpaoli: Ho sempre avuto il desiderio di scrivere, fin da piccola, da quando divoravo libri di fantasy e mi chiedevo se un giorno avrei visto il mio nome stampato in copertina. Con il passare degli anni ci si rende conto della fragilità della vita, di quanto ogni cosa duri un semplice battito di ciglia, e si sente il bisogno di lasciare una traccia del proprio “passaggio”. Cosi ho seguito un corso di scrittura on-line, tenuto da Franco Forte, ed è stato l’inizio della mia splendida avventura. Per quanto riguarda The Tube è stata una sfida, soprattutto con me stessa. Sapevo ben poco di zombie cosi mi sono presa l’impregno di imparare il più possibile prima di cimentarmi nella scrittura. Un primo  passo è stato guardare The Walking dead. Arrivavo a vederne 4 puntate di seguito ogni giorno. Il risultato… non chiudevo occhio… ma ne è valsa decisamente la pena!

Fabio Pasquale: Il mio approccio si è raffinato nel tempo. In linea di massima, penso alla storia da scrivere nei momenti più improbabili, cercando di visualizzarne la sequenza come se fosse un film già visto. Taglio, sposto, cancello. Quando il tutto sembra avere una propria coerenza, passo alla stesura. La prima bozza è molto veloce e istintiva, ma completa. Le successive revisioni servono a limare lo stile e correggere le sbavature.

Puoi descriverci l’esperienza del contest di The Tube?

MP: Difficile ed estenuante, come può esserlo una competizione  a cui partecipano molti aspiranti scrittori con lo stesso obbiettivo. Dopo diversi insuccessi non mi sono arresa, ho seguito i validi consigli di un veterano del forum, Salvo Figura, e ho tentato ancora. In verità con una storia destinata a The Tube Exposed ma Franco Forte ha intuito un ottimo personaggio per The Tube, cosi l’ho modificato adattandolo a Julian, il personaggio creato da Ilaria Tuti, (non è stato semplice), ma ce l’ho fatta.

FP: The Tube stata una scommessa. Non avevo mai scritto racconti di quel genere, prediligendo i thriller/noir, come del resto è il mio romanzo d'esordio 'Il lavoro della polvere”. Ho rischiato di essere scartato da una selezione rigida e inflessibile. Fortunatamente, è andata bene. Oltre ogni più rosea aspettativa!Il contest The Tube dà a tutti gli aspiranti scrittori un'ottima possibilità in termini di visibilità e di dimensioni del pubblico da conquistare. Inoltre, grazie al forum che ospita l’iniziativa, è stato possibile scoprire diversi validi autori, con i quali confrontarsi praticamente subito dopo aver pubblicato il proprio incipit.

Ci parli dell’esperienza di scrivere in coppia per la selezione?

MP: In verità è stato Franco Forte a farci conoscere e devo ammettere che ha avuto l’ennesima giusta intuizione. Leggendo il racconto di Fabio mi ha sbalordito trovare un riferimento allo stesso oggetto presente nel mio racconto (non lo svelo!) e lo stupore è continuato nello scoprire il nome dello stesso autore nella pagina a fianco alla mia nell’antologia 365 racconti di Natale. Come se fosse destino! In verità i nostri racconti vivevano già di vita propria, ma troppo corti per farne un’opera singola, cosi Franco ci ha chiesto di lavorare insieme, far incontrare i nostri personaggi, e amalgamare il tutto in un’opera più corposa. E’ stata un’ottima esperienza. Il confronto aiuta a vedere il proprio lavoro in modo del tutto diverso ed è un bene necessario.

FP: È stata senza dubbio un'esperienza positiva. Quando Franco Forte ci ha proposto di lavorare insieme, unendo due racconti troppo corti in un unico episodio robusto in grado di soddisfare i lettori più esigenti, Michela e io abbiamo iniziato una collaborazione serrata. Ricordo con piacere le decine di mail scambiate, i dubbi, le proposte, la soddisfazione di dare vita a un progetto comune. Lavorare con lei è stato semplice e istruttivo: Michela è una persona adorabile. Impossibile non andarci d'accordo!

