Tra i temi della sesta stagione di Il trono di spade, c'è quello del ritorno in scena di Bran Stark, interpretato da Isaac Hempstead-Wright.

L'arco narrativo di Bran alla fine della quarta stagione aveva già raggiunto quello dei romanzi di George R.R. Martin, pertanto era stato tenuto da parte durante la quinta stagione.

Ma ora che tutti i giochi sono aperti per tutti, visto che la serie ha superato gli eventi di A Dance With Dragons, quinto romanzo della saga, e del sesto romanzo The Winds of Winter non si conosce ancora la data di uscita, anche per Bran continuerà la corsa, in modi che non conosciamo.

Nel frattempo Isaac Hempstead-Wright, ora diciassettenne, è cresciuto fino all'altezza di un metro e ottanta, e ha ben poco del ragazzino storpio di dieci anni della prima stagione.

Che sviluppi sono previsti per Bran, del quale abbiamo visto delle scene con Il Corvo con Tre Occhi, interpretato da Max Von Sydow?

Qualcosa l'attore ha anticipato in una conferenza stampa in un giro promozionale alle Filippine, riportata in lingua inglese dal The Philipine Star.

La prima cosa che ha affermato, tra il serio e il faceto, è che in molti, sul set e tra i fan stessi della serie, stentano a riconoscerlo.

L'ultima volta che mi hanno visto, ero 3 piedi (90 cm circa) più piccolo, i capelli lunghi. Così, al momento, non vengo riconosciuto  come Bran Stark, ed è bello. Quando questa (nuova stagione) uscirà, apparirò per come sono ora.

L'attore ha comunque un buon rapporto con il fandom:

I fan di Il trono di spade sono molto appassionati. È davvero bello parlare con loro, perché amano la serie e quello che significa per loro. È un vero piacere.

Molto interesse c'è ovviamente non solo su come vedremo Bran nella serie ma anche sul suo ruolo nell'arco narrativo complessivo.

Nella sesta stagione, Bran ha una solida conoscenza di quello che è il suo ruolo all'interno del mondo, ha dichiarato l'attore. 

Isaac Hempstead-Wright alias Bran Stark in Il trono di spade
Isaac Hempstead-Wright alias Bran Stark in Il trono di spade

Ed ha aggiunto: Bran è un personaggio piuttosto singolare, dotato di un talento in grado di cambiare le carte in tavola a Westeros, ma in un modo diverso dal fare la guerra e intrighi politici.

Durante tutta la serie, ogni personaggio ha cercato di trovare il suo posto nel Gioco del Trono. Alcuni l'hanno saputo fin dall'inizio… Ma Bran ha impiegato molto tempo per comprendere quale sia il suo potere, come controllarlo e come influenzerà il suo destino. E poi finalmente ha incontrato il Corvo con Tre Occhi e ha iniziato la sua formazione, durante la quinta stagione, ha spiegato. 

Così, quando incontriamo Bran nella sesta stagione, non è ancora a suo agio con i suoi poteri, ma ha un'idea di quali siano e di come potrebbero essere utili.

Le sue scene preferite della stagione includono sia azione che sequenze oniriche.

Ha dichiarato inoltre di non aver considerato veramente una sfida il recitare senza usare le gambe. 

Ero letteralmente seduto. Voglio dire, la sfida più grande è probabilmente cercare di catturare l'essenza del tormento di Bran di non essere in grado di usare le gambe, di essere totalmente immobilizzato e completamente vulnerabile. Credo che sia abbastanza auto-esplicativo di per sé, che Bran è solo un personaggio terribilmente vulnerabile. Ma ciò che è bello è vedere questo potere in contrasto alla sua vulnerabilità.

Per il giovane attore insomma si tratta di uno dei personaggi più drammatici della serie, perché ha vissuto tanti momenti traumatici, dalla perdita delle gambe a quella della sua famiglia.

Bran non è uno dei personaggi "fighi". Non risolve necessariamente la situazione. Non ha molta possibilità di fare qualcosa per se stesso, perché è dipendente dagli altri. Per molti aspetti, è abbastanza difficile per lui.

