La TEA ci ha fatto conoscere le opere dello scrittore di Belgrado Zoran Zivkovic. Scritti che spaziano su diversi campi, dal giallo alla fantascienza oppure al fantastico e surreale come il presente volume dal titolo Incontri impossibili (Nemoguci susreti, 2000).

I sei racconti contenuti nel volume rientrano in un mix sfumato del comune con il surreale, del mondano con il sublime, che narrano una serie di possibili situazioni e/o incontri ultraterreni.

In questi “racconti impossibili” il lettore scopre che un uomo dopo la sua morte si ritrova in una sala piena di ritratti e qui riceverà una offerta straordinaria: poter vedere da una finestra la sua prossima vita; ha scelto di essere una farfalla.

Un giovane scalatore arrivato con fatica e soddisfazione in cima a una montagna, incontra se stesso più vecchio di vent’anni; un banchiere incontra Dio mentre si trova all’interno di un vagone del treno; un prete trova il diavolo nel confessionale; un libraio si trova a parlare con il protagonista di un romanzo e infine uno scrittore sarà visitato dai suoi personaggi.

L’autore

Zoran Zivkovic è nato nel 1948 a Belgrado, dove vive con la moglie e i due figli gemelli. Ha compiuto studi di filologia e teoria della letteratura all'università della sua città, dove, dal 2007, tiene corsi di scrittura creativa.

Ha pubblicato numerosi volumi di narrativa e cinque di saggistica, con i quali ha vinto vari premi, in patria e all'estero.

Le sue opere sono tradotte in molti Paesi, tra i quali Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Olanda, Russia, Spagna, Stati Uniti e Ucraina.

Nel 2003 con The Library (Sei biblioteche), ha vinto il premio World Fantasy Award assegnato a Washington, nella categoria “romanzo breve”.

La quarta di copertina

E se si potesse scegliere di tornare indietro, una volta varcata l'ultima soglia? Se si potesse guardare attraverso una finestra la nostra prossima vita? E se in giorno, arrivando in cima a una vetta avvolta dalle nubi, si potesse incontrare chi saremo tra vent'anni? o magari incontrare Dio in uno scompartimento ferroviario, e porGli una domanda, oppure il diavolo in un confessionale? E se un libraio potesse parlare con il protagonista di un romanzo? E se infine uno scrittore incontrasse i suoi personaggi e scoprisse cosa fanno quando finiscono di recitare la loro parte...

Con la consueta maestria, che unisce le più insolite acrobazie dell'immaginazione a una scrittura che accompagna dolcemente, Živkovic ci regala sei nuove «storie impossibili» ma incredibilmente realistiche, come se avesse deciso di rispondere alla domanda che prima o poi ci poniamo tutti: «E se potessi incontrare...?»

Zoran Zivkovic, Incontri impossibili (Nemoguci susreti, 2000).

Traduzione Jelena Mirkovic e Elisabetta Boscolo Gnolo

TEA - Collana Narrativa TEA - Pag. 119 - 12,00 €

ISBN 978-88-502-2952-9