Marisa Ranieri Panetta è una archeologa, giornalista e unisce a queste due “professioni” la passione di scrivere sia su quotidiani che interessanti saggi.

In questi giorni la Salani ha pubblicato il volume Messalina e la Roma imperiale dei suoi tempi (2016) un saggio che appassiona e si legge come un romanzo, quasi un giallo per i tanti tradimenti, vendette e uccisioni che avvenivano nella Roma Imperiale.

L’autrice ha preso in esame la vita molto breve, ma molto intensa di una donna il cui nome, dopo la sua morte e per tanti secoli è arrivato sino ai nostri tempi con il significato di donna depravata e di facili costumi.

Valeria Messalina è stata la moglie dell’imperatore Claudio che cinquantenne salì al trono dopo la morte violenta di Caligola.

Messalina nacque nella famiglia dei Messalla che, negli anni ’30 del primo secolo dopo Cristo, godeva di una rilevante reputazione sociale, disponeva di un ricco patrimonio ed era imparentata con la famiglia imperiale. La sua nascita avvenne nel 25 dopo Cristo e, come era di norma a Roma, essendo della famiglia Messalla le fu dato il nome di Valeria Messalina.

Dei primi anni e della adolescenza di Messalina non vi sono notizie certe, ma di certo era normale che una ragazza di quattordici anni si sposasse e spessissimo le nozze erano combinate tra le varie famiglie tenendo presente vantaggi sociali e/o economici.

Così fu deciso che la ragazza andasse in sposa a Claudio che aveva già avuto tre mogli.

Messalina ebbe due figli: Britannico e Claudia Ottavia e quest’ultima, a soli tredici anni, andò in sposa al sedicenne Nerone, che poi divorziò per sposare un’altra donna famosa: Poppea Sabina.

Nel leggere la vita di Messalina relativa al periodo del suo matrimonio con l'anziano  Claudio e antecedente sua morte avvenuta a soli 23 anni per mano di sicari imperiali, per il lettore si apre una finestra sugli usi e i costumi della Roma imperiale dove i cronisti dell’epoca raccontano anche di questa imperatrice affascinante, ammirata e invidiata ma anche viziosa e dissoluta.

Ma quale è la verità? L’autrice con una ricerca effettuata in base alle poche notizie a noi pervenute, cerca di dare una risposta su questa donna bella e forse solo sfortunata.

La quarta di copertina

Aveva solo ventitré anni, Valeria Messalina, quando morì pugnalata dai sicari imperiali. Per sette anni era stata la donna più invidiata e ammirata di Roma: da quando suo marito, il cinquantenne Claudio, era succeduto a Caligola sul trono imperiale. In quel periodo, a detta delle principali fonti letterarie, si era macchiata di così tanti crimini e perversioni che il suo nome divenne nei secoli sinonimo di scelleratezza: Messalina era stata più lasciva di Cleopatra, più dissoluta di Poppea, più intrigante di Agrippina. Ma queste accuse corrispondono alla verità? O forse la damnatio memoriae a cui la condannò il Senato rese più facile attribuirle delitti che non aveva commesso? In un vivido affresco della vita di corte nella Roma del primo secolo dopo Cristo, questo libro analizza da ogni punto di vista le audaci trasgressioni dell'imperatrice, ripercorrendo le sue vicende attraverso le pagine degli storici antichi, mettendole a confronto e rilevando dove sono contraddittorie o ambigue. Si delinea così un ritratto di Messalina senza pregiudizi, che raccoglie le poche tracce rimaste di lei, scavando nei retroscena della Storia, in un saggio appassionante che si legge come un romanzo.

L’autrice

Marisa Ranieri Panetta vive e lavora a Roma. Archeologa, saggista e giornalista

per l'Espresso, Il Giornale dell'Arte e Archeo, si dedica da quasi trentanni alla divulgazione scientifica: tra i molti riconoscimenti, ha vinto il Media Save Art, promosso dall’Iccrom-Unesco, per un reportage su Pompei nel 1997, pubblicato dall’Espresso.

Tra le sue pubblicazioni: Nerone, Il Principe Rosso e Pompei. Vita, storia e arte della città sepolta tradotte in molte lingue e Le donne di Augusto, Electa 2014.

Di recente ha collaborato alla mostra Nerone allestita al Colosseo, Foro Romano e Palatino.

È promotrice delle recenti campagne per la salvaguardia dei siti archeologici a rischio, tra cui Villa Adriana.

Nel 2014 ha vinto il premio Rhegium Julii per la narrativa.con il romanzo Vesuvius pubblicato da Salani nel 2013.

Marisa Ranieri Panetta, Messalina e la Roma imperiale dei suoi tempi (2015)

Salani – Pag. 236 – 15,90€ 

ISBN 978-88-6918-549-6