Come nasce l’idea del romanzo?

Insidia è la naturale evoluzione del mio primo romanzo. Implosion, pur essendo autoconclusivo, aveva lasciato inevitabilmente molte porte aperte. Mi sono resa conto che è impossibile riuscire a racchiudere una storia così articolata in un solo volume, da qui la necessità di una trilogia. Ognuno dei tre capitoli vede come protagonista una nuova storia d'amore, ma di fatto i personaggi che abbiamo conosciuto nel primo romanzo non saranno mai abbandonati, le loro storie si intrecciano, si sfiorano, si compenetrano e si completano.

Quali sono le analogie e quali le differenze con Implosion?

Le prime recensioni arrivate per Insidia evidenziano l'evoluzione della scrittura e della trama. In Implosion gran parte dei personaggi è appena tratteggiata, ho volutamente dato più spazio alla trama, la parte thriller è molto presente quindi ho puntato sulle dinamiche e sul ritmo. In Insidia i personaggi vengono scolpiti con più vigore, scalpitano per uscire fuori dalle pagine e raccontare la loro storia. Entrambi i romanzi raccontano la vita, entrambi si concentrano sugli aspetti più profondi dell'animo, cambia solo la prospettiva; un po' come quello che si fa con la cinepresa: all'inizio la si tiene lontana per riprendere il contesto, poi la si avvicina ai protagonisti per farceli vedere meglio. Nel terzo capitolo l'angolo di visuale cambierà di nuovo.

Personaggi e sentimenti, quali tra i due prevale in Insidia?

È una bella lotta, ma forse alla fine prevalgono i sentimenti. Su alcuni dei personaggi è stato difficile lavorare (Cris e Thomas in primis), tutti e due vivono un grande tormento e cercano vendetta. Pur essendo molto lontani dalla mia personale esperienza di vita, sento una forte empatia con loro.

L’erotismo di Insidia è più fisico o emotivo? 

In Insidia la storia tra Armand e Katherine è nettamente diversa da quella tra Cris e Lory. La prima è vissuta in modo molto emotivo, così come lo era anche in Implosion, la seconda è spiccatamente fisica, ma a un certo punto evolve riservando sorprese.

Quale messaggio vuol trasmettere Insidia?

Difficile riassumere in poche righe le molteplici sfaccettature percepibili dal cuore di chi legge. Il messaggio di base è che nonostante la vita sembri a volte un gigante contro cui combattere, di fatto è nostra alleata e dobbiamo trattarla alla pari, mai soccombere. Per arrivare al traguardo bisogna lottare con lealtà e nel rispetto degli altri.

C’è stata una fase critica durante la stesura della trama?

Sì, quando alla fine della stesura della prima bozza mi sono accorta che uno dei personaggi principali (Lory) non funzionava. Cris aveva bisogno di confrontarsi con una ragazza forte, testarda, sensuale, determinata. Al suo fianco serviva una coprotagonista fuori dagli schemi a cui si è un po' abituati. La fanciulla fragile o in pericolo lo avrebbe stancato dopo due capitoli. Lory gli tiene testa e, accettandolo con i suoi pregi ma soprattutto con i suoi difetti, lo porta a migliorare se stesso.

Il tuo personaggio preferito? 

Non vorrei creare una rivolta all'interno dei kurann.: -) Scherzi a parte, non mi è possibile sceglierne uno. Quando si trascorrono mesi in loro compagnia, scoprendo i segreti, i timori, le emozioni che contraddistinguono ogni loro decisione, si impara ad amarli tutti, perfino i “cattivi”. Amo Katherine per la sua delicatezza, Armand per la nobiltà, Thomas per la forza, Cris per la  passionalità, Lory per l'intraprendenza, Kylaah per il suo grande spirito di sacrificio. Con Shamnos invece si è creato un rapporto di amore/odio. Chissà quale dei due sentimenti prevarrà nel seguito…

Quali consigli daresti agli scrittori esordienti?

Scrivere con e per passione, non smettere di credere in quello che si fa e imparare dalle critiche costruttive.

Progetti per il futuro?

Tantissimi… Per ora mi concentro su questi due: trovare più tempo da dedicare alla mia famiglia e ultimare il terzo e conclusivo capitolo della trilogia dei kurann.