Se esiste un personaggio che non ha bisogno di presentazioni, questo è Super Mario. Con oltre 310 milioni di titoli venduti in tutto il mondo negli ultimi trent'anni, infatti, le avventure del simpatico idraulico sono arrivate quasi in ogni angolo del globo, conquistando negli anni migliaia di inossidabili ammiratori. Centinaia sono i titoli ambientati in questo universo fantastico, e l'ultimo di questi, Super Mario Maker, è approdato sulla Wii U lo scorso 11 settembre, e ad ora ha già venduto più di un milione di copie in tutto il mondo, diventando il 32° gioco della serie ad aver superato questa soglia.

Super Mario Maker è un connubio tra vecchio e nuovo, in più di un senso. In questo titolo ci viene data la possibilità di creare da zero infiniti livelli del gioco platform per eccellenza e di giocare, oltre ai livelli creati da noi stessi, i milioni di livelli creati dagli utenti e caricati su internet. È stato stimato che ad ora sono stati creati più di 2.2 milioni di livelli che, complessivamente, sono stati giocati oltre 75 milioni di volte. Cifre da capogiro, quindi, che rendono questo gioco praticamente infinito e sempre innovativo.

Super Mario Maker
Super Mario Maker

Ma questo non è tutto. Il gioco ci mette a disposizione per la creazione quasi ogni cosa vista e provata nei giochi di Super Mario – blocchi, nemici, decorazioni, power up e chi più ne ha più ne metta – ma è anche possibile personalizzarli per creare qualcosa di completamente nuovo e inedito, il tutto usando semplicemente il touchscreen del gamepad Wii U. Inoltre possiamo scegliere tra diverse “grafiche di gioco”, partendo dalla classica in 8-bit e finendo con una più moderna e colorata. Infine, attraverso gli amiibo, si ha la possibilità di giocare i livelli di Super Mario indossando i panni di altri classici personaggi Nintendo estranei alla saga, come ad esempio Link.

Super Mario Maker è certamente un titolo che ha dato nuova vitalità alla Wii U, spesso additata per la carenza di giochi, e il suo record di un milione di copie vendute in meno di un mese ne è la prova lampante.