E continuando: Credo che una delle lezioni più importanti che si possano apprendere alla lunga da Bran è la sua lotta contro i suoi orrendi disagi, su una scala molto più piccola per me, ovviamente. Una delle belle metafore è il fatto che, nonostante tutte le opportunità che avrebbe potuto avere di non seguire questa sorta di destino che lo chiamava, non le ha seguite… anche se tutto era contro di lui. Penso che sia qualcosa che avrebbe potuto riguardarmi.

Su come possa crescere il ruolo di Bran nella trama complessiva, l'attore ha esordito con un battuta: Vorrei che lasciasse la grotta, è un po' buio là (ridendo).

Ha aggiunto: Non credo che Bran debba necessariamente governare e penso che sarebbe stato perfetto per essere qualcuno che permette a qualcun altro di governare, come un mago saggio potrebbe dare consigli. Più di ogni altra cosa, mi piacerebbe essere una sorta madre-natura, che controlla tutti gli alberi e mantiene l'equilibrio in tutto il mondo.

Non gli dispiacerebbe inoltre ricongiungersi con i restanti membri della Casa Stark: Mi piacerebbe una sorta di riunione degli Stark. Sarebbe bello se potessimo tutti insieme, fare un governo degli Stark… Che sarebbe giusto. Sarebbe qualcosa di nuovo. Mi piacerebbe vedere Sansa Stark sul trono in realtà. Sarebbe davvero figo. Perché? Perché lei è stata esposta così tanto alla politica, ha vissuto cose orrenda ella stessa, ha già la pelle inspessita e ha una mente astuta, che è esattamente ciò che serve per essere un leader. Quindi, penso che Sansa potrebbe essere regina.

Sansa e Arya alla riscossa?

Una stagione interessante l'annuncia per il suo personaggio Sophie Turner, alias Sansa Stark.

Sophie Turner (Sansa Stark)
Sophie Turner (Sansa Stark)

In una intervista Vanity Fair, la giovane attrice che presto vedremo anche nel ruolo Jean Gray in X-Men: Apocalisse, ha dichiarato sinteticamente:

La conosco meglio di me stessa. Dopo tutto quello che ha passato, Sansa sta per avere un grande momento.

Altro non ha detto in realtà, lasciandoci il piacere di scoprirlo.

Più prodiga di dichiarazioni Masie Williams, ossia la sorella minore Arya. Anche il suo personaggio proviene da eventi molto intensi durante la quinta stagione.

Nella sua intervista a Entertainment Weekly, non ha nascosto la sua emozione nello scoprire dalle sceneggiature il destino di Arya, sconosciuto al grande pubblico adesso che la serie ha superato i romanzi.

Difende a spada tratta il lavoro di Benioff e Weiss.

Stanno realizzando la serie che vogliono, interpretando i libri a modo loro, e va bene perché è quello che devono fare. Non devono realizzare una replica dei libri. Amo il lavoro che hanno svolto tanto quanto quello di George R.R. Martin: sono cose differenti. 

La giovane attrice si è detta "arrabiata" nei confronti di coloro che dichiarano che non vedranno più la serie a causa delle sue divergenze dai libri.

No! Rimanete a guardarla!, è la sua accorata esortazione.

La Williams ha ricordato di quando, agli inizi del suo lavoro nella serie, all'età di 12 anni, le sia stato chiesto se Arya fosse un personaggio femminista.

Maisie Williams alias Arya Stark brandisce Ago in Game of Thrones.
Maisie Williams alias Arya Stark brandisce Ago in Game of Thrones.

Io non sapevo nemmeno cosa fosse una femminista.

Poi qualcuno me lo ha spiegato. Mi ricordo di aver pensato: "Non è proprio come tutti?" E poi ho capito non tutti sono femministi, purtroppo. Inoltre penso che dovremmo smettere di chiamare le persone femministe "femministe" e iniziare a chiamare le persone che non sono femministe "sessiste" – e poi tutti gli altri solo esseri umani. O sei una persona normale o sei sessista. La gente applica un'etichetta quando le cose non vanno bene. Perché succede anche per l'altro sesso. Anche un sacco di uomini hanno difficoltà.

