Arriva al cinema L'uomo che vide l'infinito, biopic diretto da Matthew Brown e interpretato da Jeremy Irons (La maschera di ferroDungeons & Dragons, Le crociate – Kingdom of HeavenEragon, Beautiful Creatures – La sedicesima lunaBatman v Superman: Dawn of JusticeAssassin's CreedDev Patel (The MillionaireL'ultimo dominatore dell'aria), Toby Jones (Neverland – Un sogno per la vitaCaptain America – Il primo VendicatoreHunger GamesBiancaneve e il cacciatoreCaptain America: The Winter Soldier, Il racconto dei racconti – Tale of Tales) e Stephen Fry (Un pesce di nome WandaWildeV per VendettaSherlock Holmes – Gioco di ombreLo Hobbit).

Non è certamente un film fantasy, ma come ci hanno insegnato pellicole come A beautiful mind o il più recente La teoria del tutto, il mondo della matematica (diventata Matemagica in un divertente ma istruttivo cortometraggio Disney con protagonista Paperino) o comunque quello delle scienze è uno di quei territori in cui alcuni mortali sembrano sperimentare qualcosa che va oltre la comune comprensione, e in casi come questi, dotati di una genialità rara maneggiano con disinvoltura concetti e teorie che li rendono diversi, quasi dei supereroi. La storia del giovane indiano Srinavasa Ramanujan ne è un altro esempio, e per questo ci piace segnalarvela.

La sinossi

L'uomo che vide l'infinito
L'uomo che vide l'infinito

India Coloniale, 1913. Srinavasa Ramanujan (Dev Patel) è un venticinquenne, impiegato spedizioniere e genio autodidatta, espulso dal college a causa del suo studio solitario e quasi ossessivo della matematica. Determinato a seguire la sua passione nonostante lo scherno e il rifiuto dei suoi pari, Ramanujan scrive una lettera a G.H. Hardy (Jeremy Irons), un illustre professore di matematica presso il Trinity College a Cambridge. Hardy riconosce subito l’originalità e la brillantezza del talento grezzo di Ramanujan e contro lo scetticismo dei suoi colleghi, s’impegna a portarlo a Cambridge in modo da poter esplorare le sue innovative teorie.

Ramanujan lascia la sua famiglia, la sua comunità e la sua amata giovane moglie, Janaki (Devika Bhisé) per attraversare il mondo fino all'Inghilterra. Lì trova comprensione e una profonda connessione con il suo eccentrico e sofisticato mentore. Sotto la guida di Hardy, il lavoro di Ramanujan si evolverà in modo tale da rivoluzionare per sempre la matematica e trasformare il modo in cui gli scienziati spiegano il mondo. Hardy combatte assiduamente per garantire a Ramanujan il rispetto e il riconoscimento che merita, ma la realtà è che lo scienziato si ritrova a essere emarginato dalla cultura tradizionale di Cambridge, tanto quanto lo era stato dai suoi pari in India. Ramanujan lotta contro la malattia e l’intensa nostalgia di casa, per provare formalmente i suoi teoremi e far sì che il suo lavoro riceva finalmente la giusta considerazione e il riconoscimento da parte di una classe di matematici, ancora impreparata per i suoi metodi non convenzionali.

L’uomo che vide l’infinito è la vera ma inverosimile storia di un genio unico e delle sue lotte incessanti per mostrare al mondo la sua brillante mente e le sue strabilianti teorie, grazie alle quali fu catapultato dall’anonimato nel bel mezzo di un mondo in piena guerra.

La recensione

L'uomo che vide l'infinito

L'uomo che vide l'infinito

Articolo di Emanuele Manco Giovedì, 9 giugno 2016

La storia vera di un’amicizia che ha cambiato per sempre il mondo della matematica.

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