Brillante. Brillante e complesso.

Charles Roven, produttore cinematografico e una delle menti dietro il nascente DC Extended Universe, definisce con questi aggettivi Chris Terrio, autore degli script di Batman v Superman: Dawn of Justice, di imminente uscita, e di Justice League: Part I, le cui riprese stanno per iniziare in Gran Bretagna. Non solo, perché lo sceneggiatore ha anche messo mano al reboot di Superman (L'Uomo d'Acciaio, 2013) che ha gettato i semi di un universo coerente basato sui personaggi e le storie della DC Comics.

A conti fatti, insomma, si può ben dire che una parte considerevole della scommessa di Warner Bros. di voler finalmente realizzare quell'ambizioso progetto, da anni atteso da tanti appassionati di tutto il mondo, dipenda proprio da lui.

Chris Terrio con l'Oscar 2012 vinto nella categoria di migliore sceneggiatura non originale per Argo
Chris Terrio con l'Oscar 2012 vinto nella categoria di migliore sceneggiatura non originale per Argo

Le prime esperienze

Nato trentanove anni fa a New York da una famiglia di origini italiane e irlandesi, studente di letteratura angloamericana poi trasferitosi dall'altra parte dell'oceano per il suo dottorato di ricerca presso l'Università di Cambridge, Terrio ha infine perfezionato i suoi studi nella School of Cinematic Arts a Los Angeles, presso la University of Southern California.

All'età di ventisei anni dirige, tra altri interpreti, Glenn Close e Isabella Rossellini in Heights (2005), di cui è anche autore, aggiudicandosi un riconoscimento dalla Casting Society of America. Il successo arriva più tardi con lo script di Argo (2012), diretto e interpretato da colui che sarà l'ottavo Uomo Pipistrello cinematografico, Ben Affleck. Il film riceve l'Oscar come miglior film e a Terrio va la statuetta per la migliore sceneggiatura non originale.

Chris Terrio e Ben Affleck (copyright photo J.R. Mankoff)
Chris Terrio e Ben Affleck (copyright photo J.R. Mankoff)

È l'inizio di un'intesa artistica tra i due cineasti, che porta entrambi a trovarsi di nuovo insieme nell'atteso cinecomics sui due iconici supereroi.

L'arrivo al DC Universe

Nel dicembre 2013, quattro mesi dopo il discusso casting di Affleck nel ruolo del Cavaliere Oscuro, Variety diffonde la notizia che a rielaborare il soggetto del film scritto da David S. Goyer sarà Terrio e le voci che ciò sia stato esplicitamente voluto da Affleck serpeggiano nell'ambiente di Hollywood. Ma non è andata affatto così, ha spiegato quest'ultimo in una recente intervista a Entertainment Weekly:

Chris ha firmato più o meno quando ho firmato io ma non si è trattato di una specie di pacchetto offerta. Noi due siamo componenti separate nella produzione del film e si è solo verificata una coincidenza. Ovviamente abbiamo avuto a che fare l'uno con l'altro in Argo ma è stato un caso fortunato, per me. Warner Bros. aveva assunto Chris prima che io accettassi di dirigere quel film, lo conoscevano da molto tempo. Ho avuto dei trascorsi lavorativi con lui e ottenuto dei successi con Warner Bros., e quindi il tutto è stato una specie di pista parallela.

Ben Affleck (Bruce Wayne/Batman) e il regista Zack Snyder sul set di Batman v Superman: Dawn of Justice
Ben Affleck (Bruce Wayne/Batman) e il regista Zack Snyder sul set di Batman v Superman: Dawn of Justice

L'opinione di Ben Affleck

Quando ad Affleck è stata offerta la parte di Bruce Wayne/Batman, non erano pochi i dubbi da lui nutriti sull'accettare la parte ma l'interprete è stato poi convinto dall'approccio narrativo al Cavaliere Oscuro adottato dal regista Zack Snyder così come dalle idee di quest'ultimo sull'intero universo cinematografico DC Comics. Quelle idee sono state poi messe a punto grazie all'apporto di Terrio, come ha spiegato Affleck:

Chris è il compagno di lavoro che Zack ha scelto nel raccontare questa storia. E lui non ha solamente scritto questo film ma anche Justice League e ha aiutato Zack nella sua visione a lungo termine. Chris è una persona intelligente e scrupolosa e il modo in cui ha puntato a un approccio realistico mi ha entusiasmato. Zack è addentro ai fumetti e al mondo del fandom mentre Chris non è un appassionato di comics e ha scritto thriller politici. Insieme, sono stati perfettamente complementari l'uno all'altro. Penso si sia trattato di una collaborazione coraggiosa da parte di ognuno di loro, una combinazione perfetta, una specie di yin e yang.