Nella serie in particolare, si dibatte costantemente sul perché le donne siano trattate male, e gli uomini siano trattati bene. Ma è lo stesso sia per i ragazzi e le ragazze che per gli uomini e gli animali. I temi sono molto oscuri. Ho capito che la gente non vuole vedere scene del genere. Capisco, ma non si è obbligati. Ma questo è la serie che abbiamo fatto, e non ho alcun controllo su ciò che è scritto. Penso che sia sconvolgente che così tante persone lo abbiano trovato sconvolgente. Ma ci sono un sacco di cose sconvolgenti da osservare. Mi arrabbio quando gli animali vengono macellati. E un sacco di persone pensano: "Ma questo è peggio di quello " – e non ho mai capito in che cosa. Penso che a tutti sia permesso di essere sconvolti per le cose diverse. E una volta che la gente è arrabbiata per qualcosa, inizia a preoccuparsi di dire la cosa giusta invece di dire quello che vorrebbe. È molto facile avere una opinione. Tutti ne hanno una. Ma è molto difficile parlare di argomenti difficili, quando la gente è arrabbiata con te. La gente dice: "Perché non parli!" [E io sto pensando], "Perché siete tutti con forconi pronti a ucciderci!" È spaventoso se dici qualcosa di sbagliato.

E prosegue, andando nel vivo delle opinioni dei fan sulle scene controverse, in particolare quella sulla violenza subita da Sansa Stark. 

Io non voglio essere pensare "Oh, la gente ama essere arrabbiata", perché il pubblico ha il diritto di essere arrabbiato per le scene che lo sconvolge – tanto quanto ha il diritto di ridere delle cose che lo ha reso felice. Forse dovrei avere solo avere una spina dorsale. Ho intenzione di dirlo in questa intervista, ma non lo direi a chiunque altro: a volte mi preoccupo davvero di parlare di temi femministi per paura di essere sbattuta sui social media dalle donne. E non è una cosa giusta. Sì, a volte sono anche gli uomini. Ma ci sono donne che vedono solo il brutto. Sto cercando di fare il meglio che posso. Ho una voce. Credo nell'uguaglianza e so di avere più potere rispetto alla media di raggiungere le persone. E rimango pietrificata quando la gente è maleducata. Non ci si vuole mettere in discussione. Chi è arrabbiato per quella scena (la violenza su Sansa Stark della scorsa stagione) se la deve deve guardare con il commento (nel DVD) di Bryan Cogman (scrittore-produttore) che ne parla in modo approfondito e sincero. Sono una ragazza molto sarcastico e posso suonare come una cazzona nelle interviste, e mi possono anche dire, "Perché sei così fastidioso?" In quel commento si può ascoltare la sua voce ed è così pieno di emozione.  Quindi, ascoltare il commento perché otterrete tutte le informazioni da lì.

La Williams ha confermato che ha risposto alla domanda "È vivo Jon Snow", un numero incredibile di volte, e che a tutte ha risposto No. E non lo so davvero, con tutto il cuore.

Arya Stark
Arya Stark

Prima di entrare nel merito della sesta stagione l'attrice ha parlato delle reazioni al finale della quinta.

Ha detto che molti non si erano resi conto che la scorsa stagione Arya fosse diventata cieca. E ha dovuto spiegare che non era morta, bensì resa invalida.

Il suo pensiero è che Se c'è una cosa che abbiamo imparato da Game of Thrones è che la morte è la via più facile.

Ha affermato di aver avuto qualche problema con le lenti a contatto bianche, e di aver compreso perché le persone preferiscono la CGI alle protesi, soluzione che lei stessa aveva inizialmente caldeggiato con entusiasmo

Però ha anche affermato che nella nuova stagione, Arya avrà più scene d'azione, frutto di una formazione del personaggio su un livello più fisico e un più tecnico, perché ha perso gli occhi.

Inoltre sul tono generale della stagione afferma:

Quest'anno è così grande perché abbiamo cominciato la discesa verso il basso. È possibile cominciare a intravedere il finale degli archi narrativi. Abbiamo perso un sacco di persone l'anno scorso e questo la rende davvero emozionante. Ci sono meno persone sulla lista di Arya. Ma c'è anche un minor numero di persone a lottare per il trono.

Cominceremo a vedere la lotta finale a partire dal 24 aprile 2016.

Sarà uno dei temi della sesta stagione, la rivincita degli Stark? Lo scopriremo dal 24 aprile, quando Il trono di spade arriverà in contemporanea mondiale.