Presso la libreria Blackwell’s Rare Books (Oxford) è stato rinvenuto un documento capace di far saltare sulla sedia tutti gli appassionati di John R.R. Tolkien: si tratta di una mappa della Terra di Mezzo con annotazioni dello stesso Tolkien – a matita e penna verde – che potrebbero indicare le fonti ispirative di alcuni luoghi immaginati e creati dall'autore. 

Gli appunti di Tolkien sulla mappa della Terra di Mezzo indicano che la Contea si trova sulla stessa latitudine di Oxford e fanno intuire che Ravenna possa aver ispirato Minas Tirith, la capitale di Gondor.

A proposito di questa associazione, possiamo citare il giudizio di Tolkien Italian Network:

L’asserzione in casa Blackwell che la mappa indichi addirittura «la città di Ravenna» come ispirazione dietro Minas Tirith sembra eccessivamente slanciata, ma non vanno dimenticati importanti risultati della critica che in Gondor delineano un campo di influenze classiche o più propriamente tardo-imperiali e/o bizantine (un paragone, quest’ultimo, citato dallo stesso Tolkien), studi che non propongono paralleli forzosamente allineati.

Altri punti di riferimento citati su questa mappa della Terra di Mezzo sono Belgrado, l'isola di Cipro e Gerusalemme.

La mappa è rimasta "dimenticata" in una copia di Il Signore degli Anelli appartenente all'illustratrice Pauline Baynes, collaboratrice di Tolkien per A Map of Middle-Earth (1970), poster commissionato dall'editore Allen&Unwin.

Le annotazioni mostrano anche l'attenzione di Tolkien per i dettagli: correggeva nomi e ne aggiungeva di nuovi, dava istruzioni dettagliate all'illustratrice circa flora e fauna di ogni località. Sulla mappa sono presenti anche gli appunti della Baynes. 

La mappa mostra come fosse completamente ossessionato dai dettagli, dice Sian Wainwright della Blackwell. Chi interferiva, lo faceva a proprio rischio e pericolo,  Era difficile lavorare con lui, ma alla fine molto gratificante

Henry Gott, altro esperto della Blackwell, afferma:

Prima di essere esposta in libreria la mappa era stata in mano a privati (più che altro Pauline Baynes). Uno degli elementi più interessanti è quanto Tolkien abbia influito sulla realizzazione: tutte le sue indicazioni si riflettono nella successiva visione della Baynes. La misura di questa influenza non era evidente prima di questo ritrovamento.

E aggiunge che si tratta di una scoperta importante ed eccitante, sebbene l'esistenza di questa mappa della Terra di Mezzo fosse intuibile dal carteggio fra Tolkien e la Bayne.

La Libreria Antiquaria Blackwell ha definito il documento "forse il miglior ephemera di Tolkien emerso negli ultimi vent'anni" e lo ha messo in vendita a un prezzo base di sessantamila sterline.