Da sinistra a destra, Frank Miller e Grant Morrison
Da sinistra a destra, Frank Miller e Grant Morrison

Ricreare il DC Universe

Raggiunto nei giorni scorsi da Ben Fritz, giornalista di The Wall Street Journal, Terrio ha rilasciato per la prima volta proprie dichiarazioni sul processo di creazione del DC Extended Universe dimostrando un eclettismo, nell'aver saputo attingere da più e differenti fonti d'ispirazione, che non può non suscitare ulteriore curiosità nei confronti dei film di cui ha relizzato le sceneggiature:

Considerata la portata del progetto, si potrebbe pensare che l'intera cosa puzzi di lavoro aziendale ma in realtà, nel modo in cui noi abbiamo operato, c'era questa sensazione di 'non posso credere che ci lascino fare ciò'.

Terrio ha quindi elencato le influenze ricevute nella stesura di Batman v Superman. A cominciare da quelle cinematografiche, in primis la Trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan di cui ha ammesso di apprezzare l'approccio serio alla materia supereroistica, per poi passare a quelle a fumetti, tra le quali spicca Il Ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller (opera dalla quale è tratta a piene mani la resa visiva, nel film, dello scontro tra i due protagonisti) e le storie scritte da Grant Morrison (Arkham Asylum e All Star Superman tra i suoi lavori per la DC Comics) delle quali Terrio ha dichiarato di trovare "estremamente intelligente" il modo di "porre dilemmi di tipo filosofico."

Clark Kent diventa Superman, in un'illustrazione di Gary Frank
Clark Kent diventa Superman, in un'illustrazione di Gary Frank

Le fonti

Ma le premesse dalle quali lo sceneggiatore è partito nell'impostare la sceneggiatura del film su 'i migliori del mondo' sono principalmente due: il poema Musèe des Beaux Arts di W.H. Auden (scritto nel 1938), di cui uno dei temi fondanti è l'irrompere del sovrannaturale nel quotidiano (l'opera fu ispirata al poeta di origini inglesi osservando i dipinti di Pieter Bruegel il Vecchio nel museo di Bruxelles che dà il titolo al componimento); il saggio Il Mito di Superman di Umberto Eco, contenuto nel volume Apocalittici e Integrati (la cui prima edizione risale al 1964) in cui l'eclettico e autorevole studioso, purtroppo recentemente scomparso, analizza il supereroe sia nel rapporto della sua duplice identità con il lettore, che vi si identifica/vi aspira, sia nel suo dualismo tra figura archetipica e narrazione in divenire nella serialità delle storie a fumetti.

Batman (Ben Affleck) e Superman (Henry Cavill) l'uno contro l'altro, in un poster ufficiale del film
Batman (Ben Affleck) e Superman (Henry Cavill) l'uno contro l'altro, in un poster ufficiale del film

Il conflitto di archetipi

Lo scopo di Terrio, dunque, è stato essenzialmente quello di andare oltre il classico e abusato tema dello scontro tra due eroi che vengono messi l'uno contro l'altro come conseguenza delle macchinazioni del cattivo di turno:

Si tratta di un conflitto di archetipi. Per ciò che riguarda le origini di Batman, l'elemento principale che io ho considerato è il fatto che lui cade [il riferimento è all'infanzia di Bruce Wayne spezzata dall'assassinio dei suoi genitori al quale egli assiste, ndr]. Si tratta della metafora per eccellenza della letteratura occidentale: c'è un momento precedente e poi il precipitare di tutto. E questo offre delle domande su Superman [interpretato per la seconda volta da Henry Cavill, ndr]. Ho iniziato a pensare che lui e Batman occupino posti differenti nell'immaginario legato alla mitologia. Nelle storie a fumetti Batman è Plutone, dio dell'oltretomba, e Superman è Apollo, dio del cielo. Questo aspetto per me è molto interessante, e cioè che il loro conflitto non è semplicemente dovuto a una manipolazione ma alle loro stesse, rispettive esistenze.

Wonder Woman (Gal Gadot) in un poster ufficiale di Batman v Superman: Dawn of Justice
Wonder Woman (Gal Gadot) in un poster ufficiale di Batman v Superman: Dawn of Justice

L'arrivo di Batman e Wonder Woman

Inserire Batman e Wonder Woman (interpretata da Gal Gadot) in un mondo in cui, almeno in base a quanto mostrato ne L'Uomo d'Acciaio, c'è stato un fugace accenno soltanto al primo dei due (l'easter egg del satellite Wayne Enterprises distrutto durante lo scontro finale tra Superman e il generale Zod) non è stato un problema per Terrio, almeno non apparentemente:

Non volevo che si trattasse semplicemente di dire: "Batman esiste, abbiamo dimenticato di dirvelo." No. Noi ora vi diciamo: "Lui era qui da prima." Per quanto riguarda Diana Prince [alter ego di Wonder Woman, ndr] ho pensato che sarebbe stato meglio incontrarla prima come una persona normale e quindi coinvolgerla nella trama in modo simile a come ciò potrebbe avvenire in un thriller. È una donna misteriosa, interessata alle stesse cose in cui è coinvolto Bruce Wayne. La cosa divertente in tutto ciò è non svelarla subito nella sua identità di supereroina ma farlo nel momento in cui lei sceglie di rivelare se stessa. Se si introduce un personaggio in modo dinamico, lo spettatore accetta più facilmente la realtà che gli viene presentata.

