Buonasera, signor Karpyshyn.

Buonasera.

Le posso fare qualche domanda per i lettori della rivista Fantasy Magazine?

Prego, senz’altro.

Ormai è un affermato scrittore videoludico, ma come ha cominciato la sua carriera? Ha scritto prima sceneggiature per videogiochi o invece prima romanzi?

In realtà ho iniziato con entrambi più o meno nello stesso periodo. Ho pubblicato un romanzo per Dungeons & DragonS, per Wizard of the Coast, e nel frattempo BioWare, che ha sede nella città dove abitavo, stava cercando sceneggiatori per i suoi videogiochi. Diciamo che le due esperienze sono andate di pari passo.

Cos’ha di particolare il ruolo di “scrittore per videogiochi”? Che tipo di lavoro è?

Senza dubbio un lavoro di squadra. Lo scrittore non è mai solo, né lasciato a se stesso. Nella mia esperienza, lo scrittore lavora gomito a gomito con il designer, l’artist, il programmer e il creator director per dare alla luce il mondo in cui poi si muoveranno storia e giocatori. Insomma, un team eterogeneo e multidisciplinare. Ci possono essere anche più gruppi diversi, di solito comunque formati da sei persone, che si occupano ciascuno di gestire alcuni personaggi in particolare e un setting specifico. Ognuno contribuisce con le sue idee, ma esistono dei paletti, tra cui le “bibbie” del personaggio (slang, il suo passato, il suo carattere…) che devono essere rispettate per mantenere la credibilità del gioco. Scrivere invece un romanzo è più “libero” e lascia all’autore maggiore autonomia nella scelta dei personaggi e della trama.

Da Mass Effect a Star Wars. Come è stato il passaggio a questo universo diverso?

Ho sempre amato il mondo di Star Wars. I jedi e i sith, il “light side” e il “dark side”, la lotta tra il bene e il male… Come si fa a non amarlo, soprattutto dopo aver visto i vecchi film di Lucas? Sono felice di scrivere per Star Wars, però allo stesso tempo è come far capolino in un universo “già fatto”, e che ovviamente non posso sentire mio come quello di Mass Effect. Non sono certo George Lucas!

Qual è il suo personaggio preferito? A quale si è più affezionato in questi anni?

Darth Bane, il malvagio sith a cui ho dedicato l’omonima trilogia per Star Wars. Ma anche il leader della Cerebro Corporation… insomma, un po’ gli anti-eroi che si discostano dai canoni classici.

E personaggi femminili?

Ci sono anche personaggi femminili nei miei romanzi. Per esempio Zannah, l’allieva di Darth Bane, che svolge un ruolo determinante nella vicenda fino a diventarne quasi protagonista. Sono certo che in futuro i personaggi femminili potrebbero diventare “main character” tanto nei videogiochi che nei romanzi correlati.

Bene, un’ultima domanda: quali sono i suoi progetti futuri?

Adesso mi sono dedicato a una trilogia di romanzi fantasy, The Chaos Born Trilogy, ancora non tradotta in italiano. Al momento sono stati pubblicati i primi due capitoli, Children of Fire e The scorched Earth. Ho già terminato il terzo volume, Chaos Unleashed. Per il resto, al momento mi sono trasferito dal Canada in Texas con mia moglie Jennifer, e sono in attesa di vedere cos’altro vorrò fare.

Beh, a questo punto direi che lo siamo tutti. Chissà che non riusciamo a scoprirlo al prossimo Lucca Comics and Games!