Minimum Fax ripropone in libreria Non ho risposte semplici - Il genio del cinema si racconta, una raccolta di interviste a Stanley Kubrick, il genio cinematografico regista di 2001 Odissea Nello Spazio, Barry Lyndon e Arancia Meccanica e altri film.

La sinossi

In tutto l’arco del Novecento, pochi registi sono stati capaci di attraversare i decenni e i generi mantenendo una cifra stilistica propria e riconoscibile così come è riuscito a fare Stanley Kubrick. Questo volume presenta una raccolta di interviste che delineano con grande precisione il suo genio al tempo stesso visionario e metodico, che ha accompagnato – e in molti casi creato – l’immaginario degli ultimi cinquant’anni. Da Orizzonti di gloria a Full Metal Jacket, passando per 2001: Odissea nello spazio, Arancia meccanica e Barry Lyndon, quest’opera ripercorre le tappe della carriera di un cineasta spesso discusso, talvolta incompreso ma sempre indipendente fino all’ostinazione, che ci ha regalato alcune delle visioni più belle e profonde della storia del cinema. 

Un brano

«Queste interviste permettono di seguire l’evoluzione del rapporto di Kubrick con la macchina-cinema e la formazione parallela di una sua pratica di cinema e di comunicazione sempre più peculiare. È curioso vedere come, nella penna dei vari giornalisti, l’oggetto Kubrick si formi poco a poco, per approssimazioni successive. Man mano, questo regista eccentrico viene visto sempre meno come appartenente a una “nuova generazione” di registi americani del dopoguerra, e trovare termini di paragone per lui si farà sempre più difficile». dalla prefazione di Emiliano Morreale

Gli strilli 

Kubrick finisce sempre per spiazzare gli intervistatori proprio come i suoi film spiazzavano i critici.  

Goffredo Fofi, Internazionale

Queste interviste colgono Kubrick nelle varie fasi del suo pensiero e del suo metodo, e hanno la vivacità della tranche de vie.  

Alberto Pezzotta, Corriere della Sera

Una raccolta fondamentale.  

Ciak

L'autore

Sunto della scheda presente sul sito dell'editore.

Stanley Kubrick (New York, 26 luglio 1928 – Harpenden, 7 marzo 1999) è stato un regista, fotografo e sceneggiatore statunitense naturalizzato britannico, considerato tra i maggiori cineasti del XX secolo. 

A soli venticinque anni, dirige Il bacio dell'assassino, lavoro nel quale si incarica di curare in pratica quasi tutto. È autore infatti non solo della regia, ma anche di fotografia, montaggio, soggetto, sceneggiatura e produzione. Il seguente Rapina a mano armata, invece, si rivelò, per l'epoca, un funambolico esercizio di stile dove il tutto si incastra a perfezione.  

Da quel momento in poi ha origine una carriera fatta di pellicole che nella maggior parte dei casi si riveleranno pietre miliari nella storia del cinema: Orizzonti di gloria, capolavoro tale da meritare i complimenti di Churchill a Lolita, film che provocò reazioni censorie da parte della censura americana tanto che quest'ultima ne ostacolò la realizzazione, evento che spinse poi Kubrick a trasferirsi in Inghilterra, da cui non sarebbe più rientrato. 

Nell'arco di tempo che passa fra le due pellicole citate aveva realizzato Spartacus, che gli valse quattro premi Oscar (miglior attore non protagonista, scenografie, costumi e fotografia). 

In seguito girò Il Dottor Stranamore (basato su una grottesca sceneggiatura che ironizza sul clima della guerra fredda) e, soprattutto, 2001: Odissea nello spazio (Premio Oscar per gli effetti speciali, costati sei milioni e mezzo di dollari), un cult costato quattro anni di massacrante e meticolosa lavorazione. Ossessivo e nevrotico nella richiesta ai suoi collaboratori della perfezione sia tecnica che formale, questo era l'unico modo che Kubrick conosceva per lavorare. 

Del 1971 è Arancia Meccanica, costato pochissimo e girato con una piccola troupe. Dopo qualche anno di silenzio, esce un nuovo capolavoro, Barry Lindon (quattro premi Oscar: migliore fotografia, musica, scenografie, costumi). Dopo arrivarono anche Shining (film sul paranormale girato soltanto con tre attori e tratto da un libro di Stephen King) e, ben sette anni dopo, Full Metal Jacket, una visionaria esplorazione di quello che ha significato il conflitto vietnamita. 

Infine, l'ultimo titolo di Kubrick è il celebre Eyes Wide Shut, film che procurò numerose noie in sede di lavorazione. La ricerca della perfezione del regista era così esasperata che alcuni attori rinunciano ai suoi progetti.

Tra i lavori non realizzati A.I. Artificial Intelligence di cui restano alcune scene preparatorie girate da Kubrick prima di morire e poi girato, come una sorta di omaggio, da Steven Spielberg.

Questo straordinario ed irripetibile genio del cinema muore il 7 marzo del 1999 stroncato da un infarto poco dopo la fine del missaggio di Eyes Wide Shut.

Stanley Kubrick, Non ho risposte semplici (Stanley Kubrick Interviews)

Prefazione di Emiliano Morreale

Traduzione di  Anna Mioni

Minimum Fax - Pag. 291 - 13,60 €

ISBN 978-88-7521-638-2