Alessandro Carloni, bolognese d'origine ma americano d'adozione ormai da qualche anno, è Head Artist e Head of Story agli studi di animazione DreamWorks. Per chi lavora - o aspira a lavorare - nel settoredell'animazione, la storia di Alessandro è la dimostrazione che duro lavoro, capacità di osare, un pizzico di fortuna e molta creatività portano lontano. Poche settimane fa è stato ospite della 15esima edizione del View Conference di Torino, manifestazione dedicata al cinema digitale e all'animazione, dove Carloni ha raccontato anche di questo ai tanti ragazzi e studenti che sognano di poter lavorare nell'ambiente, spronandoli a mettersi alla prova e iniziare a lavorare sul campo il prima possibile. Noi abbiamo avuto la possibilità di intervistarlo, spaziando tra il lavoro su How to Train your Dragon, i suoi prossimi progetti, e il futuro di cinema e tv. 

"Sono andato via dall'Italia molto presto" ha raccontato. "Sognavo un futuro da scrittore, invece mi sono trovato a lavorare per un piccolissimo studio di animazione tedesco. Non particolarmente valido, a dire la verità, ma per me è comunque stato fondamentale. Lì ho imparato che l'animazione era un lavoro di cui potevo appassionarmi e che è un lavoro di squadra, in cu è fondamentale saper interagire con gli altri; tutte cose che ancora oggi considero importanti. Dirò di più" ha proseguito, "quando devo mettere insieme un team di lavoro su un nuovo progetto ancora oggi sinceramente preferisco persone che magari non hanno in curriculum grandi scuole o titoli ma che hanno lavorato sul campo, che sanno già cosa significa lavorare in team. La produzione di un film come How to Train you Dragon, per esempio, è un impegno a tempo pieno che può durare anni, ed è fondamentale circondarsi di collaboratori con cui si riesce a lavorare bene." 

In anni recenti Carloni ha lavorato come supervisore alla storia dei due film della serie Dragon Trainer e prima ancora a Kung Fu Panda. Nel 2018 uscirà il suo primo film come regista DreamWorks, Me and my Shadow. Inizialmente previsto per il 2016, il film è stato posticipato per scelta della casa di produzione, che recentemente ha deciso per un cambiamento nella scaletta delle prossime uscite al cinema, e sarà preceduto da Larrikins, storia di un marsupiale australiano, di cui Carloni sarà co-regista. 

L'artista si è detto stupito del successo di How to Train your Dragon. "In America il primo capitolo della sala ha incasso benino ma relativamente poco, mentre ha creato una base di fan straordinaria in giro per il mondo. Da qui l'idea di osare di più nel secondo capitolo, esplorando il rapporto di amicizia tra Hiccup e Sdentato. Volevamo metterli di fronte a qualcosa che avrebbe avuto un grosso impatto su entrambi" ha detto, restando sul vago per evitare di rivelare troppo della storia, "mettendo a rischio il loro rapporto in modo che, alla fine, i due possano essere più uniti di prima." 

Particolarmente interessante anche ascoltare l'opinione di un addetto ai lavori in merito alle trasformazioni che stanno attraversando il mondo del cinema e dei media di massa in generale. Carloni ha fatto notare come il futuro della televisione - inclusi i prodotti di animazione per piccolo schermo - stiano attraversando un grande cambiamento di cui ancora non si può prevedere il risultato: "Il fatto che HBO (il canale via cavo americano, n.d.r.) abbia annunciato l'intenzione di produrre contenuti solo per il web è un segno dei tempi, e del fatto che i network tv come li conosciamo sono desitani a cambiare, spostandosi sempre più sul web. Sarà interessante vedere quali saranno le conseguenze per le produzioni d'animazione, che spesso richiedono budget di spesa impegnativi."

Cambiamenti in veloce avvicinamento, in attesa di vedere un regista italiano al timone di produzioni DreamWorks.