Concept art ufficiale della Justice League cinematografica
Concept art ufficiale della Justice League cinematografica

La Justice League

Recentemente, Terrio ha anche ultimato lo script della pellicola verso la quale, dal punto di vista narrativo, convergeranno le storie dei supereroi DC Comics al cinema e di cui Batman v Superman rappresenta il punto di partenza:

All'inizio ho pensato di non essere la persona adatta a scrivere Justice League e mi sono dedicato ad altro. Ma il giorno stesso in cui ho messo piede sul set di Batman v Superman per la prima volta, ho visto Jesse [Eisenberg, interprete di Lex Luthor, ndr] in una scena con Holly Hunter [che vi recita nella parte della senatrice Finch, ndr] e mi sono sentito come se stessi assistendo a qualche strana, grandiosa performance di un film indipendente. In quel momento mi sono detto: "Non ho ancora finito con tutto questo, voglio tornare e continuare a raccontare questa storia." Batman v Superman è un po' come L'Impero colpisce ancora o Le due torri o un qualsiasi altro film centrale di una trilogia: il secondo capitolo tende a essere quello più cupo. Io penso che da L'Uomo d'Acciaio a Justice League – Part I si tratti di una vera e propria saga. Perciò mi aspetto che quest'ultimo non avrà le tinte fosche di Batman v Superman. Da questo punto di vista, mi sono sentito quasi obbligato a risollevare lo spirito con un tono differente perché penso che, quando scrivi un film oscuro, a volte hai voglia di redimerti un po'.

La Justice League illustrata da Alex Ross
La Justice League illustrata da Alex Ross

Nonostante sia stato indicato anche come il probabile autore della sceneggiatura di Justice League – Part II (la cui uscita è prevista per il 2019), le sue parole in merito non danno la sua collaborazione come qualcosa di assolutamente certo:

Non sarà necessariamente così. Scrivere la prima parte è stato l'esercizio intellettuale più rigoroso che io abbia mai intrapreso in tutta la mia carriera di scrittore. Per Batman v Superman ho voluto immergermi in una serie di idee che vanno dal concetto di potere in America alle strutture delle tragedie di vendetta fino ad arrivare all'immenso canone fumettistico DC Comics e alla mitologia delle Amazzoni. Per Justice League – Part I sono stato in grado di leggere, nello stesso giorno, Diodoro Siculo e il suo resoconto del conflitto tra Amazzoni e Atlantidei [lo storiografo siceliota, vissuto nel I secolo a.C., ne parla nel terzo libro della sua Bibliotheca Historica, ndr] o approfondire argomenti di biologia delle profondità oceaniche o capire quale tipologia di forme di vita potrebbe esistere, plausibilmente, nella Fossa delle Marianne.

Aquaman (Jason Momoa)
Aquaman (Jason Momoa)

La scienza del DC Universe

Dalle parole di Terrio sembra proprio che in Justice League vedremo il regno di Aquaman (interpretato da Jason Momoa) nella sua prima trasposizione cinematografica. Lo sceneggiatore ha anche aggiunto di aver studiato i blueshift e i redshift ('spostamenti verso il blu e verso il rosso', fenomeni fisici legati alla frequenza e alla lunghezza d'onda) in relazione ai poteri di Flash (Ezra Miller). Un lavoro che, nel suo complesso, sembra essere stato scrupoloso e assai ben documentato:

Se in passato mi aveste detto che il mio lavoro più intellettuale e rigorosamente drammaturgico sarebbero stati i film sui supereroi, vi avrei risposto che siete folli. Ma credo che i fan meritino questo. Ho come sentito di appartenere anima e corpo alla base di fan per due anni perché, se io fossi stato anche solo un po' da meno, sarebbe stato come non apprezzare l'opportunità che ho ricevuto.

Tutto questo fa in definitiva ben sperare che, nel lavoro da lui svolto, nulla sia stato lasciato al caso. Se così fosse, la speranza è ovviamente quella di leggere il nome di Terrio anche nei credits del secondo atto del film corale sul team supereroistico della DC Comics.

Per ora, rimane solo da aspettare i pochi giorni che ci separano dall'arrivo nelle nostre sale di Batman v Superman: Dawn of Justice, il 23 marzo 2016.

Justice League – Part I inizierà la produzione il prossimo 11 aprile per un'uscita prevista, oltreoceano, il 17 novembre 2017.