Quasi in contemporanea con l’edizione originale arriverà nelle nostre librerie Figli della terra e del cielo, traduzione di Children of Earth and Sky di Guy Gavriel Kay. Se il libro sarà pubblicato in Canada e negli Stati Uniti il prossimo 10 maggio e in Gran Bretagna due giorni più tardi, l’edizione italiana è prevista per l’autunno grazie a Mondadori Editore. Una rapidità insolita per l'opera di un autore capace di vincere un World Fantasy Award e così apprezzato in patria da essere stato insignito nel 2014 dell’Order of Canada ma che da noi è stato tradotto poco, con notevole ritardo e con titoli che hanno poca attinenza con quelli originali.

Tigana, pubblicato nel 1990, è stato tradotto nel 1992 come Il paese delle due lune, mentre i tre romanzi che compongono la Trilogia di Fionavar, The Summer Tree (1984), The Wandering Fire (1986) e The Darkest Road (1986), sono diventati rispettivamente La strada dei re (1993), La via del fuoco (1993) e Il sentiero della notte (1994). I romanzi successivi, A Song for Arbonne (1992), The Lions of Al-Rassan (1995), Sailing to Sarantium (1998), Lord of Emperors (2000), The Last Light of the Sun (2004) e Ysabel (2007) non sono mai stati tradotti, così come River of Stars, datato 2013. Fa eccezione in questo lungo silenzio degli editori italiani La rinascita di Shan Tai (2012), traduzione di Under Heaven (2010) pubblicata da Fanucci ma finita presto, almeno nella versione cartacea, fuori catalogo.

Figli della terra e del cielo è ambientato nello stesso universo immaginario in cui sono ambientati The Lions of Al-Rassan, Sailing to Sarantium, Lord of Emperors e The Last Light of the Sun, ma è un romanzo totalmente autonomo. Il primo romanzo è ambientato un una terra ispirata alla Spagna medievale e alla cacciata dei mori, con uno dei personaggi ispirato a El Cid (XI secolo d.C.). Il secondo e il terzo, che hanno in comune buona parte dei personaggi e che quindi costituiscono una duologia, sono ambientati in una città che ricorda la Bisanzio di Giustiniano – siamo quindi nel VI secolo – e che ha diversi personaggi chiaramente modellati sulla base proprio di Giustiniano e della sua corte. L’ultimo si richiama alle invasioni vichinghe al tempo di Alfredo il Grande, con una collocazione geografico-storica nell’Inghilterra del IX secolo. Una scelta di narrare di luoghi e personaggi che non sono esattamente quelli reali ma solamente ispirati a loro nata da considerazioni etiche, dal non voler attribuire a nessuno azioni o parole scaturite invece dalla fantasia dell’autore della storia. Della fantasy storica di Kay abbiamo già parlato in passato:

La fantasy storica di Guy Gavriel Kay

La fantasy storica di Guy Gavriel Kay

Articolo di Martina Frammartino Lunedì, 23 aprile 2012

Con La rinascita di Shen Tai lo scrittore canadese narra una storia ambientata quasi nell'antica Cina. Perché l'impero di Kitai non fa davvero parte del nostro passato, anche se non è poi così lontano.

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Il mondo di Figli della terra e del cielo appartiene anche ad alcune altre storie narrate dallo scrittore canadese, le religioni Jaddita e Asharita sono familiari ai suoi lettori come lo sono le religioni cristiana e musulmana, ma le località in cui si svolge la storia e l’epoca cambiano ancora una volta perché Kay ama esplorare tempi e luoghi diversi, senza rischiare di cadere nella piatta ripetizione di ciò che ha già narrato.

La trama di quest’ultimo romanzo parla di Saressa, una ricca città stato famosa per i suoi canali e la sua laguna, e di un artista che parte da lì per recarsi nel pericoloso Est, su richiesta del califfo, per eseguire un suo ritratto. Per un lettore italiano non è difficile vedere, in queste poche parole, la città di Venezia che fa capolino dietro al fittizio nome di Saressa, e proprio da Venezia è partito nel 1479 il pittore Gentile Bellini, figlio maggiore di Jacopo e fratello del più famoso Giovanni Bellini, per una missione diplomatica che comprendeva anche l’esecuzione del ritratto del sultano Mehemet II. Un romanzo quindi che ha radici ben solide nel nostro Paese, ma che presenta anche un conflitto storico drammaticamente attuale visto che gli infiniti scontri fra cristiani e musulmani del XV secolo – ricordiamo la presa di Costantinopoli da parte di Mehemet II nel 1453, evento citato anche in Figli della terra e del cielo, seguita dall’assedio di Belgrado del 1456, dalla presa di Scutari del 1478, dalla presa di Otranto del 1480 e dal successivo vano assedio di Rodi – stanno trovando una drammatica attualizzazione nei più recenti fatti di cronaca. Potrebbero essere proprio i motivi di vicinanza alla nostra realtà ad aver portato la casa editrice di Segrate a tradurre con tempestività un romanzo che vede fra i suoi protagonisti anche una giovane donna proveniente da una città di pirati in cerca di vendetta, una seconda donna che fingendosi moglie di un medico agisce come spia, il figlio minore di un commerciante incerto sul suo destino e un ragazzo che si addestra per diventare un soldato del miglior corpo di fanteria del califfo, in preparazione di quella guerra che tutti sanno che sta per scoppiare.

L’autore

Guy Gavriel Kay è nato a Weyburn, nel Saskatchewan, il 7 novembre del 1954. Fra il 1974 e il 1975 ha collaborato con Christopher Tolkien alla revisione del Silmarillion. Tornato in Canada si è laureato in Legge all’Università di Toronto e ha iniziato a collaborare con il programma radiofonico e televisivo The Scales of Justice. L’esordio nella narrativa è del 1984 con il romanzo La strada dei re. A questo libro sono seguiti altri undici romanzi e una raccolta di poesie, Beyond This Dark House (2003). I suoi romanzi sono tradotti in oltre venticinque lingue. Nel 2014 è stato insignito dell’Order of Canada.

Children of Earth and Sky, previsto per il prossimo mese di maggio, è il suo tredicesimo romanzo.