Quali consigli daresti a coloro che partecipano alla selezione?

MP: Il consiglio che do sempre a me stessa ogni volta che cado. “Non arrenderti se vuoi davvero ottenere qualcosa”. Sembra banale e scontato ma per me non lo è stato. E cosa più importate di tutte è studiare, imparare di cosa si sta scrivendo, lasciare che la storia appassioni prima se stessi e poi i lettori, e questo si può fare solo leggendo, leggendo e ancora leggendo. Poi serve l’idea originale che fa splendere il racconto fra mille. Il “dinosauro” come lo definisce Franco. Ma non basta un’idea bisogna sputare sangue per esprimerla al meglio.

FP: Soprattutto di non arrendersi. Come detto, le selezioni sono severe. E, d'altronde, non potrebbe essere altrimenti. La qualità deve mantenersi alta, al fine di mantenere e garantire il successo davvero clamoroso che sta riscontrando nel pubblico.Essere scartati fa parte del gioco. E può capitare pressoché a tutti: non esistono 'intoccabili' in contest di questo tipo. Penso sia un bene.

Quali gli elementi che distinguono The Tube dalle altre storie Horror?

MP: The Tube è’ una serie scritta a più mani, che si compone di volta in volta di nuovi capitoli, tutti da scoprire. Nessuno conosce la destinazione finale del viaggio ed è questo che rende la serie di The Tube diversa e unica, a cui è impossibile non appassionarsi.  

FP: The Tube è una serie in continua evoluzione. Gli autori non hanno la minima idea di come si evolverà nei capitoli successivi e sono chiamati a un notevole sforzo per evitare di andare fuori tema. La dinamicità della trama è un elemento a mio avviso interessante. Inoltre, il fatto che sia creata da più autori con visioni, stile e idee tra loro diverse, permette di avere un prodotto intrinsecamente diverso da altre storie simili. Se si pensa che il tema ‘’zombie’’ è fortemente abusato, la vera sfida vinta da questa serie è stato il riuscire a creare qualcosa di originale. Credo che il pubblico stia apprezzando molto le singole puntate tra esse collegate, come a formare una ‘’stagione’’ unica, un po’ come le serie TV più popolari.

Ci descrivi, senza troppi spoiler, la trama del tuo racconto?

MP: Il  personaggio della mia parte di racconto è Julian, introdotto da Ilaria Tuti. Un uomo logorato dalla malattia, che dapprima si arrende alla vita, ma che poi troverà nello stesso male la consapevolezza di essere speciale. 

FP: In The Tube vengono presentati due nuovi personaggi che saranno presenti anche in altri capitoli futuri, mentre si dà una collocazione completamente diversa a un altro personaggio rimasto per il momento in disparte. È un capitolo con una forte connotazione introspettiva.

Ci anticipi qualche elemento del prossimo racconto?

MP: Per il momento la serie The Tube “chiuderà” la prima stagione con l’undicesimo capitolo Stazione 28 scritto da Franco Forte. L’universo già ricco, con The Tube Exposed, si allargherà con il nuovo spin-off The Tube Nomads a quel punto non resterà che mettersi di nuovo in gioco!

FP: Sarò coautore di The Tube 10Siamo legione, nel quale i personaggi introdotti nel capitolo 7 avranno modo di interagire con l'universo principale della serie, fornendo al lettore nuove chiavi di lettura.

Progetti per il futuro?

MP: Sono intenzionata a partecipare al nuovo contest che si aprirà con la stagione 2 di The Tube, e nel frattempo tentare la strada più ardua di Chew-9, gettando uno sguardo a Delos Crime. Insomma i desideri sono tanti e spero di riuscire a cogliere qualche nuova occasione. Il progetto più ambizioso rimane sempre la pubblicazione del primo romanzo. Chissà che un giorno … incrocio sempre le dita!

FP: A parte i due racconti per The Tube illustrati, sto partecipando alle selezioni per il nuovo contest Chew-9 che, già dalle prime uscite, curate da Franco Forte, sta avendo un notevole successo. Inoltre sono in corso trattative per la pubblicazione del mio secondo romanzo thriller/noir, che spero possa uscire nel 2014