L'ultimo esperimento del pomeriggio a Lucca Games 2015 è allo stand della Raven Distribution, dove mi ha incuriosito la divertente illustrazione di copertina di Dwarfest.

Ciascun giocatore (da due a sei) è un oste impegnato ad allestire la propria taverna in una sorta di Oktoberfest nanica. Con il capitale di partenza a sua disposizione deve acquistare tavoli, barilotti di birra e ulteriori migliorie che diano prestigio al locale, alcune scegliendole tra le carte pescate casualmente. A cominciare il primo turno è… il giocatore con la barba più folta.

A ognuno dei cinque round, corrispondenti ai giorni della festa, effettuati gli opportuni acquisti, da un altro mazzo si scopre quanti nani hanno effettivamente intenzione di visitare ciascuna osteria: se sono pochi, non ci saranno troppe difficoltà a servirli ma l’incasso (unico parametro per misurare la vittoria finale) sarà modesto; se sono troppi, alcuni nani potrebbero rimanere in piedi o, dio non voglia, senza birra, con il rischio che si scateni una rissa che distrugga il locale.

La dinamica di gioco è semplicissima, come si conviene a un party game da giocare eventualmente anche in versione alcoolica, ma per nulla noiosa. L’interazione tra i giocatori è assicurata soprattutto dalle carte, che possono essere utilizzate contro gli avversari con effetti potenzialmente micidiali, e quindi divertenti nell’ottica di un titolo che non ha nella precisione dei meccanismi il suo obiettivo. La fortuna è comunque una componente secondaria: benché le carte pescate casualmente incidano in modo significativo sull’andamento del gioco, l’alea è bilanciata dall’obbligo di pagare per utilizzare le “carte taverna” e, per quanto riguarda le “carte clienti”, dalla possibilità di scartarle per evitare di finire la birra.

A contare invece è soprattutto l’abilità dei giocatori nel ponderare investimenti e fattori di rischio; e non è marginale neppure l’abilità manuale nel “lanciare i boccali” sul bancone, costituito da un cartoncino sul quale è necessario in certi frangenti schiccherare nel modo giusto il segnalino che rappresenta la birra.

Salute!